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VIDEO ADL - Napoli, De Laurentiis: "Ancelotti? Lo terrei per i prossimi 10 anni, Insigne? Questa è casa sua, Fabian Ruiz e Di Lorenzo due grandi intuizioni, lo stadio è della città, per Koulibaly ho rifiutato 105 milioni, Milik grande calciatore"
17.10.2019 13:31 di Napoli Magazine

NAPOLI - Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni alla stampa prima di entrare nella sede del Comune di Napoli per firmare con il sindaco, Luigi De Magistris, la nuova convenzione quinquennale con possibilità di prorogarla per altri cinque anni, per l'uso dello stadio San Paolo. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": "Continuo a mettere nero su bianco, per 35 anni precedenti al mio arrivo a Napoli nessuno ha pagato l’utilizzo dello stadio, feci una convenzione con la Iervolino e ho pagato per 10 anni l’utilizzo dello stadio, poi mi sono fermato quando ho visto che i soldi come per i tornelli non mi venivano restituiti dopo esser stati anticipati per conto del Comune, ecco perchè siamo arrivati ad un ipotetico, amichevole, Braccio di ferro. È un Paese dove la burocrazia e le leggi hanno messo a terra questo paese. Nessuno ha più voglia di investire perchè il percorso che ti impone la burocrazia, tra lacci e lacciuoli, se non sei Comune o Regione non riusciresti a fare nulla, figuriamoci un privato riguardo lo stadio nuovo. Miglioramenti al San Paolo? Io ho fatto un progetto con Zavanella che è stato il responsabile dello Juventus Stadium, quel progetto ce l’ho ancora nei miei uffici romani, c’erano i salottini fantastici da realizzare, ma innanzitutto c’è da vedere dove spostare la pista d’atletica e capire ove realizzarla. Poi bisogna capire se modificare la legge sugli stadi, i comuni non ce la fanno a mantenerli, vale per tutti gli impianti sportivi, non solo per il calcio ma anche per atletica, rugby, basket, nuoto, c’è tanto dello sport italiano. Siamo solo capaci di farci foto con chi ha vinto la medaglia d’oro, invece bisogna darsi da fare affinchè sin dalle scuole l’impiantistica possa esserci. La scuola non può essere pubblica, non ha capacità di raccolta fondi per l’impiantistica che serve. Noi facevamo in classe la ginnastica. Dall’inizio ho detto che non si può comunicare i prezzi dei biglietti di volta in volta, ma bisognerebbe farlo dall’inizio del campionato, così tutti, anche chi si deve abbonare, saprebbero quale è il vantaggio e chi non si abbona sa i prezzi, le gare più costose e quelle meno. Quella col Verona vedrà lo stadio San Paolo pieno perché ha un costo ridotto, le curve a 14 euro e poi gli altri settori con prezzi più bassi delle altre partite, già ieri sera eravamo arrivati a più di 30mila presenze, restano ancora due giorni e mezzo, quindi ci saranno almeno 45mila allo stadio credo, io per scaramanzia non ci sarò, quando ci sono andato non ha funzionato. Mi diverto a sentire i commenti alla tv, mi fanno ridere, quando sento il Bari alla radio, il commento radiofonico mi riporta indietro nel tempo, i vostri giornalisti sono tutti allenatori, io ho un allenatore molto bravo col quale mi sono conquistato anche un amichevole rapporto di stima reciproca, in questi giorni ho letto di tutto e di più anche su giornali importanti, come ‘De Laurentiis ha litigato con Ancelotti’. Ma che sono queste cose? Ho detto che può restare anche 10 anni, pensate ai miei rapporti nel cinema: Verdone dal 2002 sta in esclusiva con me, io sono per le esclusive, quando voi volete tutto e subito sbagliate. A Lozano volete dare il tempo di capire come si gioca in Italia? Volete dare il tempo ad Ancelotti di capire come utilizzarlo? Gli ho chiesto io di farli giocare tutti, ora sceglierà la squadra definitiva per affrontare il campionato, quella sostitutiva per le coppe europee e i cambi da fare in caso di stanchezza o di indisponibilità fisica di volta in volta. Cosa mi aspetto da questo tour de force? Mi aspetto che vincano sempre. Giuntoli li mette in ritiro ma non punitivo, per confrontarsi, per stare