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L'EDITORIALE - Petrazzuolo: "Napoli, con Conte si sogna il tricolore!"
16.09.2024 23:59 di Napoli Magazine

NAPOLI - Quattro a zero, tutti a casa. La vittoria del Napoli a Cagliari non solo ha proiettato gli azzurri ai vertici della classifica (grazie ai pareggi di Juventus e Inter) ma ha lanciato un segnale ben preciso al campionato in termini di solidità e qualità. Non è stata una trasferta semplice in Sardegna, come del resto storicamente era risaputo. Dal tuffo nei cartelloni del "Pocho" Lavezzi, alle difficoltà ambientali, dopo il vantaggio di Di Lorenzo (grazie all'assist al bacio di Lukaku e alla deviazione smarcante di Mina) il lancio di petardi e fumogeni (con l'interruzione del match per 8 minuti) senza dimenticare la più che discutibile direzione di gara di La Penna (che ha favorito interventi a gamba tesa su Kvara e compagni) avevano diffuso la sensazione che non fosse una passeggiata e questo tarlo si era insinuato nelle menti di tutti i napoletani in campo e in collegamento tv. Così mentre l'ex Dzemaili, nell'inedito ruolo di commentatore tecnico su Sky, proseguiva a tessere le lodi dei padroni di casa (plaudendo al gioco maschio sul georgiano dopo i primi 28 secondi e sottolineando l'opportunità di almeno un gol nell'aria da parte dei rossoblù) il Napoli ha avuto invece il merito di non scomporsi. E proprio nel momento più delicato è salito in cattedra Meret, che con i suoi interventi prodigiosi su Piccoli (lasciato spesso libero di colpire da Rrahmani) e Marin, ha fatto intendere che la sua porta non sarebbe stata violata. E così è stato. La pressione operata da Anguissa e Lobotka, alla lunga, ha stressato il centrocampo avversario. E così le residue speranze sarde sono state letteralmente devastate dal duo delle meraviglie composto da Kvara e Lukaku, con quest'ultimo autore di un assist perfetto per la rete di punta del georgiano prima di raccogliere proprio un suo passaggio per il terzo sigillo di precisione. In quel momento la partita si è virtualmente chiusa, anche se Conte è stato bravo a dare spazio a McTominay, Gilmour, Simeone e Neres, con il brasiliano che ancora una volta ci ha messo lo zampino per il definitivo 4-0 siglato da un colpo di testa perentorio di Buongiorno. La presenza dell'ex Torino si sta rivelando fondamentale, peccato davvero che non sia stato disponibile all'esordio a Verona, altrimenti probabilmente avremmo parlato di un Napoli a punteggio pieno dopo le prime 4 partite. Con tutti gli effettivi all'ennesima potenza si riescono a coprire anche le incertezze del volenteroso Mazzocchi, anche se contro la Juventus opterei per qualcosa di diverso. Lo stesso Spinazzola, tunnel a parte, è ancora in fase di rodaggio. Senza voler però cercare il pelo nell'uovo a tutti i costi, va detto che stiamo commentando un Napoli molto forte, con una guida tecnica fortissima, che - senza alcun timore, giri di parole e la "settimana tipo" in tasca - autorizza a sognare di poter ambire di nuovo al tricolore! 

Antonio Petrazzuolo

Napoli Magazine
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
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NAPOLI - Quattro a zero, tutti a casa. La vittoria del Napoli a Cagliari non solo ha proiettato gli azzurri ai vertici della classifica (grazie ai pareggi di Juventus e Inter) ma ha lanciato un segnale ben preciso al campionato in termini di solidità e qualità. Non è stata una trasferta semplice in Sardegna, come del resto storicamente era risaputo. Dal tuffo nei cartelloni del "Pocho" Lavezzi, alle difficoltà ambientali, dopo il vantaggio di Di Lorenzo (grazie all'assist al bacio di Lukaku e alla deviazione smarcante di Mina) il lancio di petardi e fumogeni (con l'interruzione del match per 8 minuti) senza dimenticare la più che discutibile direzione di gara di La Penna (che ha favorito interventi a gamba tesa su Kvara e compagni) avevano diffuso la sensazione che non fosse una passeggiata e questo tarlo si era insinuato nelle menti di tutti i napoletani in campo e in collegamento tv. Così mentre l'ex Dzemaili, nell'inedito ruolo di commentatore tecnico su Sky, proseguiva a tessere le lodi dei padroni di casa (plaudendo al gioco maschio sul georgiano dopo i primi 28 secondi e sottolineando l'opportunità di almeno un gol nell'aria da parte dei rossoblù) il Napoli ha avuto invece il merito di non scomporsi. E proprio nel momento più delicato è salito in cattedra Meret, che con i suoi interventi prodigiosi su Piccoli (lasciato spesso libero di colpire da Rrahmani) e Marin, ha fatto intendere che la sua porta non sarebbe stata violata. E così è stato. La pressione operata da Anguissa e Lobotka, alla lunga, ha stressato il centrocampo avversario. E così le residue speranze sarde sono state letteralmente devastate dal duo delle meraviglie composto da Kvara e Lukaku, con quest'ultimo autore di un assist perfetto per la rete di punta del georgiano prima di raccogliere proprio un suo passaggio per il terzo sigillo di precisione. In quel momento la partita si è virtualmente chiusa, anche se Conte è stato bravo a dare spazio a McTominay, Gilmour, Simeone e Neres, con il brasiliano che ancora una volta ci ha messo lo zampino per il definitivo 4-0 siglato da un colpo di testa perentorio di Buongiorno. La presenza dell'ex Torino si sta rivelando fondamentale, peccato davvero che non sia stato disponibile all'esordio a Verona, altrimenti probabilmente avremmo parlato di un Napoli a punteggio pieno dopo le prime 4 partite. Con tutti gli effettivi all'ennesima potenza si riescono a coprire anche le incertezze del volenteroso Mazzocchi, anche se contro la Juventus opterei per qualcosa di diverso. Lo stesso Spinazzola, tunnel a parte, è ancora in fase di rodaggio. Senza voler però cercare il pelo nell'uovo a tutti i costi, va detto che stiamo commentando un Napoli molto forte, con una guida tecnica fortissima, che - senza alcun timore, giri di parole e la "settimana tipo" in tasca - autorizza a sognare di poter ambire di nuovo al tricolore! 

Antonio Petrazzuolo

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