NAPOLI - La muta delle inseguitrici era già pronta a brindare per l’avvenuto sorpasso. Ma i calici sono rimasti a mezz’aria. Chissà perché tutti o quasi si erano convinti che la Roma di Claudio Ranieri, all’atto di esordio in campionato del nuovo allenatore, sarebbe venuta al Maradona a fare risultato. E invece lo spumante che era stato versato con largo anticipo nei bicchieri ha finito tristemente per sfiatarsi dopo essere stato imprudentemente stappato e ora è imbevibile. La verità è che le avversarie del Napoli non si rassegnano ad assistere alla corsa in vetta alla classifica degli azzurri. Evidentemente si erano abituati troppo bene lo scorso anno quando i continui rovesci della squadra, le alternanze in panchina degli allenatori, i risultati sconfortanti ottenuti sul campo avevano mandato in visibilio coloro i quali godono per le disavventure del Napoli. Insomma avevano ripreso finalmente fiato dopo i dolori e le angosce accumulate nella precedente stagione, quella della cavalcata trionfale di Luciano Spalletti e dei suoi uomini. Ma con Antonio Conte alla guida anche quest’anno hanno poco da stare allegri. Il Napoli, ormai è un dato conclamato, è una squadra solida, difficile da battere, come sa bene anche la maggior parte delle dirette avversarie nella corsa per il primato che – tranne l’Atalanta – hanno sbattuto tutte il muso contro il muro. Certo gli azzurri non fanno stropicciare gli occhi, quando il Napoli è in campo lo spettacolo non è assicurato. Ma nel calcio, si sa, quello che conta è il risultato, tutto il resto lascia il tempo che trova. Personalmente, peraltro, condivido le osservazioni fatte da Conte sulle maggiori difficoltà che inevitabilmente finisce per avere un allenatore – come lui – che siede per il primo anno sulla panchina di una squadra. E’ inevitabile che avversarie come l’Inter e l’Atalanta abbiano la strada spianata dal fatto di avere una stabilità della guida tecnica che permane da diversi anni. Conte, invece, ha cominciato a lavorare a un progetto a lunga scadenza soltanto da quattro mesi e nessuno nello scorso luglio avrebbe commesso un euro bucato sul fatto che oggi il Napoli potesse veleggiare in testa alla classifica, rincorso con la lingua da fuori da una muta di avversarie rese sempre più feroci dalla rabbia di dover inseguire una squadra che nei pronostici generali non veniva presa in considerazione come una potenziale aspirante alla vittoria finale. E la cosa più divertente è che le prospettive per i partenopei sono di ulteriore miglioramento con il passare del tempo, visto che il lavoro dell’allenatore e del suo staff sono destinati a dare i loro frutti sempre di più con il trascorrere del tempo. In ogni caso il Napoli continua ad andare per la sua strada e dopo la vittoria con la Roma è atteso domenica pomeriggio da una sfida non del tutto proibitiva, a Torino contro i granata. Nel prossimo turno, poche ore dopo il match che vedrà impegnati gli azzurri, si affronteranno Fiorentina e Inter e questa volta saranno i tifosi del Napoli, inevitabilmente, a gufare e a tenere pronti calici e spumante. E non è detto che chi continua a sperare in un sorpasso non debba rimanere ancora una volta deluso.
Mario Zaccaria
Napoli Magazine
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di Napoli Magazine
26/11/2024 - 23:50
NAPOLI - La muta delle inseguitrici era già pronta a brindare per l’avvenuto sorpasso. Ma i calici sono rimasti a mezz’aria. Chissà perché tutti o quasi si erano convinti che la Roma di Claudio Ranieri, all’atto di esordio in campionato del nuovo allenatore, sarebbe venuta al Maradona a fare risultato. E invece lo spumante che era stato versato con largo anticipo nei bicchieri ha finito tristemente per sfiatarsi dopo essere stato imprudentemente stappato e ora è imbevibile. La verità è che le avversarie del Napoli non si rassegnano ad assistere alla corsa in vetta alla classifica degli azzurri. Evidentemente si erano abituati troppo bene lo scorso anno quando i continui rovesci della squadra, le alternanze in panchina degli allenatori, i risultati sconfortanti ottenuti sul campo avevano mandato in visibilio coloro i quali godono per le disavventure del Napoli. Insomma avevano ripreso finalmente fiato dopo i dolori e le angosce accumulate nella precedente stagione, quella della cavalcata trionfale di Luciano Spalletti e dei suoi uomini. Ma con Antonio Conte alla guida anche quest’anno hanno poco da stare allegri. Il Napoli, ormai è un dato conclamato, è una squadra solida, difficile da battere, come sa bene anche la maggior parte delle dirette avversarie nella corsa per il primato che – tranne l’Atalanta – hanno sbattuto tutte il muso contro il muro. Certo gli azzurri non fanno stropicciare gli occhi, quando il Napoli è in campo lo spettacolo non è assicurato. Ma nel calcio, si sa, quello che conta è il risultato, tutto il resto lascia il tempo che trova. Personalmente, peraltro, condivido le osservazioni fatte da Conte sulle maggiori difficoltà che inevitabilmente finisce per avere un allenatore – come lui – che siede per il primo anno sulla panchina di una squadra. E’ inevitabile che avversarie come l’Inter e l’Atalanta abbiano la strada spianata dal fatto di avere una stabilità della guida tecnica che permane da diversi anni. Conte, invece, ha cominciato a lavorare a un progetto a lunga scadenza soltanto da quattro mesi e nessuno nello scorso luglio avrebbe commesso un euro bucato sul fatto che oggi il Napoli potesse veleggiare in testa alla classifica, rincorso con la lingua da fuori da una muta di avversarie rese sempre più feroci dalla rabbia di dover inseguire una squadra che nei pronostici generali non veniva presa in considerazione come una potenziale aspirante alla vittoria finale. E la cosa più divertente è che le prospettive per i partenopei sono di ulteriore miglioramento con il passare del tempo, visto che il lavoro dell’allenatore e del suo staff sono destinati a dare i loro frutti sempre di più con il trascorrere del tempo. In ogni caso il Napoli continua ad andare per la sua strada e dopo la vittoria con la Roma è atteso domenica pomeriggio da una sfida non del tutto proibitiva, a Torino contro i granata. Nel prossimo turno, poche ore dopo il match che vedrà impegnati gli azzurri, si affronteranno Fiorentina e Inter e questa volta saranno i tifosi del Napoli, inevitabilmente, a gufare e a tenere pronti calici e spumante. E non è detto che chi continua a sperare in un sorpasso non debba rimanere ancora una volta deluso.
Mario Zaccaria
Napoli Magazine
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