NAPOLI - Avanti ai Sedicesimi di Coppa Italia, bene così! Certo non è stata una gara entusiasmante ed indimenticabile, quella che è andata in scena al torrido Maradona tra il Napoli e il Modena, ma considerando i carichi di lavoro dell'estenuante (e fin troppo lungo) doppio ritiro tra Trentino ed Abruzzo, con una rosa ancora incompleta, non era possibile chiedere di più agli azzurri. Conte, in tutta sincerità, sta facendo un super lavoro: è vero che di fronte c'era una formazione di Serie B, molto ben disposta in campo da Bisoli con un rognoso 4-5-1, ma è altrettanto innegabile che senza centravanti si fa fatica a finalizzare il gioco. Addirittura nel primo tempo, sfruttando un contropiede dopo l'ennesimo possesso palla azzurro non concretizzato, il Modena ha perfino centrato la traversa con un bel gancio mancino del napoletano Palumbo, e forse proprio quel guizzo deve aver fatto suonare un campanello d'allarme nella testa del tecnico partenopeo, che ci teneva tantissimo a ben figurare all'esordio al Maradona. A tal proposito, va sottolineata l'intelligenza delle sostituzioni operate, che in fin dei conti sono risultate decisive. Escluso l'errore dal penalty di Cheddira, destinato verso altri lidi, ho accolto con piacere le considerazioni positive su Simeone e Ngonge, entrambi utili e nelle condizioni di poter dare un contributo alla squadra. Freddo dagli undici metri il capitano Di Lorenzo, come pure Kvara che ha mandato in tilt il bravo portiere avversario (Gagno) anche se a mio avviso quest'ultimo avrebbe potuto evitare le polemiche sulla corsa (lecita) del georgiano poco prima di farsi beffare. Pessima invece la direzione arbitrale di Kevin Bonacina, pronto a sorvolare su falli evidenti commessi ai danni di Kvara e Simeone, oltre che del tutto fuori luogo in occasione del giallo sventolato ad Anguissa con estrema sufficienza, alla luce del flebile contatto di gioco. Va invece elogiato, stavolta, Alex Meret: le sue due parate sui rigori di Battistella e Zaro sono risultate decisive ai fini del passaggio del turno. Nel complesso la linea difensiva con Rrahmani al centro, Di Lorenzo centro destra e Buongiorno centro sinistra non mi è dispiaciuta. In attesa di vedere uno Spinazzola ad alti livelli, mi interrogo sull'opportunità di Mazzocchi titolare (lo vedrei meglio a gara in corso per far rifiatare Di Lorenzo spostato sulla linea di centrocampo), in fase di rodaggio Anguissa e Politano, mentre Lobotka è già il punto di riferimento del gioco. Meglio Kvara più accentrato, anche se deve puntare di più l'uomo e concludere. Orfani di Osimhen, devo ammettere che Raspadori falso nueve dal primo minuto non mi convince (come per Mazzocchi, lo utilizzerei a gara in corso, dando sempre priorità al "Cholito" nel ruolo di prima punta). Quanto ancora bisognerà attendere per vedere un bomber al centro dell'attacco? Lukaku freme, direi di accontentarlo, come pure procederei rapidamente con gli arrivi di Neres, Gilmour e Brascianini, al posto di Cajuste e Gaetano (nemmeno convocati, come Osimhen e Mario Rui, quest'ultimo in permesso e che andrei a reintegrare se non dovesse trovare sistemazione a stretto giro). In estrema sintesi, le idee ci sono, l'assetto pure, l'allenatore altrettanto, ma va completata quanto prima la rosa per iniziare a capire fin dove può spingersi questo Napoli. Il campionato è ormai dietro l'angolo!
Antonio Petrazzuolo
di Napoli Magazine
11/08/2024 - 21:00
NAPOLI - Avanti ai Sedicesimi di Coppa Italia, bene così! Certo non è stata una gara entusiasmante ed indimenticabile, quella che è andata in scena al torrido Maradona tra il Napoli e il Modena, ma considerando i carichi di lavoro dell'estenuante (e fin troppo lungo) doppio ritiro tra Trentino ed Abruzzo, con una rosa ancora incompleta, non era possibile chiedere di più agli azzurri. Conte, in tutta sincerità, sta facendo un super lavoro: è vero che di fronte c'era una formazione di Serie B, molto ben disposta in campo da Bisoli con un rognoso 4-5-1, ma è altrettanto innegabile che senza centravanti si fa fatica a finalizzare il gioco. Addirittura nel primo tempo, sfruttando un contropiede dopo l'ennesimo possesso palla azzurro non concretizzato, il Modena ha perfino centrato la traversa con un bel gancio mancino del napoletano Palumbo, e forse proprio quel guizzo deve aver fatto suonare un campanello d'allarme nella testa del tecnico partenopeo, che ci teneva tantissimo a ben figurare all'esordio al Maradona. A tal proposito, va sottolineata l'intelligenza delle sostituzioni operate, che in fin dei conti sono risultate decisive. Escluso l'errore dal penalty di Cheddira, destinato verso altri lidi, ho accolto con piacere le considerazioni positive su Simeone e Ngonge, entrambi utili e nelle condizioni di poter dare un contributo alla squadra. Freddo dagli undici metri il capitano Di Lorenzo, come pure Kvara che ha mandato in tilt il bravo portiere avversario (Gagno) anche se a mio avviso quest'ultimo avrebbe potuto evitare le polemiche sulla corsa (lecita) del georgiano poco prima di farsi beffare. Pessima invece la direzione arbitrale di Kevin Bonacina, pronto a sorvolare su falli evidenti commessi ai danni di Kvara e Simeone, oltre che del tutto fuori luogo in occasione del giallo sventolato ad Anguissa con estrema sufficienza, alla luce del flebile contatto di gioco. Va invece elogiato, stavolta, Alex Meret: le sue due parate sui rigori di Battistella e Zaro sono risultate decisive ai fini del passaggio del turno. Nel complesso la linea difensiva con Rrahmani al centro, Di Lorenzo centro destra e Buongiorno centro sinistra non mi è dispiaciuta. In attesa di vedere uno Spinazzola ad alti livelli, mi interrogo sull'opportunità di Mazzocchi titolare (lo vedrei meglio a gara in corso per far rifiatare Di Lorenzo spostato sulla linea di centrocampo), in fase di rodaggio Anguissa e Politano, mentre Lobotka è già il punto di riferimento del gioco. Meglio Kvara più accentrato, anche se deve puntare di più l'uomo e concludere. Orfani di Osimhen, devo ammettere che Raspadori falso nueve dal primo minuto non mi convince (come per Mazzocchi, lo utilizzerei a gara in corso, dando sempre priorità al "Cholito" nel ruolo di prima punta). Quanto ancora bisognerà attendere per vedere un bomber al centro dell'attacco? Lukaku freme, direi di accontentarlo, come pure procederei rapidamente con gli arrivi di Neres, Gilmour e Brascianini, al posto di Cajuste e Gaetano (nemmeno convocati, come Osimhen e Mario Rui, quest'ultimo in permesso e che andrei a reintegrare se non dovesse trovare sistemazione a stretto giro). In estrema sintesi, le idee ci sono, l'assetto pure, l'allenatore altrettanto, ma va completata quanto prima la rosa per iniziare a capire fin dove può spingersi questo Napoli. Il campionato è ormai dietro l'angolo!
Antonio Petrazzuolo