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SERIE A - Toni: "La Juve non fa sempre grandi partite ma vince, Conte ha dato mentalità all'Inter, il Napoli invece non è continuo"
14.10.2019 12:06 di Napoli Magazine

Luca Toni, ex attaccante di Fiorentina, Bayern Monaco e Nazionale, ha parlato a Radio Sportiva: "Mancini ha fatto un grande lavoro, venivamo da una mancata qualificazione ai Mondiali e c'era una grande depressione, ha portato gioco e entusiasmo. È una nazionale bella da vedere. La nazionale del 2006? Eravamo e ci sentivamo forti, tutti nel pieno della carriera, con un grande allenatore come Lippi che ci disse subito 'andiamo per vincere'. Ci credevamo solo noi, poi siamo tornati a Roma come le frecce tricolori. Sono curioso di vedere questa nazionale contro un'altra nazionale forte, le gare importanti aiutano a crescere, bisogna avere fiducia nei giovani e anche i club dovrebbero fare come Mancini. Il centravanti della nazionale deve essere il centravanti di un grande club che gioca anche a livello internazionale, adesso manca e diventa difficile scegliere. Balotelli? Ha avuto tante possibilità e deve ancora dimostrare, dovremmo parlare di altri attaccanti che parlano sul campo. Immobile? Ragazzo serio e grande professionista, dobbiamo augurarci che faccia un grande Europeo per fare il salto definitivo". Sul campionato ha poi aggiunto: "La Juventus è forte, deve ancora metabolizzare il gioco di Sarri, non fa sempre grandi partite ma vince. Conte ha dato mentalità all'Inter, il Napoli invece non è continuo. I nerazzurri possono dare noia ai bianconeri. Ribery? Me lo aspettavo in palla perché sapevo che aveva ancora voglia di giocare. Ha avuto un impatto devastante, ha trovato l'ambiente ideale perché Firenze coccola i campioni, può guidare la squadra viola e i suoi giovani in campo e fuori".

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SERIE A - Toni: "La Juve non fa sempre grandi partite ma vince, Conte ha dato mentalità all'Inter, il Napoli invece non è continuo"

di Napoli Magazine

14/10/2024 - 12:06

Luca Toni, ex attaccante di Fiorentina, Bayern Monaco e Nazionale, ha parlato a Radio Sportiva: "Mancini ha fatto un grande lavoro, venivamo da una mancata qualificazione ai Mondiali e c'era una grande depressione, ha portato gioco e entusiasmo. È una nazionale bella da vedere. La nazionale del 2006? Eravamo e ci sentivamo forti, tutti nel pieno della carriera, con un grande allenatore come Lippi che ci disse subito 'andiamo per vincere'. Ci credevamo solo noi, poi siamo tornati a Roma come le frecce tricolori. Sono curioso di vedere questa nazionale contro un'altra nazionale forte, le gare importanti aiutano a crescere, bisogna avere fiducia nei giovani e anche i club dovrebbero fare come Mancini. Il centravanti della nazionale deve essere il centravanti di un grande club che gioca anche a livello internazionale, adesso manca e diventa difficile scegliere. Balotelli? Ha avuto tante possibilità e deve ancora dimostrare, dovremmo parlare di altri attaccanti che parlano sul campo. Immobile? Ragazzo serio e grande professionista, dobbiamo augurarci che faccia un grande Europeo per fare il salto definitivo". Sul campionato ha poi aggiunto: "La Juventus è forte, deve ancora metabolizzare il gioco di Sarri, non fa sempre grandi partite ma vince. Conte ha dato mentalità all'Inter, il Napoli invece non è continuo. I nerazzurri possono dare noia ai bianconeri. Ribery? Me lo aspettavo in palla perché sapevo che aveva ancora voglia di giocare. Ha avuto un impatto devastante, ha trovato l'ambiente ideale perché Firenze coccola i campioni, può guidare la squadra viola e i suoi giovani in campo e fuori".