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VIDEO CONFERENCE - De Bruyne: "Napoli è stata la scelta migliore che potessi fare, vogliamo ottenere il massimo su tutti i fronti, ho parlato con Lukaku e Mertens, Conte? Saprà darmi tutte le indicazioni giuste"
19.07.2025 15:33 di Napoli Magazine

DIMARO FOLGARIDA - Kevin De Bruyne, centrocampista del Napoli, è stato presentato alla stampa nel terzo giorno di ritiro a Dimaro Folgarida. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine".

- Quali sono i 3 motivi per cui ha scelto Napoli?

"Napoli è il posto migliore per me, il Napoli è campione in carica in Italia. Cambia parecchio rispetto all'Inghilterra. Ho ancora motivazioni e qualità per essere competitivo. Cambia il clima a differenza dell'Inghilterra. Quando ho incontro il d.s. del Napoli mi è piaciuto il progetto, è stata la scelta migliore che potessi fare".

- Quali sono le sue aspettative?

"Ci sono tante squadre di qualità in Serie A. Il nostro obiettivo è fare bene su tutti i fronti. Contiamo a fare un bel percorso in Champions e in Coppa Italia, arrivando il piu' in alto possibile in campionato. La Serie A e' un campionato competitivo. Sono molto entusiasta. Sono appena arrivato, ho il tempo di adattarmi essendo giunto da pochi giorni".

- Cosa rappresenta per lei questo arrivo in Serie A?

"E' una sfida per me. Ho trascorso una vita in Premier League, sarò sempre un giocatore del Manchester City a vita, ma è terminata quella esperienza. Cercavo una nuova sfida. Il Napoli vuole investire. Sono stati fatti 4-5 nuovi acquisti. Non sono giovanissimo ma credo di poter dare il mio contributo. Imparero' un nuovo stile di gioco. In passato non ho avuto tanta possibilità di vedere la Serie A per gli impegni che avevo, ma sono felice di farne parte".

- Cosa le ha detto Lukaku? Ha inciso nella sua scelta di venire a Napoli?

"Ho chiamato Lukaku e Mertens per capire com'era la città e la squadra. Ma e' stata una mia decisione, presa con mia moglie e i miei figli. Ho parlato con Lukaku in Nazionale, abbiamo convissuto anche 2-3 mesi quando eravamo al Chelsea. Al 100% ho scelto io Napoli, quando decido non voglio rimpianti".

- Il primo allenamento aveva il 10 sul pantaloncino, e' stata una pressione? Considerando Maradona cosa ha rappresentato per questa squadra...

"Maradona è una leggenda. Sono rimasto un po' sorpreso. So che il numero e' stato ritirato. E' stato un bel gesto della societa'. Quando giochi in un grande club come il Napoli la pressione c'e' gia' perche' si vuole vincere. Maradona ha fatto la storia a Napoli, io sono Kevin De Bruyne, voglio essere me stesso e dare una gioia ai tifosi".

- L'ha sorpresa la chiamata del Napoli?

"E' stata la prima volta scegliere da parametro zero. Mi sentivo un po' stressato nei mesi scorsi col tempo che passava. C'erano tanti progetti sul tavolo, il Napoli mi ha presentato il suo e per me è stato il migliore che potessi scegliere. io sono un giocatore di calcio, voglio giocare ad alti livelli e voglio il massimo per me stesso e per la squadra. Per competitività e stile di vita è un qualcosa di diverso, c'è il sole, ma io sono un calciatore e voglio essere competitivo e performante, voglio dimostrare di poter essere così, voglio dimostrare le mie qualità, devo ancora dimostrare quello di cui sono capace".

- Che impressione le ha fatto Conte? Che differenze ci sono con Guardiola?

"Non ho ancora parlato tanto con il mister, ci sono state un paio di sedute in campo in cui ci siamo parlati. Lo conosco perché ha allenato Chelsea e Tottenham in Premier League, anche se allora giocava a 5 ed è diverso rispetto al nostro modulo attuale. So che cura molto la tattica. E' uno dei migliori allenatori degli ultimi dieci anni. Credo di poter imparare tanto da lui. Ora mi sto guardando intorno, vedo cosa fa la squadra. Credo che a inizio campionato sarò pronto, sfrutto questo tempo per capire i meccanismi, come lavorano allenatore e staff, ritengo che in 5-6 settimane sarò pronto. Guardiola? Ogni allenatore è diverso, ognuno ha il suo metodo".

