In Evidenza
TUTTOSPORT - La Juventus ha provato a soffiare Buongiorno al Napoli, ma il difensore del Torino ha deciso di rifiutare i bianconeri, i dettagli
04.07.2024 08:12 di Napoli Magazine

Tuttosport ha svelato un retroscena sulla trattativa per Alessandro Buongiorno. Il difensore del Torino andrà al Napoli perchè ha rifiutato un'offerta della Juventus che aveva superato quella degli azzurri: "«No, non posso», continua a ripetere Buongiorno. «Non posso proprio». Già, Alessandro non può: comprensibile, comprensibilissimo. Difatti sta trattando col Napoli, da due giorni. E a Napoli vuole andare e a Napoli alla fine andrà, visto che De Laurentiis è ora arrivato a trovare un preaccordo con il Torino (35 milioni più 5 di bonus, di cui uno solo difficilmente raggiungibile).  Però, signore e signori, che storia quest’ultima storia! Perché Giuntoli comunque ci ha provato. Ha tentato di inserirsi nel triangolo tra Alessandro, Cairo e Conte ed era quantomeno riuscito a superare il Napoli nell’offerta per il cartellino del centrale: fino a quota 42 milioni più 5 di bonus. «Ma io non posso, io proprio non posso andare alla Juve», ha continuato a ripetere Buongiorno anche ieri, come già settimane fa, mesi fa: sin dalla fine del 2023, per la precisione, quando Giuntoli cominciò a discutere con l’agente di Alessandro dei suoi destini. Ma il procuratore di Buongiorno anche ieri ha dovuto allargare le braccia: e Giuntoli lo ha capito al volo. Anche perché stanno parlando i fatti, le scelte di questi giorni: mica opinioni che vanno e vengono. Lo stesso Alessandro si è di nuovo confrontato con i vertici del Torino, ieri: «Come faccio? No, non posso», ha ribadito (e un anno fa aveva già detto no all’Atalanta, pur di restare nel Toro). Insomma, il torinese Buongiorno non poteva, non può aprire le porte (anche) alla Juventus perché (ascoltando non solo il suo cuore, ma anche il suo cervello granata) non se la sente proprio di tradire se stesso, la sua storia personale, la sua vita, i suoi sentimenti, la sua famiglia (del Toro...) e i tifosi granata. Sì, per lui andare alla Juventus sarebbe davvero un tradimento, a questo punto. E per questo ieri, con Buongiorno rimasto a Torino, il suo procuratore ha di nuovo incontrato il ds del Napoli per discutere degli ultimi dettagli, per quanto complessi: i diritti di immagine (un must, per De Laurentiis) e la possibilità di inserire una clausola rescissoria valida dopo due anni (ma il presidente del Napoli non si è detto d’accordo, di primo acchito). Insomma, l’intesa appare sempre più vicina tra Buongiorno e il Napoli: manca solo questo, ormai, e pure questa fumata bianca appare dietro l’angolo, dopo quella tra il Torino e il club partenopeo. Che ha messo sul piatto un contratto di 5 anni con ingaggio a salire di stagione in stagione da 2,5 a oltre 3 milioni netti più bonus (più di tre volte di quanto guadagna Buongiorno nel Torino). De Laurentiis è salito anche nelle offerte per Cairo, pur di evitare un’incredibile beffa proprio da Giuntoli: 35 milioni più 5 di bonus, di cui 4 facilmente maturabili. Preaccordo trovato, così".

ULTIMISSIME IN EVIDENZA
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
TUTTOSPORT - La Juventus ha provato a soffiare Buongiorno al Napoli, ma il difensore del Torino ha deciso di rifiutare i bianconeri, i dettagli

di Napoli Magazine

04/07/2024 - 08:12

Tuttosport ha svelato un retroscena sulla trattativa per Alessandro Buongiorno. Il difensore del Torino andrà al Napoli perchè ha rifiutato un'offerta della Juventus che aveva superato quella degli azzurri: "«No, non posso», continua a ripetere Buongiorno. «Non posso proprio». Già, Alessandro non può: comprensibile, comprensibilissimo. Difatti sta trattando col Napoli, da due giorni. E a Napoli vuole andare e a Napoli alla fine andrà, visto che De Laurentiis è ora arrivato a trovare un preaccordo con il Torino (35 milioni più 5 di bonus, di cui uno solo difficilmente raggiungibile).  Però, signore e signori, che storia quest’ultima storia! Perché Giuntoli comunque ci ha provato. Ha tentato di inserirsi nel triangolo tra Alessandro, Cairo e Conte ed era quantomeno riuscito a superare il Napoli nell’offerta per il cartellino del centrale: fino a quota 42 milioni più 5 di bonus. «Ma io non posso, io proprio non posso andare alla Juve», ha continuato a ripetere Buongiorno anche ieri, come già settimane fa, mesi fa: sin dalla fine del 2023, per la precisione, quando Giuntoli cominciò a discutere con l’agente di Alessandro dei suoi destini. Ma il procuratore di Buongiorno anche ieri ha dovuto allargare le braccia: e Giuntoli lo ha capito al volo. Anche perché stanno parlando i fatti, le scelte di questi giorni: mica opinioni che vanno e vengono. Lo stesso Alessandro si è di nuovo confrontato con i vertici del Torino, ieri: «Come faccio? No, non posso», ha ribadito (e un anno fa aveva già detto no all’Atalanta, pur di restare nel Toro). Insomma, il torinese Buongiorno non poteva, non può aprire le porte (anche) alla Juventus perché (ascoltando non solo il suo cuore, ma anche il suo cervello granata) non se la sente proprio di tradire se stesso, la sua storia personale, la sua vita, i suoi sentimenti, la sua famiglia (del Toro...) e i tifosi granata. Sì, per lui andare alla Juventus sarebbe davvero un tradimento, a questo punto. E per questo ieri, con Buongiorno rimasto a Torino, il suo procuratore ha di nuovo incontrato il ds del Napoli per discutere degli ultimi dettagli, per quanto complessi: i diritti di immagine (un must, per De Laurentiis) e la possibilità di inserire una clausola rescissoria valida dopo due anni (ma il presidente del Napoli non si è detto d’accordo, di primo acchito). Insomma, l’intesa appare sempre più vicina tra Buongiorno e il Napoli: manca solo questo, ormai, e pure questa fumata bianca appare dietro l’angolo, dopo quella tra il Torino e il club partenopeo. Che ha messo sul piatto un contratto di 5 anni con ingaggio a salire di stagione in stagione da 2,5 a oltre 3 milioni netti più bonus (più di tre volte di quanto guadagna Buongiorno nel Torino). De Laurentiis è salito anche nelle offerte per Cairo, pur di evitare un’incredibile beffa proprio da Giuntoli: 35 milioni più 5 di bonus, di cui 4 facilmente maturabili. Preaccordo trovato, così".