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MR Z - Napoli, le dieci considerazioni che lasciano spunti di riflessione
22.09.2020 18:52 di Napoli Magazine

NAPOLI - Le dieci considerazioni che fanno riflettere. La partita con il Parma mi ha indotto a fare una serie di notazioni che riferisco sinteticamente qui di seguito. 1) C’è il serio rischio che Gattuso possa innamorarsi dell’idea di tenere Osimhen in panchina per mandarlo in campo a mezz’ora dalla fine e fargli spaccare la partita. Sarebbe un errore gravissimo. Va bene cambiare tattica in corsa, cosa che quasi sempre porta benefici, ma rinunciare per abitudine all’unico vero attaccante (per complessione fisica, per attitudine e per mentalità) di cui il Napoli dispone, sarebbe un suicidio; 2) Con le squadre deboli, qual è il Parma, la tattica spregiudicata utilizzata ieri nella parte finale della partita va più che bene. Ma quando si incontreranno formazioni più forti la stessa disinvoltura continuerà a pagare?; 3) E’ ormai assodato, sia per quello che si è visto domenica scorsa a Parma, sia per ciò che il Napoli aveva mostrato anche nella passata stagione, che schierare una sola punta in area di rigore non porta a nulla. Il gioco diventa lezioso, ripetitivo, io la passo a te e tu la passi a me, retropassaggi come se non ci fosse un domani: serve più di un punto di riferimento fisso davanti alla porta per poter sperare di disinnescare i catenacci che ormai sistematicamente utilizzano tutte o quasi le avversarie degli azzurri. Indipendentemente da chi debba giocare fra Mertens, Osimhen e Petagna, ce ne vogliono due fissi; 4) Lozano è l’unico calciatore presente nella rosa del Napoli capace di saltare l’uomo partendo da fermo, vis à vis con l’avversario e di creare superiorità numerica. E’ possibile tenerlo fuori?; 5) Zielinski e Ruiz non possono giocare assieme. Le loro caratteristiche sono tali da non rendere armonico il reparto di centrocampo quando si gioca a tre. Se si adotta il 4-2-3-1, è meglio lasciar perdere del tutto perché la difesa ha bisogno di essere protetta e Zielinski e Ruiz non hanno tra le proprie caratteristiche tecnico-tattiche quella del contenimento; 6) Manca in rosa un mediano incontrista. E’ indispensabile sostituire Allan; 7) Hysaj a sinistra è una soluzione rabberciata. Non si spinge fino alla bandierina e non dialoga con Insigne sulla profondità. O si ritiene di poter rilanciare definitivamente Ghoulam o bisogna ricorrere al mercato; 8) Che cosa sarebbe accaduto se il sombrero di Ospina a un avversario fatto a un passo dalla linea di porta avesse portato al gol del Parma? Gattuso è proprio convinto che il trentaduenne colombiano sia più affidabile del ventitreenne Meret, patrimonio della Società e della Nazionale italiana?; 9) Koulibaly mi sembra essere tornato quello di due anni fa. E’ proprio necessaria la cessione? Vogliamo rifare un po’ i conti per capire se si tratta di una mossa di cui non si può proprio fare a meno?; 10) Non sono d’accordo con la personalizzazione della critica a Manolas, ‘reo’ di aver cominciato a camminare negli ultimi minuti di gara, fatta pubblicamente nel dopo partita da Gattuso. Se il greco nella fase finale della gara non ce la faceva più a correre, sarebbe stato opportuno sostituirlo. E in ogni caso queste considerazioni sarebbe meglio farle a tu per tu il martedì, alla ripresa degli allenamenti, nel chiuso di un ufficio, senza testimoni e orecchie indiscrete. Per i tempi e per i modi, se ne poteva fare a meno.

 

 

Mario Zaccaria

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte:www.napolimagazine.com

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MR Z - Napoli, le dieci considerazioni che lasciano spunti di riflessione

di Napoli Magazine

22/09/2024 - 18:52

NAPOLI - Le dieci considerazioni che fanno riflettere. La partita con il Parma mi ha indotto a fare una serie di notazioni che riferisco sinteticamente qui di seguito. 1) C’è il serio rischio che Gattuso possa innamorarsi dell’idea di tenere Osimhen in panchina per mandarlo in campo a mezz’ora dalla fine e fargli spaccare la partita. Sarebbe un errore gravissimo. Va bene cambiare tattica in corsa, cosa che quasi sempre porta benefici, ma rinunciare per abitudine all’unico vero attaccante (per complessione fisica, per attitudine e per mentalità) di cui il Napoli dispone, sarebbe un suicidio; 2) Con le squadre deboli, qual è il Parma, la tattica spregiudicata utilizzata ieri nella parte finale della partita va più che bene. Ma quando si incontreranno formazioni più forti la stessa disinvoltura continuerà a pagare?; 3) E’ ormai assodato, sia per quello che si è visto domenica scorsa a Parma, sia per ciò che il Napoli aveva mostrato anche nella passata stagione, che schierare una sola punta in area di rigore non porta a nulla. Il gioco diventa lezioso, ripetitivo, io la passo a te e tu la passi a me, retropassaggi come se non ci fosse un domani: serve più di un punto di riferimento fisso davanti alla porta per poter sperare di disinnescare i catenacci che ormai sistematicamente utilizzano tutte o quasi le avversarie degli azzurri. Indipendentemente da chi debba giocare fra Mertens, Osimhen e Petagna, ce ne vogliono due fissi; 4) Lozano è l’unico calciatore presente nella rosa del Napoli capace di saltare l’uomo partendo da fermo, vis à vis con l’avversario e di creare superiorità numerica. E’ possibile tenerlo fuori?; 5) Zielinski e Ruiz non possono giocare assieme. Le loro caratteristiche sono tali da non rendere armonico il reparto di centrocampo quando si gioca a tre. Se si adotta il 4-2-3-1, è meglio lasciar perdere del tutto perché la difesa ha bisogno di essere protetta e Zielinski e Ruiz non hanno tra le proprie caratteristiche tecnico-tattiche quella del contenimento; 6) Manca in rosa un mediano incontrista. E’ indispensabile sostituire Allan; 7) Hysaj a sinistra è una soluzione rabberciata. Non si spinge fino alla bandierina e non dialoga con Insigne sulla profondità. O si ritiene di poter rilanciare definitivamente Ghoulam o bisogna ricorrere al mercato; 8) Che cosa sarebbe accaduto se il sombrero di Ospina a un avversario fatto a un passo dalla linea di porta avesse portato al gol del Parma? Gattuso è proprio convinto che il trentaduenne colombiano sia più affidabile del ventitreenne Meret, patrimonio della Società e della Nazionale italiana?; 9) Koulibaly mi sembra essere tornato quello di due anni fa. E’ proprio necessaria la cessione? Vogliamo rifare un po’ i conti per capire se si tratta di una mossa di cui non si può proprio fare a meno?; 10) Non sono d’accordo con la personalizzazione della critica a Manolas, ‘reo’ di aver cominciato a camminare negli ultimi minuti di gara, fatta pubblicamente nel dopo partita da Gattuso. Se il greco nella fase finale della gara non ce la faceva più a correre, sarebbe stato opportuno sostituirlo. E in ogni caso queste considerazioni sarebbe meglio farle a tu per tu il martedì, alla ripresa degli allenamenti, nel chiuso di un ufficio, senza testimoni e orecchie indiscrete. Per i tempi e per i modi, se ne poteva fare a meno.

 

 

Mario Zaccaria

 

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