Elia Caprile, portiere del Cagliari e della Nazionale italiana, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Vivo Azzurro: "Gigi Buffon mi ha fatto innamorare del ruolo, dei guanti, delle responsabilità, la Nazionale è il coronamento di un sogno che ho sin da piccolo. Sono arrivato qui con i sacrifici. Non me l'aspettavo la convocazione, è stata una bella sorpresa e la prima a cui l'ho detto è stata la mia fidanzata. L'esperienza al Leeds? E' stata fondamentale, mi ha aperto la mente, mi ha obbligato ad adattarmi a situazioni diverse, lingua nuova che non conoscevo, sono molto contento di averla fatta. Ricordo tutti gli allenatori che ho avuto, Nicola, Conte, ora Pisacane, Bielsa e quella prima convocazione in Premier League che non si dimentica. Senza i miei genitori non sarei la persona che sono, nè il portiere che sono e non sarei arrivato in Nazionale. Il Napoli? Io mi alleno per giocare, se non ho la partita soffro tanto, mi piacciono le responsabilità. Sono andato via da Napoli perchè non vedevo uno sbocco per giocare, e sono felice di essere arrivato a Cagliari. Ho tanta strada da fare e tanto da imparare, non sono ancora nemmeno a metà del percorso".
di Napoli Magazine
12/11/2025 - 20:18
Elia Caprile, portiere del Cagliari e della Nazionale italiana, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Vivo Azzurro: "Gigi Buffon mi ha fatto innamorare del ruolo, dei guanti, delle responsabilità, la Nazionale è il coronamento di un sogno che ho sin da piccolo. Sono arrivato qui con i sacrifici. Non me l'aspettavo la convocazione, è stata una bella sorpresa e la prima a cui l'ho detto è stata la mia fidanzata. L'esperienza al Leeds? E' stata fondamentale, mi ha aperto la mente, mi ha obbligato ad adattarmi a situazioni diverse, lingua nuova che non conoscevo, sono molto contento di averla fatta. Ricordo tutti gli allenatori che ho avuto, Nicola, Conte, ora Pisacane, Bielsa e quella prima convocazione in Premier League che non si dimentica. Senza i miei genitori non sarei la persona che sono, nè il portiere che sono e non sarei arrivato in Nazionale. Il Napoli? Io mi alleno per giocare, se non ho la partita soffro tanto, mi piacciono le responsabilità. Sono andato via da Napoli perchè non vedevo uno sbocco per giocare, e sono felice di essere arrivato a Cagliari. Ho tanta strada da fare e tanto da imparare, non sono ancora nemmeno a metà del percorso".