- Quant'è stata importante la permanenza di Conte per la scelta di venire a Napoli?
"E' bello poter lavorare con lui, è importante avere una guida del suo calibro. Ho lavorato con Guardiola per 9 anni, in precedenza ho avuto anche altri allenatori. Ogni allenatore ha il proprio stile. Tutti gli allenatori più bravi sdi solito sono fenomenali anche dal punto di vista tattico, sono un po' pazzi, un po' come noi giocatori. Non credo che la squadra venga costruita attorno a me. Posso dare il mio contributo con la mia esperienza, ma sono qui per aiutare la squadra a crescere. Darò sempre il 100%, ci saranno tante partite e servirà il contributo di tutti, ci sarà spazio per giocare".

- La presenza del Napoli in Champions ha favorito la sua decisione?

"E' stato un dettaglio importante perché la Champions League è tra le competizioni più belle al mondo. Si sapeva che il Napoli si sarebbe qualificato perché stava lottando per il campionato. Ho giocato la Champions League per 10 anni, non vedo l'ora di disputarla col Napoli. Contiamo di onorarla nel migliore dei modi".

- Preferisce giocare nel ruomo di mezz'ala o più vicino alla punta?
"Non credo che il ruolo sia così importante perché le posizioni si studiano prima della partita stessa, tutto dipende dall'interpretazione dello spazio, anche la postura tattica, sia nostra che degli avversari è da valutare. Il 4-3-3 come il 3-4-3 sono moduli, ma dipende dalla fase di possesso o non possesso. Il calcio è molto dinamico, cambia. Non saprei specificare la posizione migliore"

- Qual è stata la prima parola in napoletano che ha imparato? 
"Non ho imparato ancora una parola particolare di italiano e napoletano, ma riesco a capire qualcosa e a dire qualche parola. Voglio prendere lezioni di italiano insieme a mia moglie, perché credo sia importante imparare la lingua del posto. Quando sarò pronto farò anche interviste in italiano, ma datemi il tempo".

- Pensa di vivere la città come ha fatto Mertens?
"Difficiledirlo, anche perché come persona sono diverso da Dries, sono più introverso. Trascorro tanto tempo in famiglia, ma sicuramente capiterà di uscire la sera e andare a cena. Toccherà a me adattarmi a questa situazione. Nove anni fa ero con Dries, ancor prima di sposarmi, feci un giro per la città e vidi la differenza di come la gente tratta i calciatori, ed è molto diverso rispetto a come vengono trattati i calciatori del Manchester City. L'amore, l'entusiasmo, la passione che questo popolo hanno verso la squadra è incredibile. A volte è un po' tanto, ma è affetto, alla base c'è amore e finché è amore va bene".

Antonio Petrazzuolo

Napoli Magazine

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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19/07/2025 - 15:33

DIMARO FOLGARIDA - Kevin De Bruyne, centrocampista del Napoli, è stato presentato alla stampa nel terzo giorno di ritiro a Dimaro Folgarida. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine".

- Quali sono i 3 motivi per cui ha scelto Napoli?

"Napoli è il posto migliore per me, il Napoli è campione in carica in Italia. Cambia parecchio rispetto all'Inghilterra. Ho ancora motivazioni e qualità per essere competitivo. Cambia il clima a differenza dell'Inghilterra. Quando ho incontro il d.s. del Napoli mi è piaciuto il progetto, è stata la scelta migliore che potessi fare".

- Quali sono le sue aspettative?

"Ci sono tante squadre di qualità in Serie A. Il nostro obiettivo è fare bene su tutti i fronti. Contiamo a fare un bel percorso in Champions e in Coppa Italia, arrivando il piu' in alto possibile in campionato. La Serie A e' un campionato competitivo. Sono molto entusiasta. Sono appena arrivato, ho il tempo di adattarmi essendo giunto da pochi giorni".

- Cosa rappresenta per lei questo arrivo in Serie A?

"E' una sfida per me. Ho trascorso una vita in Premier League, sarò sempre un giocatore del Manchester City a vita, ma è terminata quella esperienza. Cercavo una nuova sfida. Il Napoli vuole investire. Sono stati fatti 4-5 nuovi acquisti. Non sono giovanissimo ma credo di poter dare il mio contributo. Imparero' un nuovo stile di gioco. In passato non ho avuto tanta possibilità di vedere la Serie A per gli impegni che avevo, ma sono felice di farne parte".

- Cosa le ha detto Lukaku? Ha inciso nella sua scelta di venire a Napoli?

"Ho chiamato Lukaku e Mertens per capire com'era la città e la squadra. Ma e' stata una mia decisione, presa con mia moglie e i miei figli. Ho parlato con Lukaku in Nazionale, abbiamo convissuto anche 2-3 mesi quando eravamo al Chelsea. Al 100% ho scelto io Napoli, quando decido non voglio rimpianti".

