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VERONA - Kumbulla: "Chiellini è il mio idolo, un guerriero in campo, sogno di giocare in Champions, ringrazio Juric per la fiducia"
05.04.2020 11:33 di Napoli Magazine

Marash Kumbulla, difensore dell'Hellas Verona che piace anche al Napoli, ha rilasciato un'intervista al Corriere della Sera: "Sono molto serio, è vero, ma solo quando serve. So anche divertirmi. Mio papà e il mister penso intendano semplicemente dire che sono maturo per l’età che ho. Idolo Chiellini? Sì. Ho sempre ammirato la sua grinta e la sua voglia di migliorarsi. È un autentico guerriero in campo. Attaccante più forte sfidato? Dybala, un funambolo. Sogno? Giocare in Champions. Juric? Trasmette molto bene le sue idee: sa quando c’è da caricare la squadra e quando c’è bisogno di allentare la presa. Lo ringrazierò sempre per la fiducia che mi ha dato, al pari del direttore sportivo Toni D’Amico, che è stato il primo a credere in me, anche nei momenti difficili che ho attraversato. Da me il furore agonistico, che magari sapevo di avere, ma che forse nell’ultimo anno avevo un po’ smarrito…".

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VERONA - Kumbulla: "Chiellini è il mio idolo, un guerriero in campo, sogno di giocare in Champions, ringrazio Juric per la fiducia"

di Napoli Magazine

05/04/2024 - 11:33

Marash Kumbulla, difensore dell'Hellas Verona che piace anche al Napoli, ha rilasciato un'intervista al Corriere della Sera: "Sono molto serio, è vero, ma solo quando serve. So anche divertirmi. Mio papà e il mister penso intendano semplicemente dire che sono maturo per l’età che ho. Idolo Chiellini? Sì. Ho sempre ammirato la sua grinta e la sua voglia di migliorarsi. È un autentico guerriero in campo. Attaccante più forte sfidato? Dybala, un funambolo. Sogno? Giocare in Champions. Juric? Trasmette molto bene le sue idee: sa quando c’è da caricare la squadra e quando c’è bisogno di allentare la presa. Lo ringrazierò sempre per la fiducia che mi ha dato, al pari del direttore sportivo Toni D’Amico, che è stato il primo a credere in me, anche nei momenti difficili che ho attraversato. Da me il furore agonistico, che magari sapevo di avere, ma che forse nell’ultimo anno avevo un po’ smarrito…".