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L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Ancelotti li carica, Ounas li stordisce, Insigne li sfinisce: la bellezza risiede negli occhi di chi la ammira"
08.10.2018 23:55 di Napoli Magazine

NAPOLI - La bellezza risiede negli occhi di chi la ammira. Per questo, dopo i primi due minuti di Napoli-Sassuolo, personalmente, avrei chiuso pc e cartellina stampa e me ne sarei andato tranquillamente altrove. Ero già soddisfatto. Sì, perchè, il gol di Ounas, per controllo e violenza balistica, ha rappresentato qualcosa di unico nel suo genere. Per fortuna la partita è durata 93 minuti e in questo lasso di tempo ho potuto segnare sul taccuino della memoria altri aspetti entusiasmanti: dalla strabiliante mattonella di Lorenzo Insigne, con uno splendido tiro a giro, all'incrocio dei pali, alle parate di "garellikiana" memoria di Ospina, passando per la grinta di Rog e Diawara, senza dimenticare l'attenzione di Malcuit e del reparto difensivo con i soliti Albiol e Koulibaly. Sono d'accordo con Ancelotti quando non assegna i meriti ad un singolo in particolare, anche perchè il plauso va suddiviso equamente tra i 21 interpreti utilizzati dal tecnico sin dall'inizio della stagione. Già, 21, un numero niente male, se si considera che il buon Carletto ne ha cambiati ben 8 rispetto alla precedente apparizione ed ottenendo una nuova vittoria. Perfino l'adattato Hysaj a sinistra, è riuscito a rimediare a qualche amnesia consegnando nel destro del Magnifico Lorenzo la traiettoria che ha spento i sogni di rimonta del Sassuolo, che non si è affatto scansato. L'attacco inedito, con Verdi e Mertens, unitamente al centrocampo, dove il solo Zielinski ha vanificato un paio di nitide palle gol, hanno tenuto in apprensione la difesa neroverde e, seppur poco pungente dal punta di vista realizzativo, hanno sfiancato gli avversari. Ancelotti sta dimostrando tutto il suo acume tattico. Al di là del turnover studiato, manda in confusione gli avversari alternando a gara in corso le posizioni degli interpreti di un modulo che, cammin facendo, diventa sempre più camaleontico. Proprio per questo, con la sensazione che il risultato non può sfuggire di mano, risultano in secondo momento sterili e fuori luogo le proteste su presunti gialli mancati. Perchè se si deve entrare nello specifico della direzione arbitrale va anche detto che Di Bello, soprattutto nel primo tempo, non è apparso per nulla obiettivo nelle decisioni lapalissiane da prendere. La classifica dice che il Napoli è a -6 dalla Juventus ed è l'unica in grado di impensierire i bianconeri. Tutto il resto è noia. Nel frattempo, applausi per gli azzurri, inclusi i subentrati Allan e Callejon, mai banali, sipario.

 

 

Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 
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08/10/2024 - 23:55

NAPOLI - La bellezza risiede negli occhi di chi la ammira. Per questo, dopo i primi due minuti di Napoli-Sassuolo, personalmente, avrei chiuso pc e cartellina stampa e me ne sarei andato tranquillamente altrove. Ero già soddisfatto. Sì, perchè, il gol di Ounas, per controllo e violenza balistica, ha rappresentato qualcosa di unico nel suo genere. Per fortuna la partita è durata 93 minuti e in questo lasso di tempo ho potuto segnare sul taccuino della memoria altri aspetti entusiasmanti: dalla strabiliante mattonella di Lorenzo Insigne, con uno splendido tiro a giro, all'incrocio dei pali, alle parate di "garellikiana" memoria di Ospina, passando per la grinta di Rog e Diawara, senza dimenticare l'attenzione di Malcuit e del reparto difensivo con i soliti Albiol e Koulibaly. Sono d'accordo con Ancelotti quando non assegna i meriti ad un singolo in particolare, anche perchè il plauso va suddiviso equamente tra i 21 interpreti utilizzati dal tecnico sin dall'inizio della stagione. Già, 21, un numero niente male, se si considera che il buon Carletto ne ha cambiati ben 8 rispetto alla precedente apparizione ed ottenendo una nuova vittoria. Perfino l'adattato Hysaj a sinistra, è riuscito a rimediare a qualche amnesia consegnando nel destro del Magnifico Lorenzo la traiettoria che ha spento i sogni di rimonta del Sassuolo, che non si è affatto scansato. L'attacco inedito, con Verdi e Mertens, unitamente al centrocampo, dove il solo Zielinski ha vanificato un paio di nitide palle gol, hanno tenuto in apprensione la difesa neroverde e, seppur poco pungente dal punta di vista realizzativo, hanno sfiancato gli avversari. Ancelotti sta dimostrando tutto il suo acume tattico. Al di là del turnover studiato, manda in confusione gli avversari alternando a gara in corso le posizioni degli interpreti di un modulo che, cammin facendo, diventa sempre più camaleontico. Proprio per questo, con la sensazione che il risultato non può sfuggire di mano, risultano in secondo momento sterili e fuori luogo le proteste su presunti gialli mancati. Perchè se si deve entrare nello specifico della direzione arbitrale va anche detto che Di Bello, soprattutto nel primo tempo, non è apparso per nulla obiettivo nelle decisioni lapalissiane da prendere. La classifica dice che il Napoli è a -6 dalla Juventus ed è l'unica in grado di impensierire i bianconeri. Tutto il resto è noia. Nel frattempo, applausi per gli azzurri, inclusi i subentrati Allan e Callejon, mai banali, sipario.

 

 

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