NAPOLI - Una rogna, il Brescia disperato e quasi all’ultima spiaggia nel piatto azzurro e il Barcellona nella testa. Ma Gattuso non ci sta. Intendiamoci bene, non è che le Rondinelle di Balotelli ci fanno o gli fanno perdere il sonno, però nemmeno vanno ignorate o sottovalutate. Sono invece da affrontare alla maniera di Ringhio, escludendo distrazioni e superficialità. Gattuso nella sua press-conference alla vigilia della partenza per la Lombardia in realtà non ha avuto altri pensieri e non vuole nemmeno che gli argomenti scottanti ma anche ricchi di fascino e di emozioni riguardanti il Barcellona ora come ora possano sfiorare gli azzurri che d’altronde come lui stesso ha riferito, del Barca non ne hanno proprio parlato, ma insieme con il nuovo timoniere hanno discusso e analizzato tutto quello che riguardava l’avversario più prossimo, il Brescia. Niente distrazioni, quindi, né superficialità, tanto meno approssimazioni, ma principalmente niente capogiri né svenimenti da Champions: le piccole vanno tra l’altro rispettate visto che a conti fatti sarebbero addirittura venti i punti lasciati per strada contro questo tipo di squadre. Insomma a Brescia serve un Napoli saggio, attento, ragionatore, ma soprattutto intelligente e battagliero, rapinatore e spietato come a Cagliari, se intende continuare la sua strada nel recuperare punti e posizioni in classifica, risanando anche le gravi ferite di cui la squadra del cuore porta ancora i segni. E che quella di Brescia sia una partita delicatissima lo testimonia la designazione dell’arbitro comandato a dirigere questo scontro, Orsato. E che sarà uno scontro durissimo ci sono le cattive intenzioni annunciate dalle Rondinelle che si giocano tutto, visto che in classifica se la passano davvero male, dove il Brescia è penultimo a sedici punti seguito dalla Spal a quota 15, preceduto dal Genoa che vanta sei punti di vantaggio. Sono però queste le sfide che Gattuso ama vivere e vincere come i grandi duelli, all’ultimo sangue.

Gianfranco Lucariello

Napoli Magazine

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