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L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Koulibaly, alzati e reagisci! Napoli beffato e con l'amaro in bocca, ma che può lottare per il vertice!"
01.09.2019 23:26 di Napoli Magazine

NAPOLI - E' finita come non doveva finire. Koulibaly dà, Koulibaly toglie. Proprio lui, che era stato il protagonista dell'impresa che appena un anno e mezzo fa fece sognare nuovamente lo scudetto, ha spento la sfida di Torino con una svirgolata inspiegabile, beffarda, sinistra. Il calcio sa essere anche cattivo, per certi versi. Ora però, caro Kalidou, alzati e reagisci! Per un tempo il Napoli non c'è stato. Assente per oltre un'ora, con una Juventus che gongolava e non credeva ai propri occhi. Uno, due, tre. La pancia piena, tutto facile con Danilo, Higuain e Cristiano Ronaldo. Un incubo. Da profondo rosso, per i supporters di fede azzurra. Poi il caldo che ha inciso sui nervi e sulle gambe bianconere. Addirittura "O surdato nnammaurato" sugli spalti. E il Napoli che finalmente ha un guizzo d'orgoglio. Uno, due, tre. Manolas e Lozano la raddrizzano in due minuti, poi Di Lorenzo a 9 minuti dal termine firma l'insperato 3-3. Il pareggio sarebbe stato più che giusto, per quello che si era visto in campo. Napoli vicino all'impresa se non fosse stato per quella fatalità a due minuti dalla fine, in pieno recupero. La svirgolata di Koulibaly non ha reso onore agli uomini di Ancelotti, bravi a crederci fino all'ultimo e che quasi davano la sensazione di poter provare l'incredibile colpaccio. E invece, finale thrilling, per certi versi horror. Insipiegabile. Ma che comunque lascia nella testa della squadra la consapevolezza di non essere incapaci di poter lottare ad armi pari contro i bianconeri. Certo, se regali 60 minuti il tutto diventa piu' difficile. E soprattutto se in difesa Koulibaly sbaglia tre anticipi sulle quattro reti realizzate dagli uomini di Martusciello. Ovviamente non sarà sempre così. Le note liete, anche se giustamente Ancelotti è apparso alquanto contrariato, ci sono: Di Lorenzo, ad esempio, ha tenuto testa a CR7, Zielinski non ha abbassato mai la testa e Lozano ha avuto un impatto straordinario con il campo, confermandosi goleador da esordio, senza dimenticare la capocciata di Manolas. Ancora un passo indietro con la condizione Callejon, Mertens, Insigne e Ghoulam, mentre i subentrati Mario Rui ed Elmas hanno mostrato personalità e concretezza. Va ricordato che questo Juventus-Napoli è arrivato troppo presto, con le squadre che sono ancora in fase di rodaggio. Ecco perche' il 4-3 ha un sapore relativo, imputabile piu' agli errori della difesa, non ancora registrata a dovere, che alla capacità balistica dei seppur bravi avversari. Ben venga la sosta, anche se dopo un risultato del genere la voglia di tornare subito in campo è notevole. Dai Napoli, il bello deve ancora venire. Siamo solo all'inizio. Lottare per il vertice non è un miraggio.

 

 

Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
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01/09/2024 - 23:26

NAPOLI - E' finita come non doveva finire. Koulibaly dà, Koulibaly toglie. Proprio lui, che era stato il protagonista dell'impresa che appena un anno e mezzo fa fece sognare nuovamente lo scudetto, ha spento la sfida di Torino con una svirgolata inspiegabile, beffarda, sinistra. Il calcio sa essere anche cattivo, per certi versi. Ora però, caro Kalidou, alzati e reagisci! Per un tempo il Napoli non c'è stato. Assente per oltre un'ora, con una Juventus che gongolava e non credeva ai propri occhi. Uno, due, tre. La pancia piena, tutto facile con Danilo, Higuain e Cristiano Ronaldo. Un incubo. Da profondo rosso, per i supporters di fede azzurra. Poi il caldo che ha inciso sui nervi e sulle gambe bianconere. Addirittura "O surdato nnammaurato" sugli spalti. E il Napoli che finalmente ha un guizzo d'orgoglio. Uno, due, tre. Manolas e Lozano la raddrizzano in due minuti, poi Di Lorenzo a 9 minuti dal termine firma l'insperato 3-3. Il pareggio sarebbe stato più che giusto, per quello che si era visto in campo. Napoli vicino all'impresa se non fosse stato per quella fatalità a due minuti dalla fine, in pieno recupero. La svirgolata di Koulibaly non ha reso onore agli uomini di Ancelotti, bravi a crederci fino all'ultimo e che quasi davano la sensazione di poter provare l'incredibile colpaccio. E invece, finale thrilling, per certi versi horror. Insipiegabile. Ma che comunque lascia nella testa della squadra la consapevolezza di non essere incapaci di poter lottare ad armi pari contro i bianconeri. Certo, se regali 60 minuti il tutto diventa piu' difficile. E soprattutto se in difesa Koulibaly sbaglia tre anticipi sulle quattro reti realizzate dagli uomini di Martusciello. Ovviamente non sarà sempre così. Le note liete, anche se giustamente Ancelotti è apparso alquanto contrariato, ci sono: Di Lorenzo, ad esempio, ha tenuto testa a CR7, Zielinski non ha abbassato mai la testa e Lozano ha avuto un impatto straordinario con il campo, confermandosi goleador da esordio, senza dimenticare la capocciata di Manolas. Ancora un passo indietro con la condizione Callejon, Mertens, Insigne e Ghoulam, mentre i subentrati Mario Rui ed Elmas hanno mostrato personalità e concretezza. Va ricordato che questo Juventus-Napoli è arrivato troppo presto, con le squadre che sono ancora in fase di rodaggio. Ecco perche' il 4-3 ha un sapore relativo, imputabile piu' agli errori della difesa, non ancora registrata a dovere, che alla capacità balistica dei seppur bravi avversari. Ben venga la sosta, anche se dopo un risultato del genere la voglia di tornare subito in campo è notevole. Dai Napoli, il bello deve ancora venire. Siamo solo all'inizio. Lottare per il vertice non è un miraggio.

 

 

Antonio Petrazzuolo
 
 
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