In Primo Piano
L'EDITORIALE - Petrazzuolo: "Meret, ancora tu, non mi sorprende lo sai... Napoli, ora però accelera e completa la squadra a Conte! Da Osimhen a Lukaku, le ultime"
04.08.2024 23:50 di Napoli Magazine

NAPOLI - "Ancora tu, non mi sorprende lo sai", inizia così uno dei brani più iconici ed indimenticabili di Lucio Battisti, che mi viene da tributare ad Alex Meret, non nuovo purtroppo ad interventi goffi nell'impostazione del gioco dal basso (Empoli-Napoli del 2022 docet), dopo le due incertezze mostrate contro il Girona in occasione dei due gol presi (chiarissima la responsabilità sulla rete di Van De Beek, servito come fosse un compagno di squadra, meno responsabile ma comunque correo nell'uscita a vuoto su Villa Suarez successivamente alle chiusure leggere di Buongiorno, Rrahmani e Rafa Marin). Sarà pure calcio d'estate, ma dopo le 4 vittorie di fila senza subire gol, perdere un test (inizialmente in equilibrio) per una grave distrazione del portiere rode non poco, soprattutto perchè Conte sta facendo un super lavoro per ricostruire la linea difensiva sia dal punto di vista mentale che fisico e certe leggerezze, per quel che mi riguarda, con lieve protesta anche nei confronti dei compagni, non riesco a digerirle. Meret, contro cui non ho assolutamente niente di personale, e che continuo a giudicare liberamente in base alle sue prestazioni da quando è all'ombra del Vesuvio, come avviene per ogni tesserato del club, non è nuovo ad errori simili. Nella sua storia il Napoli ha sempre avuto grandi portieri ed è corretto ricordarlo. Se sbaglia il "goalkeeper" ne risente una squadra intera e, pur godendo di ottima critica e pareri illustri pronti a spendere parole al miele in ogni occasione, sminuendo le incertezze verificatesi nel tempo, non si fa il bene del ragazzo e non lo si aiuta a crescere (pur essendo ormai 27enne). E' giusto criticarlo, a mio avviso, quando ci sono le condizioni per farlo, senza risultare offensivi, ma semplicemente facendo notare quanto poco riesca ad incidere, sia in termini di parate miracolose che in termini di sicurezza che un estremo difensore dovrebbe trasmettere a tutti i calciatori della rosa: con Kim le pecche furono quasi azzerate, avendo dinanzi un muro invalicabile, ora toccherà a Buongiorno non fargli arrivare troppi palloni, dato che la società continua a garantirgli rinnovi e massima fiducia ad oltranza. Sta di fatto che, da Ospina a Gollini, Meret ha sempre sofferto i dualismi, con molti allenatori che gli hanno preferito il pari grado colombiano per personalità ed esperienza. La serenità però attualmente ce l'ha tutta, avendo accanto un portiere giovane come Caprile che, ad oggi, non sembra poterlo insidiare. Avendo inoltre attorno un ambiente che lo sostiene sempre, davvero si fa fatica a capire come mai si ripetano certi errori, frutto di un evidente calo di concentrazione. In questa torrida estate, dopo l'entusiasmo generato dalla sola parola "Conte", si resta intanto in attesa di sviluppi dal mercato. Più o meno così è scivolato via tutto il mese di luglio, che ha condotto solo agli addii di Ostigard e Lindstrom, mentre restano ancora in attesa Cajuste, Gaetano (che personalmente avrei tenuto in rosa), e (in caso di offerte) Juan Jesus, forse Natan (che però si sta facendo di tutto per integrarlo) ed uno tra Cheddira e Simeone. Ecco, visti i chiari di luna, ci penserei un attimo a privarmi del "Cholito", dato che si è scelto per tutti i ritiri estivi di non far disputare nei vari test nemmeno un minuto al "friend in town" (l'amico del villaggio) Osimhen (per preservarlo in vista di una cessione che però tarda ad arrivare). Quale sarà l'attaccante del Napoli nella prossima stagione? Lukaku resta in stand-by, ma è chiaro che non potrà aspettare all'infinito. Se Psg, Chelsea ed Arsenal non piazzeranno sul piatto del Napoli gli almeno 100 milioni (super scontati) richiesti da ADL, che da sei mesi (e non da ieri) ha posto il prezzo sul nigeriano, non avendo alcuna voglia (giustamente) di svenderlo, allora bisognerà agire diversamente. Al di là dell'Arabia, che non è nelle priorità di Victor, se (in ultima analisi) si dovrà proseguire insieme (per mancanza di offerte sostanzialmente) è giusto sedersi ad un tavolo e procedere, fosse pure con un triennale da 7-8 milioni a stagione, pur sapendo che Osimhen ambisce a guadagnare 13-14 milioni di euro all'anno in una futura nuova squadra. I sogni son desideri, ma poi bisogna svegliarsi ed affrontare la realtà senza perdere ulteriore tempo, perchè gli impegni sono dietro l'angolo. Il Napoli la buona volontà per accontentare il nigeriano ce la sta mettendo tutta, ma è pur vero che le lancette dell'orologio scorrono e l'inizio del campionato, oltre al match di Coppa Italia, è ormai vicinissimo. Nel 3-4-2-1 attuale, considerando gli eventuali arrivi di Gilmour e Brescianini, con le uscite di Cajuste e Gaetano, occorrerebbe trovare spazio per un esterno offensivo alla Berardi (dovrebbe rientrare dall'infortunio a novembre), dando nuova fiducia a Raspadori (che però deve tornare a brillare), insieme a Zerbin, Mario Rui (nonostante le voci portoghesi), Folorunsho, Mazzocchi (considerando il jolly Di Lorenzo) e Ngonge. In tutta sincerità il tempo delle riflessioni si è ormai concluso e va consegnata il prima possibile la squadra completa a Conte, il quale la buona volontà ce la sta mettendo, unitamente all'acume tattico e all'organizzazione complessiva, ma miracoli da solo non può farne. 

