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L'EDITORIALE - Petrazzuolo: "Il Napoli "ringhia", ma se mi lasci non vale..."
12.05.2021 23:30 di Napoli Magazine

NAPOLI - Che bel Napoli! I cinque gol pesantissimi, siglati all'Udinese, confermano ulteriormente le ambizioni Champions degli uomini di Gattuso, laddove ce ne fosse ancora bisogno. Al Diego Armando Maradona nemmeno la rete di Okaka ha urtato minimamente le certezze di una squadra che, ormai a due giornate dal termine della stagione, ha trovato la propria dimensione e dà la sensazione di poterne suonare di santa ragione a qualsiasi avversario gli si presenti di fronte. La serenità dei numeri primi sta tutta nella semplicita' della manovra, che stressa l'avversario fino a farlo soccombere mestamente. Azioni create a raffica e gol di pregevole fattura, che hanno tutte un comune denominatore: Victor Osimhen. La freccia nera dell'attacco azzurro non ha segnato, ma ha messo lo zampino nei gol di Zielinski e Lozano (con un pressing asfissiante), oltre ad aver tenuto in apprensione la difesa bianconera con il suo solo accenno di scatto. Osimhen è imprendibile e questa sua caratteristica diventa un serio problema per chi deve provare a fermarlo, tant'e' che si aprono praterie per i compagni di reparto che si ritrovano spesso e volentieri con la porta spalancata davanti ai loro occhi. Ecco allora che oltre a Zielinski e Lozano, anche Di Lorenzo e Insigne sono riusciti a timbrare il tabellino dei marcatori. Di diversa natura l'eurogol di Fabian Ruiz: lì è classe pura, un tocco a giro all'incrocio dei pali, che dimostra nuovamente che colpi ha questo ragazzone spagnolo. E la difesa? Ricordando a tutti che mancava un certo Koulibaly, per non parlare dell'infortunato storico Ghoulam, va detto che Manolas e Rrahmani hanno trovato un buon equilibrio. Sulla rete di Okaka non riesco ad attribuirgli grandi colpe, come pure mi sento di assolvere lo stesso Meret: l'attaccante dell'Udinese ha tirato improvvisamente, senza puntare la porta, trovando una traiettoria perfetta e allo stesso tempo beffarda. Intanto i due esterni continuano ad offrire garanzie, Hysaj bloccato a sinistra è come un cagnaccio che morde le caviglie degli avversari come se non ci fosse un domani, mentre Di Lorenzo galoppa una meraviglia a più riprese. A centrocampo invece qualche pallone perso da Bakayoko è passato in secondo piano grazie alla rotondita' del risultato finale. Il turno di stop concesso a Demme lo leggo come il riposo del guerriero, ma a Firenze sarà necessario il suo contributo, senza se e senza ma. Ancora una volta lavoro oscuro di Insigne per gran parte del match, prima dell'incrocio dei pali e del quinto sigillo. Mi ha fatto piacere il ritorno al gol di Lozano al Maradona: in citta' in molti stavano iniziando a mostrare dubbi sul suo stato di forma non ancora eccelso. Di sicuro, se non gioca, difficilmente puo' trovare lo smalto dei tempi migliori e il gol ha zittito tutti. Bene anche i subentrati Mertens, Politano ed Elmas per il possesso palla. Infine la domanda del secolo: dato che questo Napoli ringhia e trotta verso la zona Champions, collezionando gol e bel gioco, siamo sicuri che non sia opportuno valutare la possibilita' di proseguire il matrimonio col tecnico? In tanti danno Spalletti in pole position, eppure inizio a pensare che questa squadra, insieme al suo allenatore, e soprattutto senza infortuni o positivi al covid, abbia ancora molto da dire. Ai posteri l'ardua sentenza, ma di certo sarebbe triste se la separazione dovesse arrivare per meri motivi di orgoglio. Se mi lasci non vale... Soprattutto se c'è ancora voglia di divertirsi insieme. E quel 5 dato da Mario Rui a Gattuso, al momento del suo ingresso in campo all'84°, ne è la chiara testimonianza.

