NAPOLI - A sei giornate dalla fine del campionato il ritardo dall'Inter resta invariato: tre lunghezze separano gli azzurri dagli uomini di Simone Inzaghi. Una bella vittoria, meritata, quella ottenuta al Maradona contro l'Empoli. Doppietta di McTominay, come aveva invocato Conte alla vigilia della contesa, e gol di Romelu Lukaku, salito a quota 12 nella classifica dei marcatori stagionali ed autore di due assist per lo scozzese. Appunti più che incoraggianti per il tecnico partenopeo che, dopo essere ripartito dal 4-3-3, stavolta ha invertito la rotta: un primo tempo tra luci e ombre, dopo la prima stoccata di Scott, ma senza riuscire a trovare subito il raddoppio, poi un crescendo nel secondo tempo che ha condotto prima alla rete della sicurezza ed infine a quella del definitivo k.o. Bene così, era quello che ci si attendeva dal Napoli. Meret, esclusa un'uscita azzardata, non è stato quasi mai impensierito seriamente, per cui potete immaginare la mia espressione del viso quando nel post gara D'Aversa ha sottolineato - dal suo personalissimo punto di vista - i meriti di un Empoli migliore del Napoli nella prima frazione di gioco e sconfitto con un 3-0 "poco realistico". A mio avviso, invece, non solo il 3-0 è stato meritato, ma sarebbe potuto essere anche arricchito da qualche altro gol se solo Lukaku e Neres fossero stati più reattivi nell'area piccola di Vasquez. In difesa una distrazione di Rrahmani non mi ha fatto gioire dall'alto della tribuna, anche se ho apprezzato molto la buona volontà di Mazzocchi, Juan Jesus e soprattutto di Olivera (vicino al gol di testa). Positivo anche il contributo di Rafa Marin, pronto ad indossare la maglia da titolare se Buongiorno non dovesse recuperare in tempo. Lì in mezzo al campo mi sarebbe piaciuto vedere di più Billing, entrato a gara in corso come Raspadori, Simeone, Ngonge e Spinazzola, ma devo dire che Gilmour è risultato un punto di riferimento davvero importante per la manovra di gioco offensiva, e per certi versi in alcune diagonali è risultato anche più incisivo del sempre ottimo Lobotka. Da libro cuore, per generosità profusa, Matteo Politano. Ancora non brillantissimo Neres, anche se le sue fiammate non sono mancate. Lukaku va elogiato per il gol e i due assist. Per McTominay applausi a scena aperta. Come evidenziato da Conte, se questi ultimi calciatori esperti prendono in mano le redini del gioco possono arrivare anche sei vittorie di fila nelle ultime partite. A quel punto l'Inter non potrà permettersi alcun passo falso, perchè questa squadra ha tutte le carte in regola per approfittarne. Continuare a sognare si può, anche se l'input tecnico è quello di non urlarlo troppo ai quattro venti.
di Napoli Magazine
15/04/2025 - 23:55
NAPOLI - A sei giornate dalla fine del campionato il ritardo dall'Inter resta invariato: tre lunghezze separano gli azzurri dagli uomini di Simone Inzaghi. Una bella vittoria, meritata, quella ottenuta al Maradona contro l'Empoli. Doppietta di McTominay, come aveva invocato Conte alla vigilia della contesa, e gol di Romelu Lukaku, salito a quota 12 nella classifica dei marcatori stagionali ed autore di due assist per lo scozzese. Appunti più che incoraggianti per il tecnico partenopeo che, dopo essere ripartito dal 4-3-3, stavolta ha invertito la rotta: un primo tempo tra luci e ombre, dopo la prima stoccata di Scott, ma senza riuscire a trovare subito il raddoppio, poi un crescendo nel secondo tempo che ha condotto prima alla rete della sicurezza ed infine a quella del definitivo k.o. Bene così, era quello che ci si attendeva dal Napoli. Meret, esclusa un'uscita azzardata, non è stato quasi mai impensierito seriamente, per cui potete immaginare la mia espressione del viso quando nel post gara D'Aversa ha sottolineato - dal suo personalissimo punto di vista - i meriti di un Empoli migliore del Napoli nella prima frazione di gioco e sconfitto con un 3-0 "poco realistico". A mio avviso, invece, non solo il 3-0 è stato meritato, ma sarebbe potuto essere anche arricchito da qualche altro gol se solo Lukaku e Neres fossero stati più reattivi nell'area piccola di Vasquez. In difesa una distrazione di Rrahmani non mi ha fatto gioire dall'alto della tribuna, anche se ho apprezzato molto la buona volontà di Mazzocchi, Juan Jesus e soprattutto di Olivera (vicino al gol di testa). Positivo anche il contributo di Rafa Marin, pronto ad indossare la maglia da titolare se Buongiorno non dovesse recuperare in tempo. Lì in mezzo al campo mi sarebbe piaciuto vedere di più Billing, entrato a gara in corso come Raspadori, Simeone, Ngonge e Spinazzola, ma devo dire che Gilmour è risultato un punto di riferimento davvero importante per la manovra di gioco offensiva, e per certi versi in alcune diagonali è risultato anche più incisivo del sempre ottimo Lobotka. Da libro cuore, per generosità profusa, Matteo Politano. Ancora non brillantissimo Neres, anche se le sue fiammate non sono mancate. Lukaku va elogiato per il gol e i due assist. Per McTominay applausi a scena aperta. Come evidenziato da Conte, se questi ultimi calciatori esperti prendono in mano le redini del gioco possono arrivare anche sei vittorie di fila nelle ultime partite. A quel punto l'Inter non potrà permettersi alcun passo falso, perchè questa squadra ha tutte le carte in regola per approfittarne. Continuare a sognare si può, anche se l'input tecnico è quello di non urlarlo troppo ai quattro venti.