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G-FACTOR - G. Lucariello su "NM": "Napoli, i dubbi di Re Carlo"
16.02.2019 19:28 di Napoli Magazine

NAPOLI - Piuttosto turbato, anzi arrabbiato Re Carlo nell’appuntamento post gara nella sala stampa dello stadio di Zurigo. Beh, di sicuro era comunque contento del risultato conseguito dagli azzurri sugli avversari svizzeri nella partita d’apertura dell’Europa League. Contento sì, ma non soddisfatto del tutto e in realtà il perché lo ha detto pure. Con il suo senso critico di nuovo comandante della squadra di Insigne e compagni, ha toccato di nuovo quei temi che negli ultimissimi tempi sono stati più volte ricordati negli appuntamenti con la stampa, a proposito delle prestazioni della squadra del cuore. E così è stato anche stavolta, a botta calda. Nell’insieme i miglioramenti si sono visti, naturalmente tenendo presente la distanza – e non poca - a livello di valori tra il Napoli e lo Zurigo. La prima botta Re Carlo l’ha spedita alla linea d’attacco che qualche passo avanti l’ha fatto ma che è ancora piuttosto leziosa anziché badare soprattutto alla concretezza, evitando gli eccessivi passaggi e passaggetti che ritardano conclusioni efficaci e dando così modo agli avversari di arginare gli assalti della squadra del cuore. Insomma il solito discorso, serve più spietatezza dentro l’area e sottorete. E poi c’è bisogno di chiudere la partita, senza perdite di tempo, al fine di evitare eventuali ritorni da parte delle squadre nemiche. Critiche e osservazioni hanno riguardato anche il centrocampo e lo stesso Fabian Ruiz: vuole più saldezza in questo reparto che d’altronde costituisce il cuore della squadra e che nel giro di qualche mese è ormai privo di Rog e di Hamsik che comunque costituiva la mente pensante nell’iniziale progetto tecnico-tattico del Napoli di Ancelotti. A ciò si aggiunge la nuova posizione di Allan che giostra maggiormente rispetto al recente passato nella propria metà campo a protezione della difesa e per coprire i buchi che si producono in queste zone. Il cambio delle competenze di Allan è sensibile anche dalla metà campo in su, giacchè il brasiliano ha dovuto rinunciare alle sue formidabili travolgenti sgroppate offensive che producevano panico negli avversari, per il nuovo equilibrio. A Re Carlo non è piaciuto nemmeno il Napoli del finale di partita a Zurigo, quando il calo evidente degli azzurri ha finito per favorire il disperato assalto degli svizzeri. E qualche pericolo si è corso, con una partita in pugno e un risultato ineccepibile. E per Ancelotti non deve succedere. Tutto qui? Beh, ce n’è abbastanza nel discorsetto del mister proiettato a migliorare il Napoli anche sul fronte internazionale, visto che l’Europa League è diventato l’obiettivo importante della stagione. C’è dell’altro, però. I turbamenti affiorati sul volto di Re Carlo, solitamente sereno e finanche allegro e che invece l’altra sera non era neanche prolisso e simpaticamente pungente e un po’ sarcastico come accade di consueto, è forse dovuto a qualcos’altro: sarà preoccupato per gli infortuni che da qualche settimana affliggono gli azzurri, riducendo le sue possibilità di scelte: Albiol, Rui Mario, Ghoulam, Mertens e forse pure Fabian Ruiz. E domenica c’è Il Torino. Si punta a sfollare l’infermeria, almeno in parte.

 

 

Gianfranco Lucariello

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 

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di Napoli Magazine

16/02/2024 - 19:28

NAPOLI - Piuttosto turbato, anzi arrabbiato Re Carlo nell’appuntamento post gara nella sala stampa dello stadio di Zurigo. Beh, di sicuro era comunque contento del risultato conseguito dagli azzurri sugli avversari svizzeri nella partita d’apertura dell’Europa League. Contento sì, ma non soddisfatto del tutto e in realtà il perché lo ha detto pure. Con il suo senso critico di nuovo comandante della squadra di Insigne e compagni, ha toccato di nuovo quei temi che negli ultimissimi tempi sono stati più volte ricordati negli appuntamenti con la stampa, a proposito delle prestazioni della squadra del cuore. E così è stato anche stavolta, a botta calda. Nell’insieme i miglioramenti si sono visti, naturalmente tenendo presente la distanza – e non poca - a livello di valori tra il Napoli e lo Zurigo. La prima botta Re Carlo l’ha spedita alla linea d’attacco che qualche passo avanti l’ha fatto ma che è ancora piuttosto leziosa anziché badare soprattutto alla concretezza, evitando gli eccessivi passaggi e passaggetti che ritardano conclusioni efficaci e dando così modo agli avversari di arginare gli assalti della squadra del cuore. Insomma il solito discorso, serve più spietatezza dentro l’area e sottorete. E poi c’è bisogno di chiudere la partita, senza perdite di tempo, al fine di evitare eventuali ritorni da parte delle squadre nemiche. Critiche e osservazioni hanno riguardato anche il centrocampo e lo stesso Fabian Ruiz: vuole più saldezza in questo reparto che d’altronde costituisce il cuore della squadra e che nel giro di qualche mese è ormai privo di Rog e di Hamsik che comunque costituiva la mente pensante nell’iniziale progetto tecnico-tattico del Napoli di Ancelotti. A ciò si aggiunge la nuova posizione di Allan che giostra maggiormente rispetto al recente passato nella propria metà campo a protezione della difesa e per coprire i buchi che si producono in queste zone. Il cambio delle competenze di Allan è sensibile anche dalla metà campo in su, giacchè il brasiliano ha dovuto rinunciare alle sue formidabili travolgenti sgroppate offensive che producevano panico negli avversari, per il nuovo equilibrio. A Re Carlo non è piaciuto nemmeno il Napoli del finale di partita a Zurigo, quando il calo evidente degli azzurri ha finito per favorire il disperato assalto degli svizzeri. E qualche pericolo si è corso, con una partita in pugno e un risultato ineccepibile. E per Ancelotti non deve succedere. Tutto qui? Beh, ce n’è abbastanza nel discorsetto del mister proiettato a migliorare il Napoli anche sul fronte internazionale, visto che l’Europa League è diventato l’obiettivo importante della stagione. C’è dell’altro, però. I turbamenti affiorati sul volto di Re Carlo, solitamente sereno e finanche allegro e che invece l’altra sera non era neanche prolisso e simpaticamente pungente e un po’ sarcastico come accade di consueto, è forse dovuto a qualcos’altro: sarà preoccupato per gli infortuni che da qualche settimana affliggono gli azzurri, riducendo le sue possibilità di scelte: Albiol, Rui Mario, Ghoulam, Mertens e forse pure Fabian Ruiz. E domenica c’è Il Torino. Si punta a sfollare l’infermeria, almeno in parte.

 

 

Gianfranco Lucariello

 

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