concentrati, capire gli avversari come giocano. Noi siamo anche limitati nella nostra gestione dagli Infantino e dalle Uefa, perché come Eca stiamo cercando di cambiare il mondo del calcio, ma Infantino e il presidente dell’Uefa Ceferin si mettano d’accordo nel dire stabiliamo che i campionati non possono essere giocati da più di ‘x’ squadre e nessuno si infurierà. Se avessimo meno partite, se rimanesse un mese e mezzo disponibile senza calcio, si potrebbero fare in quel periodo le partite nazionali. Se quel giocatore me lo convochi per un’amichevole sottoponendolo a dei rischi di gioco, guardate quanti infortunati dell’Inter e dell’Atalanta, ha rischiato anche Lozano, dobbiamo stare attenti. Questi signori si siedano ad un tavolo con noi e dicano che sono disponibili ad un indennizzo in caso di infortunio, Ceferin e Infantino giocano con la pelle degli altri, sono cariche istituzionali, vengono pagati, non hanno capito che hanno a che fare con le imprese, l’ha capito solo Veltroni nel ‘96, c’è bisogno che su questo tema si faccia chiarezza in via definitiva. Rinnovi di Mertens e Callejon? Non sono disposto a fare uno sforzo importante, ogni giocatore ha un suo valore a seconda di dove gioca, di che ruolo ha, di che età ha. Se un giocatore vuole fare le marchette in Cina dove viene strapagato e fare 3 anni di merda, io non posso considerare la Cina concorrente, se loro la considerano vicina, sono problemi loro e non mi riguarda, bisogna scegliere se essere contenti di lavorare e fare quello che ti piace fare o se lavorare per soldi. Io ho un’attività principale che è molto complessa, io ho 5 film da fare negli Stati Uniti da autofinanziarmi e da realizzare, devo scegliere registi, attori, e commercializzare in tutto il mondo. Sono aggiornato ma lascio vivere, non è che il problema di Insigne e Raiola lo risolve De Laurentiis. Insigne deve capire da grande che deve fare. Lui ha avuto sempre un atteggiamento di scomodità a Napoli, io lo capisco, lo proteggo, mi piace, mi sta molto simpatico, ma lui ha sempre sentito scomoda la situazione napoletana, fin da parecchi anni fa, bisogna che si tranquillizzi, che diventi una persona più serena, ma è un problema suo, non di Raiola o di Ancelotti. E’ un ottimo atleta, un grandissimo calciatore, può essere più o meno in forma, se l’allenatore non l’utilizza non può uscirsene con battute o atteggiamenti quasi di sfida. L’allenatore che è padre di famiglia, ha 60 anni, non ti manda a quel paese perché ha tre volte la tua età. L’altro giorno ho visto una partita del Bari, hanno fatto 5 cambi, l’ho notato ed ho chiamato Gravina dicendogli: ‘Tu lo devi fare sperimentalmente in serie A’! Discussioni con Ancelotti? Non mi sembra, fosse per me lo terrei per i prossimi 10 anni. Insigne deve capire che questa è casa sua, deve capire che siamo tutti con lui, ma deve essere sorridente. Se non ho cinque cambi ma solo tre, va a finire che me ne rimangono due, tutto questo mi crea un disordine anche a livello di spogliatoio. Lo stadio è della città, quando ce lo vorranno vendere per il prezzo simbolico di un euro ce lo prenderemo, anche se dovremmo combattere con tutta una serie di soprintendenti e burocrati. Il Museo del Napoli lo facciamo. Di Lorenzo e Fabian Ruiz sono due grandi intuizioni. Fabian Ruiz è sempre stato un top player. Se io mi convinco a pagare uno sconosciuto 30 milioni, qualcosa ne capisco. Un conto è giocare in una nazionale, altro in una squadra ogni tre giorni o una volta a settimana. Abbiamo trovato Fabian, chiassà quanti altri ne troveremo, non bisogna mai affezionarsi. Sono rimasto affezionato a Koulibaly, ho rifiutato 105 milioni, arriverà un momento in cui bisognerà venderlo per forza, ma dire che non ci siamo rafforzati in difesa, è dire cose sbagliate. Gli opinionisti in tv devono fare ammuina, recitare la loro parte, io mi diverto, essendo stato abituato a frequentare Eduardo De Filippo che era socio di mio padre, queste cose le capisco. Milik è un grande calciatore, sicuramente ritroverà la via della porta".

