NAPOLI - Tutto su Antonio Conte. Aurelio De Laurentiis va alla stretta finale con il tecnico salentino e stavolta, dal casting infinito della scorsa estate, si passa ad un vero e proprio all-in sul nome da portare sulla panchina del club partenopeo. Un'intera città accompagna con la sua speranza l'assalto finale che sta per lanciare il presidente del Napoli in una trattativa difficile ma non impossibile come qualcuno la vuol dipingere. La strada è tracciata e potrebbe tradursi nel vero colpo dell'estate calcistica italiana. C'è grande prudenza, nessuno si vuole illudere o scottare dopo il no incassato lo scorso inverno. Ma la storia ora è cambiata e sono mature le condizioni per la svolta. Nessuno sa come andrà a finire ma De Laurentiis ci sta provando davvero ed è pronto ad un sforzo economico eccezionale.
L'alternativa è Vincenzo Italiano ma l'allenatore della Fiorentina perde quota nel borsino azzurro e anche la sconfitta con il Milan ha mostrato le solite amnesie difensive che preoccupano, è un ottimo tecnico che però non accende l'entusiasmo della piazza napoletana. Riflessioni in corso anche perché, al netto del bel gioco, la Fiorentina nel girone di ritorno è letteralmente crollata e ha fatto peggio persino del Napoli più disastroso dell'era De Laurentiis. La Fiorentina in classifica è a 43 punti, sotto il Napoli che ne ha 45 e al giro di boa del torneo aveva 33 punti, quindi nelle ultime 11 giornate (con una gara da recuperare) ha totalizzato 10 punti (contro i 17 del Napoli). E allora De Laurentiis non può rischiare, stavolta non ci sono margini di errore e Conte è l'uomo che mette d'accordo in maniera totale società e tifosi sulla rifondazione azzurra. Se poi dovesse declinare anche stavolta la proposta sarà un'altra storia e la giostra del casting ricomincerà a girare.
De Laurentiis, a quanto risulta, sarebbe pronto a fare un'offerta straordinaria per Conte, 8 milioni per due stagioni, con opzione per una terza stagione in cui l'ingaggio potrebbe poi salire di circa 400-500 mila euro. Sul tavolo bonus al raggiungimento degli obiettivi ma soprattutto carta bianca sul mercato, le chiavi dello spogliatoio e la condivisione in premessa dell'indicazione finale per la nomina del direttore sportivo. Qui i nomi da cui uscirà il prescelto sono Massara, Tare, Accardi, Sartori e Petrachi, con la sensazione che possa spuntarla Massara. E' una grande sfida per De Laurentiis ma ancora più per Conte, che avrebbe ampie garanzie da ADL sugli aspetti tecnici riguardanti l'autonomia di gestione del progetto tecnico, prima ancora che sull'allestimento della squadra. Non sarà semplice per Conte rifiutare, stavolta ci sono tutte le condizioni ideali per il "matrimonio" con Napoli e i napoletani.
Conte ci pensa, è fortemente tentato. Arrivano chiari e precisi segnali in questa direzione. Allo stato attuale sarebbe molto più sorprendente un rifiuto che un eventuale sì. Non sarebbe mai potuto arrivare nell'anno post-scudetto, nell'ora della sbornia di una squadra e di un ambiente con la pancia piena. Ora che la gloria è passata e che rimangono macerie è il momento di Antonio Conte, per ricostruire e fare la storia. La risposta di Conte è attesa nelle prossime settimane, il Napoli vorrebbe chiudere l'accordo entro la prima decade di maggio.
Aspettando Conte, i nomi di chi resta e chi parte. Resteranno in pochi, andranno via in tanti. In 10-11 verso la conferma, addirittura 13-14 (più altri rientranti dai prestiti) in uscita per un mercato che sarà a dir poco frenetico per il nuovo ds.
Ad oggi verranno confermati Di Lorenzo, Mazzocchi, Lobotka, Anguissa, Ngonge e Kvaratskhelia, più Lindstrom e Natan che la società vuole recuperare e valorizzare, riflessioni in corso su Olivera, e Gollini che potrebbe essere riscattato. Torneranno per restare Caprile e Gaetano, in ritiro per giocarsi le loro chance i giovani Coli Saco e Obaretin.
