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UEFA - Ceferin ci scherza su: "In Superlega giocavano solo Real Madrid e Juventus"
22.04.2021 12:18 di Napoli Magazine Fonte: Calcioefinanza.it

Svanita la 'minaccia' Superlega, l'UEFA prepara il piano di rinnovamento del calcio europeo con paletti da seguire per tutti i club: provvedimento atto a spegnere sul nascere gli spiriti secessionisti che hanno contraddistinto le ultime agitate ore. Venerdì il Comitato Esecutivo prenderà importanti decisioni in merito al comportamento da seguire nei confronti delle dodici società che hanno aperto uno squarcio all'interno dell'UEFA, salvo poi fare dietrofront (ad eccezione di Real Madrid e Barcellona). Intervistato da '24ur.com', Aleksander Ceferin si è detto pronto a ripartire all'insegna dell'unità dopo i moti interni che hanno rischiato di danneggiare il sistema regolato dal massimo organo calcistico continentale.

 

"I proprietari di Roma e Marsiglia sono americani, mi hanno detto che non si sarebbero mai iscritti ad una competizione del genere, che non rispetta i tifosi e la tradizione dei club. Non è corretto dire che i dirigenti americani sono diversi, anche se il loro sistema sportivo lo è. Ora si parlerà di calcio, nelle riunioni deciderò di potrà sedersi vicino a me. Così qualcuno potrà mettersi un po' più lontano. Se queste società vorranno ancora giocare nei nostri tornei, dovranno avvicinarsi a noi per valutare cosa è accaduto: non entro nei dettagli, stiamo parlando col nostro team legale".

 

I primi ad abbandonare la nave della Superlega sono stati i club inglesi, mentre il Barcellona non ha ancora rilasciato alcun comunicato in tal senso. Ma Ceferin non è sorpreso, anzi.

 

"Terremo conto dell'ottima decisione presa dai club inglesi, hanno ammesso il proprio errore. Tutti ne commettono. Sono stato deluso da tutti, ma forse un po' meno dal Barcellona: Laporta è stato eletto da pochissimo e gli ho parlato due o tre volte, era sotto pressione per la situazione finanziaria ereditata. Questo succede quando paghi un calciatore più del dovuto e i risultati non arrivano. Il Bayern Monaco, ad esempio, non ha debiti ma ha vinto la Champions. Sono sempre stato in contatto con Rummenigge e con il direttore generale del Borussia Dortmund, Watzke. Mi hanno aiutato tanto, così come Al-Khelaifi che, a rigor di logica, avrebbe dovuto essere uno dei primi ad aderire alla Superlega".

 

C'è anche un po' di sana ironia nelle dichiarazione di Ceferin, intento a sdrammatizzare dopo lo scampato pericolo.

 

"Oggi da un club ho ricevuto il calendario della Superlega: era molto divertente, solo Real Madrid e Juventus giocavano ogni giorno. Sono già successe tante cose, ma mi aspetto delle novità entro venerdì. Credo che chi dice di essere calmo non affermi tutta la verità. La situazione è complicata per loro, non per la UEFA che può contare sul sostegno di 235 club su 247. Anzi 245. Ho ricevuto messaggi di sostegno dalle società di tutta Europa, attendiamo che si rendano conto del loro errore e ne paghino le conseguenze".

 

Secondo il numero uno dell'UEFA, la Superlega non era nient'altro che un semplice pretesto attuato per attirare l'attenzione.

 

"A mio avviso, una Superlega non è mai esistita. Era solo un modo per stabilire una fantomatica lega dei ricchi, indipendente da ogni sistema. Ai delegati del Congresso che erano preoccupati ho detto che in 24 ore sarebbe passato tutto".

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UEFA - Ceferin ci scherza su: "In Superlega giocavano solo Real Madrid e Juventus"

di Napoli Magazine

22/04/2024 - 12:18

Svanita la 'minaccia' Superlega, l'UEFA prepara il piano di rinnovamento del calcio europeo con paletti da seguire per tutti i club: provvedimento atto a spegnere sul nascere gli spiriti secessionisti che hanno contraddistinto le ultime agitate ore. Venerdì il Comitato Esecutivo prenderà importanti decisioni in merito al comportamento da seguire nei confronti delle dodici società che hanno aperto uno squarcio all'interno dell'UEFA, salvo poi fare dietrofront (ad eccezione di Real Madrid e Barcellona). Intervistato da '24ur.com', Aleksander Ceferin si è detto pronto a ripartire all'insegna dell'unità dopo i moti interni che hanno rischiato di danneggiare il sistema regolato dal massimo organo calcistico continentale.

 

"I proprietari di Roma e Marsiglia sono americani, mi hanno detto che non si sarebbero mai iscritti ad una competizione del genere, che non rispetta i tifosi e la tradizione dei club. Non è corretto dire che i dirigenti americani sono diversi, anche se il loro sistema sportivo lo è. Ora si parlerà di calcio, nelle riunioni deciderò di potrà sedersi vicino a me. Così qualcuno potrà mettersi un po' più lontano. Se queste società vorranno ancora giocare nei nostri tornei, dovranno avvicinarsi a noi per valutare cosa è accaduto: non entro nei dettagli, stiamo parlando col nostro team legale".

 

I primi ad abbandonare la nave della Superlega sono stati i club inglesi, mentre il Barcellona non ha ancora rilasciato alcun comunicato in tal senso. Ma Ceferin non è sorpreso, anzi.

 

"Terremo conto dell'ottima decisione presa dai club inglesi, hanno ammesso il proprio errore. Tutti ne commettono. Sono stato deluso da tutti, ma forse un po' meno dal Barcellona: Laporta è stato eletto da pochissimo e gli ho parlato due o tre volte, era sotto pressione per la situazione finanziaria ereditata. Questo succede quando paghi un calciatore più del dovuto e i risultati non arrivano. Il Bayern Monaco, ad esempio, non ha debiti ma ha vinto la Champions. Sono sempre stato in contatto con Rummenigge e con il direttore generale del Borussia Dortmund, Watzke. Mi hanno aiutato tanto, così come Al-Khelaifi che, a rigor di logica, avrebbe dovuto essere uno dei primi ad aderire alla Superlega".

 

C'è anche un po' di sana ironia nelle dichiarazione di Ceferin, intento a sdrammatizzare dopo lo scampato pericolo.

 

"Oggi da un club ho ricevuto il calendario della Superlega: era molto divertente, solo Real Madrid e Juventus giocavano ogni giorno. Sono già successe tante cose, ma mi aspetto delle novità entro venerdì. Credo che chi dice di essere calmo non affermi tutta la verità. La situazione è complicata per loro, non per la UEFA che può contare sul sostegno di 235 club su 247. Anzi 245. Ho ricevuto messaggi di sostegno dalle società di tutta Europa, attendiamo che si rendano conto del loro errore e ne paghino le conseguenze".

 

Secondo il numero uno dell'UEFA, la Superlega non era nient'altro che un semplice pretesto attuato per attirare l'attenzione.

 

"A mio avviso, una Superlega non è mai esistita. Era solo un modo per stabilire una fantomatica lega dei ricchi, indipendente da ogni sistema. Ai delegati del Congresso che erano preoccupati ho detto che in 24 ore sarebbe passato tutto".

Fonte: Calcioefinanza.it