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VIDEO CONFERENCE - Napoli a Dimaro, Conte: "Mercato? Abbiamo una visione chiara, Osimhen è un top player, l'ho trovato disponibile, Oriali è il mio braccio destro nella gestione, con De Laurentiis ho un rapporto molto diretto"
13.07.2024 14:50 di Napoli Magazine

DIMARO FOLGARIDA - Antonio Conte, allenatore del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa dal Teatro di Dimaro in Piazza Madonna della Pace. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine".

"Soddisfatto degli acquisti di mercato? Stiamo dando dimostrazione di avere una visione chiara su cosa fare. E' giusto per un club come il Napoli operare sia per il presente che per il futuro. Sono arrivati tre giocatori nuovi: Rafa Marin è un ragazzo di buona prospettiva, lo stesso riguarda Buongiorno che arriva da Torino ed è molto giovane, ci auguriamo possano essere per anni colonne del Napoli e si ragiona anche sul presente per cercare di migliorare quanto fatto l'anno scorso e c'è stata una grande occasione per Spinazzola e l'abbiamo colta. Stiamo facendo mercato giusto, il mercato che deve fare il Napoli e poi vediamo. Le scorie della passata stagione non sono del tutto andate, è stata una stagione molto deludente sotto tutti i punti di vista. Ho cercato di metterci una pietra sopra con i ragazzi, gli ho detto di concentrarci sulla ricostruzione e di tenere la stagione deludente passata a portata di mano, nessuno era contento, abbiamo quella esperienza così come due anni fa l'esperienza di aver vinto e questo li deve far diventare gente più esperta. Quello che è stato in passato è giusto che lo si metta in un cassetto. Dobbiamo sapere che nell'eventualità della ripetizione degli stessi errori, questo cassetto lo tiriamo fuori e ci deve rinfrescare un po' la memoria. Ho trovato dei calciatori molto responsabili, hanno capito gli errori commessi l'anno scorso. Quando abbiamo vinto due anni fa abbiamo vinto tutti: club, calciatori, tifosi. L'anno scorso abbiamo perso tutti. I ragazzi li ho trovati responsabili, hanno fatto una riflessione e penso di trovarli con più esperienza, perchè vengono da una annata di grande delusione. Ho intravisto un po' di delusione nei loro occhi quando parlavano dell'anno scorso e questa è una cosa positiva. In questa fase dopo la mia firma col Napoli, la fase più difficile è stata riallineare la situazione e rimettere il club Napoli al centro di tutto, è stata la cosa più difficile che abbiamo dovuto affrontare. E' la situazione che già ci permette di stare in avanti, l'abbiamo fatto, merito di tutti, del club, dei calciatori che hanno capito alcune cose, io mi sono espresso chiaramente e quando hai idee chiare e una visione, difficilmente puoi andare contro questo tipo di situazione. Osimhen? E' un professionista, un eccellente calciatore, un top player, ci ho parlato, lui sa quello che ho detto in presentazione. E' un calciatore del Napoli, sa benissimo che se è un calciatore del Napoli, deve lavorare, deve avere il giusto atteggiamento, tutto quello che ha fatto in passato lo deve fare con me anche se c'è questo tipo di accordo e non sappiamo come andrà a finire, l'ho trovato disponibile e col sorriso. Conta il presente e il giusto atteggiamento che ognuno di loro avrà nell'allenamento, nel rapporto con me, col club e con la squadra. Il gap è stato netto perchè l'anno scorso sono 41 punti di distacco dall'Inter, 22 dal Milan, 18 dalla Juventus, 16 dall'Atalanta e 15 dalla famosa zona Champions parlando di quinta posizione e le romane sono arrivate 10 punti sopra di noi. Questa è la realtà dei fatti. Quando si fanno previsioni bisogna essere ragionevoli, altrimenti si rischia di cadere in qualcosa di non veritiero. Sappiamo di questo margine di riscatto, è andato via un giocatore simbolo, Zielinski, che è andato a rinforzare