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L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Poker da D10S, il Napoli risorge!"
30.11.2020 20:30 di Napoli Magazine

NAPOLI - Serviva una scossa ed è arrivata. Battere la Roma, 4-0, dopo la sconfitta interna ed amarissima contro il Milan, ha restituito la giusta carica al Napoli. Ha avuto ragione Gattuso, dunque, che aveva parlato di disattenzioni evitabili. La squadra è forte e, se mantiene alta la concentrazione, può battere qualsiasi tipo di avversario. I giallorossi, indicati tra i candidati alla vittoria dello scudetto, ad essere sinceri, non hanno opposto grande resistenza. Merito principalmente degli azzurri, che hanno sfoderato una gara attenta, colpendo al momento giusto. E così prima Insigne, con la mano dall'alto di Diego per un calcio piazzato da sogno, poi il fondamentale raddoppio di Fabian Ruiz, con una frustata mancina, che ha spezzato le speranze capitoline, hanno disegnato i contorni del trionfo perfezionato poi da Mertens e Politano. Quattro gol di pregevole fattura, a dimostrazione che le qualità dei singoli non sono svanite nel nulla. E' un Napoli che se lotta, ragionando da gruppo, può rilanciarsi ai vertici della classifica. Va detto anche che i risultati delle altre, eccezion fatta per la vittoria del Milan che viaggia a vele spiegate, hanno aiutato non poco a ripartire praticamente dai blocchi di partenza, allineati a pari punti. Graduatoria corta, cortissima, che a mio avviso non ha ancora disegnato le assolute protagoniste che si contenderanno il tricolore. E' una gara di nervi e resistenza, serve la voglia giusta per arrivare lontano, un po' quella che ho rivisto in Piotr Zielinski. Superate le ombre del covid, che lo aveva indebolito (tant'è che il polacco faticava a reggersi in piedi), nell'inedito ruolo di trequartista dietro Mertens il numero 20 partenopeo, brillando e danzando, ha creato scompensi notevoli alla difesa avversaria, in imbarazzo nel frenare le sfuriate azzurre sulle corsie esterne, oltre che centralmente. Si è visto anche un Napoli piu' attento in difesa, dove Manolas non ne ha fatto passare una in compartecipazione con Koulibaly, lasciando Di Lorenzo e Mario Rui quasi del tutto bloccati ai lati per fare da sostegno al centrocampo. Mi e' piaciuto anche Demme, nel ruolo di vertice basso, oltre ad Elmas che ha propiziato la rete di Dries. Si vede che Gattuso l'ha studiata bene. Ed ora avanti di tre giorni in tre giorni, limitando al minimo orrori e cali di tensione, perche' San Paolo ha accolto D10S tra le sue braccia, e con la supervisione di San Gennaro il trio è servito e va onorato. E chi indossa ed indosserà quella maglia, in casa e fuori, (a proposito, bellissima la casacca in stile argentino), dovrà farlo con orgoglio ed estrema responsabilità, andando ben oltre le proprie possibilità. Chi è nel Napoli deve diventare un Supereroe. In ogni partita, perchè qui il calcio non è qualcosa di banale. Intanto è doveroso godersi il poker, che ha risolto il Derby del Sole. Bravi ragazzi e lunga vita allo Stadio Diego Armando Maradona di Napoli.

 

 
 
Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 
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L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Poker da D10S, il Napoli risorge!"

di Napoli Magazine

30/11/2024 - 20:30

NAPOLI - Serviva una scossa ed è arrivata. Battere la Roma, 4-0, dopo la sconfitta interna ed amarissima contro il Milan, ha restituito la giusta carica al Napoli. Ha avuto ragione Gattuso, dunque, che aveva parlato di disattenzioni evitabili. La squadra è forte e, se mantiene alta la concentrazione, può battere qualsiasi tipo di avversario. I giallorossi, indicati tra i candidati alla vittoria dello scudetto, ad essere sinceri, non hanno opposto grande resistenza. Merito principalmente degli azzurri, che hanno sfoderato una gara attenta, colpendo al momento giusto. E così prima Insigne, con la mano dall'alto di Diego per un calcio piazzato da sogno, poi il fondamentale raddoppio di Fabian Ruiz, con una frustata mancina, che ha spezzato le speranze capitoline, hanno disegnato i contorni del trionfo perfezionato poi da Mertens e Politano. Quattro gol di pregevole fattura, a dimostrazione che le qualità dei singoli non sono svanite nel nulla. E' un Napoli che se lotta, ragionando da gruppo, può rilanciarsi ai vertici della classifica. Va detto anche che i risultati delle altre, eccezion fatta per la vittoria del Milan che viaggia a vele spiegate, hanno aiutato non poco a ripartire praticamente dai blocchi di partenza, allineati a pari punti. Graduatoria corta, cortissima, che a mio avviso non ha ancora disegnato le assolute protagoniste che si contenderanno il tricolore. E' una gara di nervi e resistenza, serve la voglia giusta per arrivare lontano, un po' quella che ho rivisto in Piotr Zielinski. Superate le ombre del covid, che lo aveva indebolito (tant'è che il polacco faticava a reggersi in piedi), nell'inedito ruolo di trequartista dietro Mertens il numero 20 partenopeo, brillando e danzando, ha creato scompensi notevoli alla difesa avversaria, in imbarazzo nel frenare le sfuriate azzurre sulle corsie esterne, oltre che centralmente. Si è visto anche un Napoli piu' attento in difesa, dove Manolas non ne ha fatto passare una in compartecipazione con Koulibaly, lasciando Di Lorenzo e Mario Rui quasi del tutto bloccati ai lati per fare da sostegno al centrocampo. Mi e' piaciuto anche Demme, nel ruolo di vertice basso, oltre ad Elmas che ha propiziato la rete di Dries. Si vede che Gattuso l'ha studiata bene. Ed ora avanti di tre giorni in tre giorni, limitando al minimo orrori e cali di tensione, perche' San Paolo ha accolto D10S tra le sue braccia, e con la supervisione di San Gennaro il trio è servito e va onorato. E chi indossa ed indosserà quella maglia, in casa e fuori, (a proposito, bellissima la casacca in stile argentino), dovrà farlo con orgoglio ed estrema responsabilità, andando ben oltre le proprie possibilità. Chi è nel Napoli deve diventare un Supereroe. In ogni partita, perchè qui il calcio non è qualcosa di banale. Intanto è doveroso godersi il poker, che ha risolto il Derby del Sole. Bravi ragazzi e lunga vita allo Stadio Diego Armando Maradona di Napoli.

 

 
 
Antonio Petrazzuolo
 
 
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