Antonio Petrazzuolo

Napoli Magazine
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
ULTIMISSIME IN PRIMO PIANO
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
L'EDITORIALE - Petrazzuolo: "Meret, ancora tu, non mi sorprende lo sai... Napoli, ora però accelera e completa la squadra a Conte! Da Osimhen a Lukaku, le ultime"

di Napoli Magazine

04/08/2024 - 23:50

NAPOLI - "Ancora tu, non mi sorprende lo sai", inizia così uno dei brani più iconici ed indimenticabili di Lucio Battisti, che mi viene da tributare ad Alex Meret, non nuovo purtroppo ad interventi goffi nell'impostazione del gioco dal basso (Empoli-Napoli del 2022 docet), dopo le due incertezze mostrate contro il Girona in occasione dei due gol presi (chiarissima la responsabilità sulla rete di Van De Beek, servito come fosse un compagno di squadra, meno responsabile ma comunque correo nell'uscita a vuoto su Villa Suarez successivamente alle chiusure leggere di Buongiorno, Rrahmani e Rafa Marin). Sarà pure calcio d'estate, ma dopo le 4 vittorie di fila senza subire gol, perdere un test (inizialmente in equilibrio) per una grave distrazione del portiere rode non poco, soprattutto perchè Conte sta facendo un super lavoro per ricostruire la linea difensiva sia dal punto di vista mentale che fisico e certe leggerezze, per quel che mi riguarda, con lieve protesta anche nei confronti dei compagni, non riesco a digerirle. Meret, contro cui non ho assolutamente niente di personale, e che continuo a giudicare liberamente in base alle sue prestazioni da quando è all'ombra del Vesuvio, come avviene per ogni tesserato del club, non è nuovo ad errori simili. Nella sua storia il Napoli ha sempre avuto grandi portieri ed è corretto ricordarlo. Se sbaglia il "goalkeeper" ne risente una squadra intera e, pur godendo di ottima critica e pareri illustri pronti a spendere parole al miele in ogni occasione, sminuendo le incertezze verificatesi nel tempo, non si fa il bene del ragazzo e non lo si aiuta a crescere (pur essendo ormai 27enne). E' giusto criticarlo, a mio avviso, quando ci sono le condizioni per farlo, senza risultare offensivi, ma semplicemente facendo notare quanto poco riesca ad incidere, sia in termini di parate miracolose che in termini di sicurezza che un estremo difensore dovrebbe trasmettere a tutti i calciatori della rosa: con Kim le pecche furono quasi azzerate, avendo dinanzi un muro invalicabile, ora toccherà a Buongiorno non fargli arrivare troppi palloni, dato che la società continua a garantirgli rinnovi e massima fiducia ad oltranza. Sta di fatto che, da Ospina a Gollini, Meret ha sempre sofferto i dualismi, con molti allenatori che gli hanno preferito il pari grado colombiano per personalità ed esperienza. La serenità però attualmente ce l'ha tutta, avendo accanto un portiere giovane come Caprile che, ad oggi, non sembra poterlo