 

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di Napoli Magazine

17/10/2024 - 13:31

NAPOLI - Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni alla stampa prima di entrare nella sede del Comune di Napoli per firmare con il sindaco, Luigi De Magistris, la nuova convenzione quinquennale con possibilità di prorogarla per altri cinque anni, per l'uso dello stadio San Paolo. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": "Continuo a mettere nero su bianco, per 35 anni precedenti al mio arrivo a Napoli nessuno ha pagato l’utilizzo dello stadio, feci una convenzione con la Iervolino e ho pagato per 10 anni l’utilizzo dello stadio, poi mi sono fermato quando ho visto che i soldi come per i tornelli non mi venivano restituiti dopo esser stati anticipati per conto del Comune, ecco perchè siamo arrivati ad un ipotetico, amichevole, Braccio di ferro. È un Paese dove la burocrazia e le leggi hanno messo a terra questo paese. Nessuno ha più voglia di investire perchè il percorso che ti impone la burocrazia, tra lacci e lacciuoli, se non sei Comune o Regione non riusciresti a fare nulla, figuriamoci un privato riguardo lo stadio nuovo. Miglioramenti al San Paolo? Io ho fatto un progetto con Zavanella che è stato il responsabile dello Juventus Stadium, quel progetto ce l’ho ancora nei miei uffici romani, c’erano i salottini fantastici da realizzare, ma innanzitutto c’è da vedere dove spostare la pista d’atletica e capire ove realizzarla. Poi bisogna capire se modificare la legge sugli stadi, i comuni non ce la fanno a mantenerli, vale per tutti gli impianti sportivi, non solo per il calcio ma anche per atletica, rugby, basket, nuoto, c’è tanto dello sport italiano. Siamo solo capaci di farci foto con chi ha vinto la medaglia d’oro, invece bisogna darsi da fare affinchè sin dalle scuole l’impiantistica possa esserci. La scuola non può essere pubblica, non ha capacità di raccolta fondi per l’impiantistica che serve. Noi facevamo in classe la ginnastica. Dall’inizio ho detto che non si può comunicare i prezzi dei biglietti di volta in volta, ma bisognerebbe farlo dall’inizio del campionato, così tutti, anche chi si deve abbonare, saprebbero quale è il vantaggio e chi non si abbona sa i prezzi, le gare più costose e quelle meno. Quella col Verona vedrà lo stadio San Paolo pieno perché ha un costo ridotto, le curve a 14 euro e poi gli altri settori con prezzi più bassi delle altre partite, già ieri sera eravamo arrivati a più di 30mila presenze, restano ancora due giorni e mezzo, quindi ci saranno almeno 45mila allo stadio credo, io per scaramanzia non ci sarò, quando ci sono andato non ha funzionato. Mi diverto a sentire i commenti alla tv, mi fanno ridere, quando sento il Bari alla radio, il commento radiofonico mi riporta indietro nel tempo, i vostri giornalisti sono tutti allenatori, io ho un allenatore molto bravo col quale mi sono conquistato anche un amichevole rapporto di stima reciproca, in questi giorni ho letto di tutto e di più anche su giornali importanti, come ‘De Laurentiis ha litigato con Ancelotti’. Ma che sono queste cose? Ho detto che può restare anche 10 anni, pensate ai miei rapporti nel cinema: Verdone dal 2002 sta in esclusiva con me, io sono per le esclusive, quando voi volete tutto e subito sbagliate. A Lozano volete dare il tempo di capire come si gioca in Italia? Volete dare il tempo ad Ancelotti di capire come utilizzarlo? Gli ho chiesto io di farli giocare tutti, ora sceglierà la squadra definitiva per affrontare il campionato, quella sostitutiva per le coppe europee e i cambi da fare in caso di stanchezza o di indisponibilità fisica di volta in volta. Cosa mi aspetto da questo tour de force? Mi aspetto che vincano sempre. Giuntoli li mette in ritiro ma non punitivo, per confrontarsi, per stare concentrati, capire gli avversari come giocano. Noi siamo anche limitati nella nostra gestione dagli Infantino e dalle