Ecatombe all'orizzonte per le uscite, si avviano a non vestire più la maglia del Napoli i vari Meret, Ostigard, Rrhamani, Mario Rui, Juan Jesus, oltre a quelli che andranno via a parametro zero, Demme e Zielinski. Ha deluso anche Cajuste, non sarà riscattato Dendoncker, in picchiata anche le chance di riscatto per Traore che il Napoli non ha nessuna intenzione di pagare 25 milioni. In attacco via Osimhen che finanzierà il mercato del Napoli con i 120 milioni che saranno versati da Chelsea o Psg, Simeone (la Lazio spinge) e Raspadori (conteso da Juve, Inter e Premier League). Non è più scontata - a dispetto del rinnovo - la conferma neanche per Politano, con la partenza che diventerebbe certa se dovesse arrivare Conte, con i due che non andarono d'accordo ai tempi dell'Inter. Rientreranno per poi partire anche Zanoli, Zerbin, Cheddira, con i quali il Napoli vuole monetizzare, e una plusvalenza pesante può portarla anche Folorunsho.
E' chiaro che il Napoli va, in ogni caso, verso un mercato molto simile a quello dell'estate dello scudetto, ancora più plateale nello spirito di rifondazione assoluta. Con tutte quelle partenze, anche senza la Champions, il Napoli avrà una forza economica che nessuno avrà in Italia per fare un mercato molto importante. I soldi di Osimhen, più il tesoretto dei vari Meret, Ostigard, Simeone, Raspadori, e altri. Casse piene per ammortizzare le ferite finanziarie dell'annata che sta per finire, ma anche e soprattutto per fare una squadra di alto livello. E allora l'impressione è che, al tramonto delle opzioni Milan, Roma e Bayern, anche Antonio Conte stia entrando nell'ordine di idee che ci siano tutte le possibilità di risalire la china e riscrivere la storia.
Emanuele Cammaroto
Napoli Magazine
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di Napoli Magazine
01/04/2024 - 23:57
NAPOLI - Tutto su Antonio Conte. Aurelio De Laurentiis va alla stretta finale con il tecnico salentino e stavolta, dal casting infinito della scorsa estate, si passa ad un vero e proprio all-in sul nome da portare sulla panchina del club partenopeo. Un'intera città accompagna con la sua speranza l'assalto finale che sta per lanciare il presidente del Napoli in una trattativa difficile ma non impossibile come qualcuno la vuol dipingere. La strada è tracciata e potrebbe tradursi nel vero colpo dell'estate calcistica italiana. C'è grande prudenza, nessuno si vuole illudere o scottare dopo il no incassato lo scorso inverno. Ma la storia ora è cambiata e sono mature le condizioni per la svolta. Nessuno sa come andrà a finire ma De Laurentiis ci sta provando davvero ed è pronto ad un sforzo economico eccezionale.
L'alternativa è Vincenzo Italiano ma l'allenatore della Fiorentina perde quota nel borsino azzurro e anche la sconfitta con il Milan ha mostrato le solite amnesie difensive che preoccupano, è un ottimo tecnico che però non accende l'entusiasmo della piazza napoletana. Riflessioni in corso anche perché, al netto del bel gioco, la Fiorentina nel girone di ritorno è letteralmente crollata e ha fatto peggio persino del Napoli più disastroso dell'era De Laurentiis. La Fiorentina in classifica è a 43 punti, sotto il Napoli che ne ha 45 e al giro di boa del torneo aveva 33 punti, quindi nelle ultime 11 giornate (con una gara da recuperare) ha totalizzato 10 punti (contro i 17 del Napoli). E allora De Laurentiis non può rischiare, stavolta non ci sono margini di errore e Conte è l'uomo che mette d'accordo in maniera totale società e tifosi sulla rifondazione azzurra. Se poi dovesse declinare anche stavolta la proposta sarà un'altra storia e la giostra del casting ricomincerà a girare.