insidiare. Avendo inoltre attorno un ambiente che lo sostiene sempre, davvero si fa fatica a capire come mai si ripetano certi errori, frutto di un evidente calo di concentrazione. In questa torrida estate, dopo l'entusiasmo generato dalla sola parola "Conte", si resta intanto in attesa di sviluppi dal mercato. Più o meno così è scivolato via tutto il mese di luglio, che ha condotto solo agli addii di Ostigard e Lindstrom, mentre restano ancora in attesa Cajuste, Gaetano (che personalmente avrei tenuto in rosa), e (in caso di offerte) Juan Jesus, forse Natan (che però si sta facendo di tutto per integrarlo) ed uno tra Cheddira e Simeone. Ecco, visti i chiari di luna, ci penserei un attimo a privarmi del "Cholito", dato che si è scelto per tutti i ritiri estivi di non far disputare nei vari test nemmeno un minuto al "friend in town" (l'amico del villaggio) Osimhen (per preservarlo in vista di una cessione che però tarda ad arrivare). Quale sarà l'attaccante del Napoli nella prossima stagione? Lukaku resta in stand-by, ma è chiaro che non potrà aspettare all'infinito. Se Psg, Chelsea ed Arsenal non piazzeranno sul piatto del Napoli gli almeno 100 milioni (super scontati) richiesti da ADL, che da sei mesi (e non da ieri) ha posto il prezzo sul nigeriano, non avendo alcuna voglia (giustamente) di svenderlo, allora bisognerà agire diversamente. Al di là dell'Arabia, che non è nelle priorità di Victor, se (in ultima analisi) si dovrà proseguire insieme (per mancanza di offerte sostanzialmente) è giusto sedersi ad un tavolo e procedere, fosse pure con un triennale da 7-8 milioni a stagione, pur sapendo che Osimhen ambisce a guadagnare 13-14 milioni di euro all'anno in una futura nuova squadra. I sogni son desideri, ma poi bisogna svegliarsi ed affrontare la realtà senza perdere ulteriore tempo, perchè gli impegni sono dietro l'angolo. Il Napoli la buona volontà per accontentare il nigeriano ce la sta mettendo tutta, ma è pur vero che le lancette dell'orologio scorrono e l'inizio del campionato, oltre al match di Coppa Italia, è ormai vicinissimo. Nel 3-4-2-1 attuale, considerando gli eventuali arrivi di Gilmour e Brescianini, con le uscite di Cajuste e Gaetano, occorrerebbe trovare spazio per un esterno offensivo alla Berardi (dovrebbe rientrare dall'infortunio a novembre), dando nuova fiducia a Raspadori (che però deve tornare a brillare), insieme a Zerbin, Mario Rui (nonostante le voci portoghesi), Folorunsho, Mazzocchi (considerando il jolly Di Lorenzo) e Ngonge. In tutta sincerità il tempo delle riflessioni si è ormai concluso e va consegnata il prima possibile la squadra completa a Conte, il quale la buona volontà ce la sta mettendo, unitamente all'acume tattico e all'organizzazione complessiva, ma miracoli da solo non può farne. 

Antonio Petrazzuolo

Napoli Magazine
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com