l'Inter, non sappiamo come andrà il mercato. C'è un accordo per il quale potremmo perdere il calciatore più forte, che ha fatto la differenza nell'anno dello scudetto. Non fanno paura previsioni o se qualcuno vuol fare il giochino di mettere pressioni su me e sulla squadra, lo accetto, noi parliamo poco, siamo concentrati, sappiamo che abbiamo fatto una annata scorsa assurda, ingiustificabile e abbiamo il dovere di migliorare e tornare alle Coppe possibilmente passando dalla porta principale. Dovessi fare un discorso diverso oggi qualcuno mi dovrebbe internare. Un ritiro in mezzo alla gente non mi capitava da anni, è stata una emozione molto forte. Nell'Arezzo, nel Siena, nel Bari andavi in montagna e facevi il ritiro, sono emozioni forti che mi hanno riportato al passato, al percorso che ho fatto, nell'albergo che ci ospita c'è una foto del mio Siena con cui venni qui a fare il ritiro. Mi ha risvegliato emozioni e mi stanno facendo molto bene. E' inevitabile che dopo una annata fallimentare, perchè solo 365 giorni fa ci presentavamo con lo scudetto sulla maglia, l'annata che c'è stata è stata inaspettata e dove comunque sono stati commessi degli errori. Quando succedono queste situazioni, io ho parlato in presentazione della gestione della vittoria, intendendola come alzare una coppa o vincere uno scudetto, cambiano tutte le dinamiche, ci sono grandi onori e al contempo oneri e bisogna cercare di maneggiare con cura l'anno dopo la vittoria perchè non è semplice per tantissimi motivi. Allo stesso tempo va gestita la delusione, ci può essere il negativo, dopo lo scudetto si arriva decimi e c'è stato un momento di grande negatività della piazza, ho visto il presidente tanto deluso e quando c'è delusione si pensa sia tutto sbagliato, ma non si può mettere tutto in discussione altrimenti ci vuole una vita per ricostruire tutto. Da persona di calcio, da persona seria l'analisi che ho fatto del Napoli era che non tutto doveva essere buttato, non era giusto, ci sono dei valori che non possono essere spariti nel giro di un anno, ecco perchè il lavoro di riallinamento di tutti, e il presidente ha svolto una parte determinante, principale, perchè è lui che deve avallare determinate situazioni. Penso si sia instaurato un rapporto molto diretto, dove dirò sempre ciò che penso, sia che sia giusto che sbagliato, per il bene del Napoli calcio. L'obiettivo era non distruggere tutto per via di una forte delusione se si vuole tornare competititvi quanto prima e non essere una meteora. Quanto fatto sul mercato aiuta a migliorare la rosa del Napoli, a trovare delle pedine che devono essere importanti per il presente e per il futuro. Il fatto di aver acquistato Buongiorno, un giocatore molto ambito in Serie A e aver avuto l'appeal di prendere questo giocatore nonostante un decimo posto, ci deve dare consapevolezza che facendo le cose per bene anche dal punto di vista del mercato potremo avere più opportunità anche se quest'anno è un po' più difficile non facendo la Champions e non andando in Europa. Stiamo facendo le cose nella maniera giusta, c'è stata molta chiarezza, il club mi ha ribadito il discorso che non cambieremo la nostra strategia, saremo la quinta-sesta squadra in classifica come monte stipendi e investiremo i soldi che entreranno nelle casse per fare altri acquisti se ci saranno cessioni, non cambierà il modus operandi del Napoli Calcio e l'ho accettato perchè ho visto l'opportunità con la base che c'è dì poter fare buone cose. Kvara e Di Lorenzo? Sotto l'aspetto tecnico gestionale dei ragazzi devo avere voce in capitolo assoluta, il presidente mi aveva promesso questo. Grande merito va al club che ha agito nella giusta maniera, parliamo di due ragazzi perbene. Di Lorenzo l'anno scorso si era legato a vita al Napoli e torniamo al discorso della grande delusione e di quanto possa