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G-FACTOR - G. Lucariello su "NM": "Porte aperte, in entrata e in uscita"
21.05.2022 19:02 di Napoli Magazine

NAPOLI - Porte aperte, in entrata e in uscita: per la verità sono troppi i nomi dei nuovi presunti azzurri che circolano sui giornali, in tivù e sui social. Ed anche troppi sono i giocatori considerati in partenza. In realtà l’elenco dei calciatori ancora alle dipendenze di Spalletti e inclusi nella stazione lato partenze, è eccessivamente lungo e si tratta pure di calciatori di particolare importanza, di rilievo tecnico e tattico e di elevata statura morale che ben hanno rappresentato la maglia per attaccamento e prestazioni. Attenzione, niente panico, mica si frantumano la rosa e la squadra ma c’è comunque la preoccupazione di veder andare via gli elementi fondamentali del team che ha portato avanti la stagione che si sta per concludersi, elementi che hanno costituito i punti fermi del complesso. D’altra parte è anche risaputo che nel calcio una squadra che dir si voglia va messa insieme con tre calciatori fondamentali nella loro ossatura. E il Napoli li vanta, partendo dal portiere: oggi come oggi Ospina, Kuolibaly e Anguissa costituiscono la spina dorsale del team azzurro, una garanzia di massima sicurezza ad ogni livello e intorno ai quali bisognerà definire gli altri contorni. Per non parlare di Osimhen che malgrado le sue assenze per le sue vicende fisiche, ha mostrato di essere un attaccante coi controfiocchi, appetito da mezza Europa. Nel complesso il discorso appare piuttosto complicato per quanto riguarda Ospina, Koulibaly e Osimhen, giacchè per Anguissa il Napoli ha esercitato il riscatto dal prestito. Diverso un altro caso: non c’è da meravigliarsi per la voglia matta che club importanti a livello mondiale esercitato su Koulibaly, mentre ad Ospina in scadenza di contratto appare interessato Ancelotti per il suo Real. Come la pensa il patron sulle presunte possibili partenze dei big, compreso Fabian Ruiz? Aurelio – e l’ha detto – non ho mai obbligato nessuno a restare, nel senso che per chi se ne vuole andare, la porta è aperta, anche per Lozano e Zielinski. A proposito del talento polacco Piotr ha giustificato le sue “partitacce” sostenendo che non è mai stato schierato nel suo vero ruolo. Già, e quale sarebbe il ruolo fatto su misura per lui visto che Spalletti ha schierato il giocatore un po’ dovunque? E’ una curiosità che l’allenatore azzurro potrà soddisfare nella press-conference in programma a Castelvolturno nella tarda mattinata, un ultimo appuntamento alla vigilia dell’ultima partita di campionato. Giova ricordare che all’inizio del suo lavoro Spalletti chiese a don Aurelio di non toccare la rosa a disposizione e fu accontentato. Ma adesso la situazione è diversa. Alcuni scalpitano per andare via, probabilmente a caccia di maggiori glorie e soprattutto di maggiori soldi, considerando che il club puntellerà il bilancio con una riduzione del trenta percento degli ingaggi. A Spalletti spiace soprattutto per Koulibaly, giocatore definito dal presidente un “simbolo” del Napoli. In bilico c’è anche un altro simbolo della squadra ed anche della città, Ciro Dries Mertens, mentre per Osimhen le porte del Napoli sono aperte a prescindere, semprechè sul club arrivi una pioggia d’oro in cambio del suo cartellino.

 

 

Gianfranco Lucariello

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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21/05/2024 - 19:02

NAPOLI - Porte aperte, in entrata e in uscita: per la verità sono troppi i nomi dei nuovi presunti azzurri che circolano sui giornali, in tivù e sui social. Ed anche troppi sono i giocatori considerati in partenza. In realtà l’elenco dei calciatori ancora alle dipendenze di Spalletti e inclusi nella stazione lato partenze, è eccessivamente lungo e si tratta pure di calciatori di particolare importanza, di rilievo tecnico e tattico e di elevata statura morale che ben hanno rappresentato la maglia per attaccamento e prestazioni. Attenzione, niente panico, mica si frantumano la rosa e la squadra ma c’è comunque la preoccupazione di veder andare via gli elementi fondamentali del team che ha portato avanti la stagione che si sta per concludersi, elementi che hanno costituito i punti fermi del complesso. D’altra parte è anche risaputo che nel calcio una squadra che dir si voglia va messa insieme con tre calciatori fondamentali nella loro ossatura. E il Napoli li vanta, partendo dal portiere: oggi come oggi Ospina, Kuolibaly e Anguissa costituiscono la spina dorsale del team azzurro, una garanzia di massima sicurezza ad ogni livello e intorno ai quali bisognerà definire gli altri contorni. Per non parlare di Osimhen che malgrado le sue assenze per le sue vicende fisiche, ha mostrato di essere un attaccante coi controfiocchi, appetito da mezza Europa. Nel complesso il discorso appare piuttosto complicato per quanto riguarda Ospina, Koulibaly e Osimhen, giacchè per Anguissa il Napoli ha esercitato il riscatto dal prestito. Diverso un altro caso: non c’è da meravigliarsi per la voglia matta che club importanti a livello mondiale esercitato su Koulibaly, mentre ad Ospina in scadenza di contratto appare interessato Ancelotti per il suo Real. Come la pensa il patron sulle presunte possibili partenze dei big, compreso Fabian Ruiz? Aurelio – e l’ha detto – non ho mai obbligato nessuno a restare, nel senso che per chi se ne vuole andare, la porta è aperta, anche per Lozano e Zielinski. A proposito del talento polacco Piotr ha giustificato le sue “partitacce” sostenendo che non è mai stato schierato nel suo vero ruolo. Già, e quale sarebbe il ruolo fatto su misura per lui visto che Spalletti ha schierato il giocatore un po’ dovunque? E’ una curiosità che l’allenatore azzurro potrà soddisfare nella press-conference in programma a Castelvolturno nella tarda mattinata, un ultimo appuntamento alla vigilia dell’ultima partita di campionato. Giova ricordare che all’inizio del suo lavoro Spalletti chiese a don Aurelio di non toccare la rosa a disposizione e fu accontentato. Ma adesso la situazione è diversa. Alcuni scalpitano per andare via, probabilmente a caccia di maggiori glorie e soprattutto di maggiori soldi, considerando che il club puntellerà il bilancio con una riduzione del trenta percento degli ingaggi. A Spalletti spiace soprattutto per Koulibaly, giocatore definito dal presidente un “simbolo” del Napoli. In bilico c’è anche un altro simbolo della squadra ed anche della città, Ciro Dries Mertens, mentre per Osimhen le porte del Napoli sono aperte a prescindere, semprechè sul club arrivi una pioggia d’oro in cambio del suo cartellino.

 

 

Gianfranco Lucariello

 

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