De Laurentiis, a quanto risulta, sarebbe pronto a fare un'offerta straordinaria per Conte, 8 milioni per due stagioni, con opzione per una terza stagione in cui l'ingaggio potrebbe poi salire di circa 400-500 mila euro. Sul tavolo bonus al raggiungimento degli obiettivi ma soprattutto carta bianca sul mercato, le chiavi dello spogliatoio e la condivisione in premessa dell'indicazione finale per la nomina del direttore sportivo. Qui i nomi da cui uscirà il prescelto sono Massara, Tare, Accardi, Sartori e Petrachi, con la sensazione che possa spuntarla Massara. E' una grande sfida per De Laurentiis ma ancora più per Conte, che avrebbe ampie garanzie da ADL sugli aspetti tecnici riguardanti l'autonomia di gestione del progetto tecnico, prima ancora che sull'allestimento della squadra. Non sarà semplice per Conte rifiutare, stavolta ci sono tutte le condizioni ideali per il "matrimonio" con Napoli e i napoletani.
Conte ci pensa, è fortemente tentato. Arrivano chiari e precisi segnali in questa direzione. Allo stato attuale sarebbe molto più sorprendente un rifiuto che un eventuale sì. Non sarebbe mai potuto arrivare nell'anno post-scudetto, nell'ora della sbornia di una squadra e di un ambiente con la pancia piena. Ora che la gloria è passata e che rimangono macerie è il momento di Antonio Conte, per ricostruire e fare la storia. La risposta di Conte è attesa nelle prossime settimane, il Napoli vorrebbe chiudere l'accordo entro la prima decade di maggio.
Aspettando Conte, i nomi di chi resta e chi parte. Resteranno in pochi, andranno via in tanti. In 10-11 verso la conferma, addirittura 13-14 (più altri rientranti dai prestiti) in uscita per un mercato che sarà a dir poco frenetico per il nuovo ds.
Ad oggi verranno confermati Di Lorenzo, Mazzocchi, Lobotka, Anguissa, Ngonge e Kvaratskhelia, più Lindstrom e Natan che la società vuole recuperare e valorizzare, riflessioni in corso su Olivera, e Gollini che potrebbe essere riscattato. Torneranno per restare Caprile e Gaetano, in ritiro per giocarsi le loro chance i giovani Coli Saco e Obaretin.
Ecatombe all'orizzonte per le uscite, si avviano a non vestire più la maglia del Napoli i vari Meret, Ostigard, Rrhamani, Mario Rui, Juan Jesus, oltre a quelli che andranno via a parametro zero, Demme e Zielinski. Ha deluso anche Cajuste, non sarà riscattato Dendoncker, in picchiata anche le chance di riscatto per Traore che il Napoli non ha nessuna intenzione di pagare 25 milioni. In attacco via Osimhen che finanzierà il mercato del Napoli con i 120 milioni che saranno versati da Chelsea o Psg, Simeone (la Lazio spinge) e Raspadori (conteso da Juve, Inter e Premier League). Non è più scontata - a dispetto del rinnovo - la conferma neanche per Politano, con la partenza che diventerebbe certa se dovesse arrivare Conte, con i due che non andarono d'accordo ai tempi dell'Inter. Rientreranno per poi partire anche Zanoli, Zerbin, Cheddira, con i quali il Napoli vuole monetizzare, e una plusvalenza pesante può portarla anche Folorunsho.
E' chiaro che il Napoli va, in ogni caso, verso un mercato molto simile a quello dell'estate dello scudetto, ancora più plateale nello spirito di rifondazione assoluta. Con tutte quelle partenze, anche senza la Champions, il Napoli avrà una forza economica che nessuno avrà in Italia per fare un mercato molto importante. I soldi di Osimhen, più il tesoretto dei vari Meret, Ostigard, Simeone, Raspadori, e altri. Casse piene per ammortizzare le ferite finanziarie dell'annata che sta per finire, ma anche e soprattutto per fare una squadra di alto livello. E allora l'impressione è che, al tramonto delle opzioni Milan, Roma e Bayern, anche Antonio Conte stia entrando nell'ordine di idee che ci siano tutte le possibilità di risalire la china e riscrivere la storia.
Emanuele Cammaroto
Napoli Magazine
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