infettare, io sono stato riequilibratore, ho portato equilibrio nella delusione, ho cercato di far capire che non potevamo buttare a mare due anni di lavoro. Il club ha agito nella maniera giusta, e di questo va dato onore al presidente e al club. Buongiorno può giocare a 4, a centrosinistra o da centrale a 3, abbiamo Olivera che lo vedo anche da centrale, da braccetto di sinistra e da terzino sinistro, anche Di Lorenzo può giocare difensore centrale a 3 o esterno di fascia, cercheremo di valorizzare le caratteristiche dei calciatori, significa dare spazio alla qualità di Kvara, di Politano, di Lindstrom, di Ngonge, cercheremo di attaccare in una determinata maniera, dando libertà ai fantasisti, dal punto di vista tattico è molto chiara la situazione, dovremo essere molto intensi, non voglio una squadra passiva. Quando parliamo, possiamo fare gli scenziati e fare i dominanti, ma poi ti devi difendere, meno proclami facciamo e più sarà bello sorprendere, ma anche dal punto di vista del mercato stiamo facendo scelte per avere l'opportunità di decidere senza creare scompensi alla fase di costruzione. Penso che la coppia Lobotka-Anguissa sia una delle coppie più forti in assoluto che ci sono. Su Cajuste, devo essere bravo a tirargli fuori un po' di cattiveria, ha potenzialità importanti sotto tutti i punti di vista, poi abbiamo Folorunsho, in quella posizione può diventare un calciatore importante, ci dovrò lavorare, abbiamo fatto solo due giorni di allenamenti, ma c'è una visione, c'è un'idea e durante questo ritiro devo fare delle valutazioni su alcuni giocatori, le farò di mia spontanea volontà se vedo situazioni da correggere. Sono curioso di vedere Gaetano, capisco che ci sia la voglia di alcuni ragazzi, soprattutto chi ha giocato meno, di volersi mettere alla prova. Cercheremo di fare delle valutazioni attente, è appena iniziato il ritiro, i calciatori devono sapere per certo che a fine stagione diventeranno dei giocatori migliori sotto tutti i punti di vista, poi cercheremo di fare una squadra che dia fastidio. Avendo da visionare ancora Folorunsho e sto visionando Gaetano, non c'è in previsione in questo momento un centrocampista, dovesse poi uscire qualcuno faremo delle valutazioni. Partire bene dà morale, dà fiducia in quello che stai facendo, anche se ho visto pure partire a razzo e finire a... (sorride, ndr) sicuramente sarà importante partire bene per l'entusiasmo, ma è questione di lavorare bene, fare le cose per bene, creare qualcosa che sia strutturata per l'intera stagione, poi ognuno di noi vuole partire a duemila, per avere possibilità di fare cose importanti, sarebbe più per la fiducia e l'entusiasmo che si creerebbe, ma è inevitabile che vogliamo iniziare bene. Che ruolo avrà Oriali? Ho avuto il piacere di conoscerlo in nazionale quando sono stato nominato commissario tecnico e mi è stato chiesto di essere affiancato da una figura e mi è stato proposto Oriali da Tavecchio e dopo 10 minuti di colloquio ho detto al presidente che era lui la persona giusta. Siamo partiti insieme in Nazionale, sono andato al Chelsea e quando sono andato all'inter l'ho riportato con me. Dopo l'esperienza a Londra ho chiesto che fosse con me a Napoli. Oriali è una persona che potrebbe stare pure a casa sua e invece ha accettato con entusiasmo di fare questa esperienza con me a Napoli, è il mio braccio destro nella gestione, lo chiarisco coi calciatori, ma lo chiarisce stesso lui. E' una persona che ha scritto la storia, è molto conosciuto nel calcio, conosce i tempi, ha fatto il dirigente in passato, poche parole e tanti fatti come piace a me, mi aiuterà nella gestione dei ragazzi, coi dirigenti, col presidente, è una persona per me molto importante, è venuto con grandissimo entusiasmo ad accompagnarmi in questa sfida vincente. Appena arrivati abbiamo fatto un allenamento per smaltire