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SKY - Maradona Jr: "Sono il figlio di Dio, mio padre ha reso davvero possibile l'impossibile"
25.11.2022 22:55 di Napoli Magazine

Diego Armando Maradona Junior, presente all’esterno dello stadio Maradona in occasione della fiaccolata notturna per omaggiare il Pibe de Oro a due anni dalla sua scomparsa, ha parlato ai microfoni di Sky Sport: "Io sono il figlio di Dio. Lui ha reso possibile l'impossibile. In un giorno così triste, che vorrei cancellare, mi consola vedere così tanta gente. Ma è un giorno terribile, tristissimo, che mi riporta a delle sensazioni che solo chi lo ha vissuto può capirle. I tifosi mi hanno detto che quello che hanno fatto è il minimo che possono fare per rendere tributo a mio padre, e questo veramente è bellissimo. Mio figlio Diego sa che il nonno è stato una leggenda, e lo sarà per sempre. Diego mi disse di farmi sempre rispettare, di raccontare sempre la verità e non avere mai paura. Adesso la gente si scusa, ma quando 30 anni fa parlava male della FIFA tutti gli davano del pazzo. Non ero riconosciuto come figlio? Quel ricordo mi fa male, mi era negato il diritto d'identità, ma mio padre mi ha detto sempre di fregarmene. Purtroppo per tanti anni non è stato bene, poi quando è migliorato si è avvicinato e siamo stati bene insieme. E' stato poco, ma è stato il capitano dei miei giorni più felici. Io e mio padre abbiamo sempre avuto un grande rispetto per Leo Messi, lo ammiro molto ed è il capitano della mia Nazionale, sono convinto che ci porterà lontano. Io dico sempre che l'Argentina deve godersi i due più grandi della storia del calcio, io me li sto godendo. A Napoli siamo tutti italiani e argentini, è bello che la Nazionale italiana possa tornare qui a giocare".

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di Napoli Magazine

25/11/2024 - 22:55

Diego Armando Maradona Junior, presente all’esterno dello stadio Maradona in occasione della fiaccolata notturna per omaggiare il Pibe de Oro a due anni dalla sua scomparsa, ha parlato ai microfoni di Sky Sport: "Io sono il figlio di Dio. Lui ha reso possibile l'impossibile. In un giorno così triste, che vorrei cancellare, mi consola vedere così tanta gente. Ma è un giorno terribile, tristissimo, che mi riporta a delle sensazioni che solo chi lo ha vissuto può capirle. I tifosi mi hanno detto che quello che hanno fatto è il minimo che possono fare per rendere tributo a mio padre, e questo veramente è bellissimo. Mio figlio Diego sa che il nonno è stato una leggenda, e lo sarà per sempre. Diego mi disse di farmi sempre rispettare, di raccontare sempre la verità e non avere mai paura. Adesso la gente si scusa, ma quando 30 anni fa parlava male della FIFA tutti gli davano del pazzo. Non ero riconosciuto come figlio? Quel ricordo mi fa male, mi era negato il diritto d'identità, ma mio padre mi ha detto sempre di fregarmene. Purtroppo per tanti anni non è stato bene, poi quando è migliorato si è avvicinato e siamo stati bene insieme. E' stato poco, ma è stato il capitano dei miei giorni più felici. Io e mio padre abbiamo sempre avuto un grande rispetto per Leo Messi, lo ammiro molto ed è il capitano della mia Nazionale, sono convinto che ci porterà lontano. Io dico sempre che l'Argentina deve godersi i due più grandi della storia del calcio, io me li sto godendo. A Napoli siamo tutti italiani e argentini, è bello che la Nazionale italiana possa tornare qui a giocare".