NAPOLI - Il Benfica aveva giocato venerdì contro lo Sporting, il Napoli domenica sera contro la Juventus. Non è un alibi, ma l'unica spiegazione possibile per commentare la prestazione certamente non brillante di Lisbona. Un calo mentale, se vogliamo fisiologico, sia sotto il punto di vista emotivo che delle energie, oltre che di concentrazione. Dopo le vittorie contro Atalanta, Roma e Juventus in campionato, e quelle contro Qarabag in Europa e Cagliari in Coppa Italia, con poco tempo per recuperare, serviva qualche giorno in più per preparare una sfida del genere in Champions League contro il Benfica di Mourinho a Lisbona. La strada verso la qualificazione ai playoff, nonostante il ko, resta comunque aperta. Detto ciò, sin dalle prime battute del match si era capito che non sarebbe stata una serata semplice. Sinceramente non ho trovato irresistibile la squadra portoghese, troppi svarioni di Milinkovic.Savic prima della rete su rimpallo di Rios, generato da uno sfortunato rimbalzo a cura di McTominay, con il portiere azzurro beffato anche dal colpo di tacco (non rapidissimo) di Barreiro (sempre ben imbeccato da Rios). Nessuna paura, comunque. Troppo spenti in fase di costruzione del gioco. Difesa larga, Beukema, Rrahmani e Buongiorno sfilacciati, Elmas poco corto tra i reparti, McTominay sfasato, Lang e Hojlund in balia delle onde, mentre Neres tentava di saltare l'uomo senza trovare il compagno da servire. Insomma male un po' tutti. Non è bastato nemmeno il tentativo di Conte di mischiare le carte all'intervallo, passando al 4-2-3-1, tant'è che è arrivato il raddoppio dei padroni di casa. Nemmeno dalla panchina, in effetti, è arrivata la scossa necessaria per invertire la rotta: bene Jesus e Vergara per intensità, a tratti Politano e Spinazzola, non ancora incisivo Lucca. Gara da archiviare subito. Se ne riparlerà col Copenhagen in trasferta e il Chelsea in casa. Intanto è tempo di riordinare testa e gambe, l'Udinese è alle porte e in campionato non si può sbagliare. Ma sono certo che rivedremo il Napoli che abbiamo apprezzato di recente fino all'intoppo di Lisbona.

di Napoli Magazine
11/12/2025 - 08:00
NAPOLI - Il Benfica aveva giocato venerdì contro lo Sporting, il Napoli domenica sera contro la Juventus. Non è un alibi, ma l'unica spiegazione possibile per commentare la prestazione certamente non brillante di Lisbona. Un calo mentale, se vogliamo fisiologico, sia sotto il punto di vista emotivo che delle energie, oltre che di concentrazione. Dopo le vittorie contro Atalanta, Roma e Juventus in campionato, e quelle contro Qarabag in Europa e Cagliari in Coppa Italia, con poco tempo per recuperare, serviva qualche giorno in più per preparare una sfida del genere in Champions League contro il Benfica di Mourinho a Lisbona. La strada verso la qualificazione ai playoff, nonostante il ko, resta comunque aperta. Detto ciò, sin dalle prime battute del match si era capito che non sarebbe stata una serata semplice. Sinceramente non ho trovato irresistibile la squadra portoghese, troppi svarioni di Milinkovic.Savic prima della rete su rimpallo di Rios, generato da uno sfortunato rimbalzo a cura di McTominay, con il portiere azzurro beffato anche dal colpo di tacco (non rapidissimo) di Barreiro (sempre ben imbeccato da Rios). Nessuna paura, comunque. Troppo spenti in fase di costruzione del gioco. Difesa larga, Beukema, Rrahmani e Buongiorno sfilacciati, Elmas poco corto tra i reparti, McTominay sfasato, Lang e Hojlund in balia delle onde, mentre Neres tentava di saltare l'uomo senza trovare il compagno da servire. Insomma male un po' tutti. Non è bastato nemmeno il tentativo di Conte di mischiare le carte all'intervallo, passando al 4-2-3-1, tant'è che è arrivato il raddoppio dei padroni di casa. Nemmeno dalla panchina, in effetti, è arrivata la scossa necessaria per invertire la rotta: bene Jesus e Vergara per intensità, a tratti Politano e Spinazzola, non ancora incisivo Lucca. Gara da archiviare subito. Se ne riparlerà col Copenhagen in trasferta e il Chelsea in casa. Intanto è tempo di riordinare testa e gambe, l'Udinese è alle porte e in campionato non si può sbagliare. Ma sono certo che rivedremo il Napoli che abbiamo apprezzato di recente fino all'intoppo di Lisbona.
