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L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Napoli, nulla è ancora perduto!"
23.10.2020 23:47 di Napoli Magazine

NAPOLI - Un esordio da dimenticare. Doveva essere "buona la prima" in Europa League ed invece si è tramutata in una "falsa partenza". Peccato, perchè il primo tempo lasciava presagire la possibilità di una vittoria a portata di mano. Così non è stato. Fiumi di parole, pensieri notturni e tante recriminazioni. Sta di fatto che l'AZ Alkmaar è venuto al San Paolo a prendersi i tre punti con un mezzo tiro in porta, prima di chiudersi a denti stretti in difesa. Gli è andata bene, se si considera che nel primo tempo poteva starci un rigore per gli azzurri per evidente trattenuta su Lozano, ma l'arbitro polacco, il signor Stefanski, non ha ravvisato gli estremi per concedere il penalty. Male ha fatto, perchè probabilmente da quel momento avremmo visto un'altra partita. In conferenza post gara, da remoto, ho chiesto a Gattuso se avrebbe rifatto le stesse scelte iniziali di formazione: la risposta è stata "sì, non ho nulla da dire ai miei ragazzi". In realtà seppur ci siano state solo tre novità di formazione, è apparso evidente che Fabian Ruiz (senza Bakayoko) ha perso lucidità in fase di impostazione in mezzo al campo. Si dirà che il francese, di origine ivoriana, non è ancora al top della condizione, e sono d'accordo, ma forse proprio questo aspetto dovrebbe indurre a scelte diverse. In attacco peccato per l'occasione sfumata da Mertens, con Politano, Lozano, Osimhen e poi anche Insigne e Petagna, che hanno provato invano a sfondare il muro avversario. Ritmi troppo blandi e giro palla poco entusiasmante. Non si è rivisto il Napoli spumeggiante che aveva disintegrato l'Atalanta, ma questo non deve essere letto come un aspetto negativo. Si è compreso che il Napoli è fortissimo con il 4-2-3-1, a patto che ci sia l'asse Koulibaly-Bakayoko-Osimhen. Se ne manca uno, la musica cambia. E si è visto. Volendo effettuare un mini turn over, probabilmente con un 4-3-3 si sarebbe optato per un gioco diverso restituendo a Demme il pallino del gioco. Facile dirlo dopo, ma questo è quanto mi è balzato agli occhi. Senza sottovalutare nessuno, resto convinto della forza del Napoli. E già contro il Benevento prima, e la Real Sociedad poi, basterà tenere a mente questi appunti che non saranno di sicuro sfuggiti a Rino Gattuso. Il passo falso meglio inghiottirlo subito, alla prima dei gironi, ma nulla è ancora perduto!

 

 
 
Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 
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23/10/2024 - 23:47

NAPOLI - Un esordio da dimenticare. Doveva essere "buona la prima" in Europa League ed invece si è tramutata in una "falsa partenza". Peccato, perchè il primo tempo lasciava presagire la possibilità di una vittoria a portata di mano. Così non è stato. Fiumi di parole, pensieri notturni e tante recriminazioni. Sta di fatto che l'AZ Alkmaar è venuto al San Paolo a prendersi i tre punti con un mezzo tiro in porta, prima di chiudersi a denti stretti in difesa. Gli è andata bene, se si considera che nel primo tempo poteva starci un rigore per gli azzurri per evidente trattenuta su Lozano, ma l'arbitro polacco, il signor Stefanski, non ha ravvisato gli estremi per concedere il penalty. Male ha fatto, perchè probabilmente da quel momento avremmo visto un'altra partita. In conferenza post gara, da remoto, ho chiesto a Gattuso se avrebbe rifatto le stesse scelte iniziali di formazione: la risposta è stata "sì, non ho nulla da dire ai miei ragazzi". In realtà seppur ci siano state solo tre novità di formazione, è apparso evidente che Fabian Ruiz (senza Bakayoko) ha perso lucidità in fase di impostazione in mezzo al campo. Si dirà che il francese, di origine ivoriana, non è ancora al top della condizione, e sono d'accordo, ma forse proprio questo aspetto dovrebbe indurre a scelte diverse. In attacco peccato per l'occasione sfumata da Mertens, con Politano, Lozano, Osimhen e poi anche Insigne e Petagna, che hanno provato invano a sfondare il muro avversario. Ritmi troppo blandi e giro palla poco entusiasmante. Non si è rivisto il Napoli spumeggiante che aveva disintegrato l'Atalanta, ma questo non deve essere letto come un aspetto negativo. Si è compreso che il Napoli è fortissimo con il 4-2-3-1, a patto che ci sia l'asse Koulibaly-Bakayoko-Osimhen. Se ne manca uno, la musica cambia. E si è visto. Volendo effettuare un mini turn over, probabilmente con un 4-3-3 si sarebbe optato per un gioco diverso restituendo a Demme il pallino del gioco. Facile dirlo dopo, ma questo è quanto mi è balzato agli occhi. Senza sottovalutare nessuno, resto convinto della forza del Napoli. E già contro il Benevento prima, e la Real Sociedad poi, basterà tenere a mente questi appunti che non saranno di sicuro sfuggiti a Rino Gattuso. Il passo falso meglio inghiottirlo subito, alla prima dei gironi, ma nulla è ancora perduto!

 

 
 
Antonio Petrazzuolo
 
 
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