il viaggio, ieri abbiamo iniziato a lavorare in maniera giusta con l'approccio che non può essere tostissimo, abbiamo iniziato a lavorare da un punto di vista tattico e fisico, ho trovato nei ragazzi grande disponibilità. Se vuoi fare un calcio aggressivo devi averlo nelle gambe, cercheremo di lavorare il giusto. Io penso di aver lavorato tanto da calciatore 20 anni fa, non c'è paragone oggi il lavoro fisico che viene fatto rispetto a quello che abbiamo fatto noi in passato. Stiamo lavorando, c'è una metodologia, ci vorrà un periodo di adattamento ma è una metodologia che ha sempre dato grandi frutti e cercheremo di portarla avanti includendo in questo metodo un miglioramento di stress a livello di fatica e resilienza, situazioni su cui non si stava lavorando. Quale reparto migliorare? Se subiamo tanto è colpa della fase difensiva magari fatta in maniera meno feroce che nell'anno dello scudetto. Mentalmente uno si predisponeva l'anno scorso ma magari non lo faceva con la sana paura di dire 'adesso ci fanno gol'. Il dettaglio a volte sposta se parliamo di top club che lottano per obiettivi importanti. Dobbiamo ritrovare quella ferocia nella fase difensiva e offensiva, lo dicono i numeri: abbiamo preso 48 gol e se vogliamo tornare in Europa è impensabile prendere 48 gol. Lindstrom? L'ho incontrato in Champions col Tottenham e lui giocava nell'Eintracht, cercheremo di rispettare le sue caratteristiche come per tutti gli altri. Raspadori? Per me è un calciatore che nella costruzione che ho in mente non giocherà sulla fascia, ma sarà una sottopunta, cerchiamo di mettere i calciatori nelle migliori condizioni privilegiando le loro caratteristiche, poi mi aspetto delle risposte forti e le voglio da tutti. Dimaro? Rispetto al 2010 quando venni col Siena son cambiate molte cose, credo che il fatto di dover ospitare una società come il Napoli ma soprattutto tutto l'indotto del tifoso napoletano abbia anche portato a migliorare le strutture e cercare di rendere quanto più gradevole la situazione alla squadra e al nostro tifoso. E' qualcosa di bello che è stato fatto, vedere tutta questa gente, sentire vicini tutti i nostri tifosi è qualcosa di incredibile, il paese è bello e piccolino e i tifosi sono tanti! Va dato merito per l'ospitalità e va dato merito al tifoso che viene a fare le vacanze con noi".

Rosa Petrazzuolo

Napoli Magazine

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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di Napoli Magazine

13/07/2024 - 14:50

DIMARO FOLGARIDA - Antonio Conte, allenatore del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa dal Teatro di Dimaro in Piazza Madonna della Pace. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine".

"Soddisfatto degli acquisti di mercato? Stiamo dando dimostrazione di avere una visione chiara su cosa fare. E' giusto per un club come il Napoli operare sia per il presente che per il futuro. Sono arrivati tre giocatori nuovi: Rafa Marin è un ragazzo di buona prospettiva, lo stesso riguarda Buongiorno che arriva da Torino ed è molto giovane, ci auguriamo possano essere per anni colonne del Napoli e si ragiona anche sul presente per cercare di migliorare quanto fatto l'anno scorso e c'è stata una grande occasione per Spinazzola e l'abbiamo colta. Stiamo facendo mercato giusto, il mercato che deve fare il Napoli e poi vediamo. Le scorie della passata stagione non sono del tutto andate, è stata una stagione molto deludente sotto tutti i punti di vista. Ho cercato di metterci una pietra sopra con i ragazzi, gli ho detto di concentrarci sulla ricostruzione e di tenere la stagione deludente passata a portata di mano, nessuno era contento, abbiamo quella esperienza così come due anni fa l'esperienza di aver vinto e questo li deve far diventare gente più esperta. Quello che è stato in passato è giusto che