Uefa, perché come Eca stiamo cercando di cambiare il mondo del calcio, ma Infantino e il presidente dell’Uefa Ceferin si mettano d’accordo nel dire stabiliamo che i campionati non possono essere giocati da più di ‘x’ squadre e nessuno si infurierà. Se avessimo meno partite, se rimanesse un mese e mezzo disponibile senza calcio, si potrebbero fare in quel periodo le partite nazionali. Se quel giocatore me lo convochi per un’amichevole sottoponendolo a dei rischi di gioco, guardate quanti infortunati dell’Inter e dell’Atalanta, ha rischiato anche Lozano, dobbiamo stare attenti. Questi signori si siedano ad un tavolo con noi e dicano che sono disponibili ad un indennizzo in caso di infortunio, Ceferin e Infantino giocano con la pelle degli altri, sono cariche istituzionali, vengono pagati, non hanno capito che hanno a che fare con le imprese, l’ha capito solo Veltroni nel ‘96, c’è bisogno che su questo tema si faccia chiarezza in via definitiva. Rinnovi di Mertens e Callejon? Non sono disposto a fare uno sforzo importante, ogni giocatore ha un suo valore a seconda di dove gioca, di che ruolo ha, di che età ha. Se un giocatore vuole fare le marchette in Cina dove viene strapagato e fare 3 anni di merda, io non posso considerare la Cina concorrente, se loro la considerano vicina, sono problemi loro e non mi riguarda, bisogna scegliere se essere contenti di lavorare e fare quello che ti piace fare o se lavorare per soldi. Io ho un’attività principale che è molto complessa, io ho 5 film da fare negli Stati Uniti da autofinanziarmi e da realizzare, devo scegliere registi, attori, e commercializzare in tutto il mondo. Sono aggiornato ma lascio vivere, non è che il problema di Insigne e Raiola lo risolve De Laurentiis. Insigne deve capire da grande che deve fare. Lui ha avuto sempre un atteggiamento di scomodità a Napoli, io lo capisco, lo proteggo, mi piace, mi sta molto simpatico, ma lui ha sempre sentito scomoda la situazione napoletana, fin da parecchi anni fa, bisogna che si tranquillizzi, che diventi una persona più serena, ma è un problema suo, non di Raiola o di Ancelotti. E’ un ottimo atleta, un grandissimo calciatore, può essere più o meno in forma, se l’allenatore non l’utilizza non può uscirsene con battute o atteggiamenti quasi di sfida. L’allenatore che è padre di famiglia, ha 60 anni, non ti manda a quel paese perché ha tre volte la tua età. L’altro giorno ho visto una partita del Bari, hanno fatto 5 cambi, l’ho notato ed ho chiamato Gravina dicendogli: ‘Tu lo devi fare sperimentalmente in serie A’! Discussioni con Ancelotti? Non mi sembra, fosse per me lo terrei per i prossimi 10 anni. Insigne deve capire che questa è casa sua, deve capire che siamo tutti con lui, ma deve essere sorridente. Se non ho cinque cambi ma solo tre, va a finire che me ne rimangono due, tutto questo mi crea un disordine anche a livello di spogliatoio. Lo stadio è della città, quando ce lo vorranno vendere per il prezzo simbolico di un euro ce lo prenderemo, anche se dovremmo combattere con tutta una serie di soprintendenti e burocrati. Il Museo del Napoli lo facciamo. Di Lorenzo e Fabian Ruiz sono due grandi intuizioni. Fabian Ruiz è sempre stato un top player. Se io mi convinco a pagare uno sconosciuto 30 milioni, qualcosa ne capisco. Un conto è giocare in una nazionale, altro in una squadra ogni tre giorni o una volta a settimana. Abbiamo trovato Fabian, chiassà quanti altri ne troveremo, non bisogna mai affezionarsi. Sono rimasto affezionato a Koulibaly, ho rifiutato 105 milioni, arriverà un momento in cui bisognerà venderlo per forza, ma dire che non ci siamo rafforzati in difesa, è dire cose sbagliate. Gli opinionisti in tv devono fare ammuina, recitare la loro parte, io mi diverto, essendo stato abituato a frequentare Eduardo De Filippo che era socio di mio padre, queste cose le capisco. Milik è un grande calciatore, sicuramente ritroverà la via della porta".