 

 
 
Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
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12/05/2024 - 23:30

NAPOLI - Che bel Napoli! I cinque gol pesantissimi, siglati all'Udinese, confermano ulteriormente le ambizioni Champions degli uomini di Gattuso, laddove ce ne fosse ancora bisogno. Al Diego Armando Maradona nemmeno la rete di Okaka ha urtato minimamente le certezze di una squadra che, ormai a due giornate dal termine della stagione, ha trovato la propria dimensione e dà la sensazione di poterne suonare di santa ragione a qualsiasi avversario gli si presenti di fronte. La serenità dei numeri primi sta tutta nella semplicita' della manovra, che stressa l'avversario fino a farlo soccombere mestamente. Azioni create a raffica e gol di pregevole fattura, che hanno tutte un comune denominatore: Victor Osimhen. La freccia nera dell'attacco azzurro non ha segnato, ma ha messo lo zampino nei gol di Zielinski e Lozano (con un pressing asfissiante), oltre ad aver tenuto in apprensione la difesa bianconera con il suo solo accenno di scatto. Osimhen è imprendibile e questa sua caratteristica diventa un serio problema per chi deve provare a fermarlo, tant'e' che si aprono praterie per i compagni di reparto che si ritrovano spesso e volentieri con la porta spalancata davanti ai loro occhi. Ecco allora che oltre a Zielinski e Lozano, anche Di Lorenzo e Insigne sono riusciti a timbrare il tabellino dei marcatori. Di diversa natura l'eurogol di Fabian Ruiz: lì è classe pura, un tocco a giro all'incrocio dei pali, che dimostra nuovamente che colpi ha questo ragazzone spagnolo. E la difesa? Ricordando a tutti che mancava un certo Koulibaly, per non parlare dell'infortunato storico Ghoulam, va detto che Manolas e Rrahmani hanno trovato un buon equilibrio. Sulla rete di Okaka non riesco ad attribuirgli grandi colpe, come pure mi sento di assolvere lo stesso Meret: l'attaccante dell'Udinese ha tirato improvvisamente, senza puntare la porta, trovando una traiettoria perfetta e allo stesso tempo beffarda. Intanto i due esterni continuano ad offrire garanzie, Hysaj bloccato a sinistra è come un cagnaccio che morde le caviglie degli avversari come se non ci fosse un domani, mentre Di Lorenzo galoppa una meraviglia a più riprese. A centrocampo invece qualche pallone perso da Bakayoko è passato in secondo piano grazie alla rotondita' del risultato finale. Il turno di stop concesso a Demme lo leggo come il riposo del guerriero, ma a Firenze sarà necessario il suo contributo, senza se e senza ma. Ancora una volta lavoro oscuro di Insigne per gran parte del match, prima dell'incrocio dei pali e del quinto sigillo. Mi ha fatto piacere il ritorno al gol di Lozano al Maradona: in citta' in molti stavano iniziando a mostrare dubbi sul suo stato di forma non ancora eccelso. Di sicuro, se non gioca, difficilmente puo' trovare lo smalto dei tempi migliori e il gol ha zittito tutti. Bene anche i subentrati Mertens, Politano ed Elmas per il possesso palla. Infine la domanda del secolo: dato che questo Napoli ringhia e trotta verso la zona Champions, collezionando gol e bel gioco, siamo sicuri che non sia opportuno valutare la possibilita' di proseguire il matrimonio col tecnico? In tanti danno Spalletti in pole position, eppure inizio a pensare che questa squadra, insieme al suo allenatore, e soprattutto senza infortuni o positivi al covid, abbia ancora molto da dire. Ai posteri l'ardua sentenza, ma di certo sarebbe triste se la separazione dovesse arrivare per meri motivi di orgoglio. Se mi lasci non vale... Soprattutto se c'è ancora voglia di divertirsi insieme. E quel 5 dato da Mario Rui a Gattuso, al momento del suo ingresso in campo all'84°, ne è la chiara testimonianza.

 

 
 
Antonio Petrazzuolo
 
 
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