- Il primo allenamento aveva il 10 sul pantaloncino, e' stata una pressione? Considerando Maradona cosa ha rappresentato per questa squadra...

"Maradona è una leggenda. Sono rimasto un po' sorpreso. So che il numero e' stato ritirato. E' stato un bel gesto della societa'. Quando giochi in un grande club come il Napoli la pressione c'e' gia' perche' si vuole vincere. Maradona ha fatto la storia a Napoli, io sono Kevin De Bruyne, voglio essere me stesso e dare una gioia ai tifosi".

- L'ha sorpresa la chiamata del Napoli?

"E' stata la prima volta scegliere da parametro zero. Mi sentivo un po' stressato nei mesi scorsi col tempo che passava. C'erano tanti progetti sul tavolo, il Napoli mi ha presentato il suo e per me è stato il migliore che potessi scegliere. io sono un giocatore di calcio, voglio giocare ad alti livelli e voglio il massimo per me stesso e per la squadra. Per competitività e stile di vita è un qualcosa di diverso, c'è il sole, ma io sono un calciatore e voglio essere competitivo e performante, voglio dimostrare di poter essere così, voglio dimostrare le mie qualità, devo ancora dimostrare quello di cui sono capace".

- Che impressione le ha fatto Conte? Che differenze ci sono con Guardiola?

"Non ho ancora parlato tanto con il mister, ci sono state un paio di sedute in campo in cui ci siamo parlati. Lo conosco perché ha allenato Chelsea e Tottenham in Premier League, anche se allora giocava a 5 ed è diverso rispetto al nostro modulo attuale. So che cura molto la tattica. E' uno dei migliori allenatori degli ultimi dieci anni. Credo di poter imparare tanto da lui. Ora mi sto guardando intorno, vedo cosa fa la squadra. Credo che a inizio campionato sarò pronto, sfrutto questo tempo per capire i meccanismi, come lavorano allenatore e staff, ritengo che in 5-6 settimane sarò pronto. Guardiola? Ogni allenatore è diverso, ognuno ha il suo metodo".

- Quant'è stata importante la permanenza di Conte per la scelta di venire a Napoli?
"E' bello poter lavorare con lui, è importante avere una guida del suo calibro. Ho lavorato con Guardiola per 9 anni, in precedenza ho avuto anche altri allenatori. Ogni allenatore ha il proprio stile. Tutti gli allenatori più bravi sdi solito sono fenomenali anche dal punto di vista tattico, sono un po' pazzi, un po' come noi giocatori. Non credo che la squadra venga costruita attorno a me. Posso dare il mio contributo con la mia esperienza, ma sono qui per aiutare la squadra a crescere. Darò sempre il 100%, ci saranno tante partite e servirà il contributo di tutti, ci sarà spazio per giocare".

- La presenza del Napoli in Champions ha favorito la sua decisione?

"E' stato un dettaglio importante perché la Champions League è tra le competizioni più belle al mondo. Si sapeva che il Napoli si sarebbe qualificato perché stava lottando per il campionato. Ho giocato la Champions League per 10 anni, non vedo l'ora di disputarla col Napoli. Contiamo di onorarla nel migliore dei modi".

- Preferisce giocare nel ruomo di mezz'ala o più vicino alla punta?
"Non credo che il ruolo sia così importante perché le posizioni si studiano prima della partita stessa, tutto dipende dall'interpretazione dello spazio, anche la postura tattica, sia nostra che degli avversari è da valutare. Il 4-3-3 come il 3-4-3 sono moduli, ma dipende dalla fase di possesso o non possesso. Il calcio è molto dinamico, cambia. Non saprei specificare la posizione migliore"

- Qual è stata la prima parola in napoletano che ha imparato? 
"Non ho imparato ancora una parola particolare di italiano e napoletano, ma riesco a capire qualcosa e a dire qualche parola. Voglio prendere lezioni di italiano insieme a mia moglie, perché credo sia importante imparare la lingua del posto. Quando sarò pronto farò anche interviste in italiano, ma datemi il tempo".

- Pensa di vivere la città come ha fatto Mertens?
"Difficiledirlo, anche perché come persona sono diverso da Dries, sono più introverso. Trascorro tanto tempo in famiglia, ma sicuramente capiterà di uscire la sera e andare a cena. Toccherà a me adattarmi a questa situazione. Nove anni fa ero con Dries, ancor prima di sposarmi, feci un giro per la città e vidi la differenza di come la gente tratta i calciatori, ed è molto diverso rispetto a come vengono trattati i calciatori del Manchester City. L'amore, l'entusiasmo, la passione che questo popolo hanno verso la squadra è incredibile. A volte è un po' tanto, ma è affetto, alla base c'è amore e finché è amore va bene".

Antonio Petrazzuolo

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