lo si metta in un cassetto. Dobbiamo sapere che nell'eventualità della ripetizione degli stessi errori, questo cassetto lo tiriamo fuori e ci deve rinfrescare un po' la memoria. Ho trovato dei calciatori molto responsabili, hanno capito gli errori commessi l'anno scorso. Quando abbiamo vinto due anni fa abbiamo vinto tutti: club, calciatori, tifosi. L'anno scorso abbiamo perso tutti. I ragazzi li ho trovati responsabili, hanno fatto una riflessione e penso di trovarli con più esperienza, perchè vengono da una annata di grande delusione. Ho intravisto un po' di delusione nei loro occhi quando parlavano dell'anno scorso e questa è una cosa positiva. In questa fase dopo la mia firma col Napoli, la fase più difficile è stata riallineare la situazione e rimettere il club Napoli al centro di tutto, è stata la cosa più difficile che abbiamo dovuto affrontare. E' la situazione che già ci permette di stare in avanti, l'abbiamo fatto, merito di tutti, del club, dei calciatori che hanno capito alcune cose, io mi sono espresso chiaramente e quando hai idee chiare e una visione, difficilmente puoi andare contro questo tipo di situazione. Osimhen? E' un professionista, un eccellente calciatore, un top player, ci ho parlato, lui sa quello che ho detto in presentazione. E' un calciatore del Napoli, sa benissimo che se è un calciatore del Napoli, deve lavorare, deve avere il giusto atteggiamento, tutto quello che ha fatto in passato lo deve fare con me anche se c'è questo tipo di accordo e non sappiamo come andrà a finire, l'ho trovato disponibile e col sorriso. Conta il presente e il giusto atteggiamento che ognuno di loro avrà nell'allenamento, nel rapporto con me, col club e con la squadra. Il gap è stato netto perchè l'anno scorso sono 41 punti di distacco dall'Inter, 22 dal Milan, 18 dalla Juventus, 16 dall'Atalanta e 15 dalla famosa zona Champions parlando di quinta posizione e le romane sono arrivate 10 punti sopra di noi. Questa è la realtà dei fatti. Quando si fanno previsioni bisogna essere ragionevoli, altrimenti si rischia di cadere in qualcosa di non veritiero. Sappiamo di questo margine di riscatto, è andato via un giocatore simbolo, Zielinski, che è andato a rinforzare l'Inter, non sappiamo come andrà il mercato. C'è un accordo per il quale potremmo perdere il calciatore più forte, che ha fatto la differenza nell'anno dello scudetto. Non fanno paura previsioni o se qualcuno vuol fare il giochino di mettere pressioni su me e sulla squadra, lo accetto, noi parliamo poco, siamo concentrati, sappiamo che abbiamo fatto una annata scorsa assurda, ingiustificabile e abbiamo il dovere di migliorare e tornare alle Coppe possibilmente passando dalla porta principale. Dovessi fare un discorso diverso oggi qualcuno mi dovrebbe internare. Un ritiro in mezzo alla gente non mi capitava da anni, è stata una emozione molto forte. Nell'Arezzo, nel Siena, nel Bari andavi in montagna e facevi il ritiro, sono emozioni forti che mi hanno riportato al passato, al percorso che ho fatto, nell'albergo che ci ospita c'è una foto del mio Siena con cui venni qui a fare il ritiro. Mi ha risvegliato emozioni e mi stanno facendo molto bene. E' inevitabile che dopo una annata fallimentare, perchè solo 365 giorni fa ci presentavamo con lo scudetto sulla maglia, l'annata che c'è stata è stata inaspettata e dove comunque sono stati commessi degli errori. Quando succedono queste situazioni, io ho parlato in presentazione della gestione della vittoria, intendendola come alzare una coppa o vincere uno scudetto, cambiano tutte le dinamiche, ci sono grandi onori e al contempo oneri e bisogna cercare di maneggiare con cura l'anno dopo la vittoria perchè non è semplice per tantissimi motivi. Allo stesso tempo va gestita la delusione, ci può essere il negativo, dopo lo scudetto si arriva decimi e c'è stato un momento di grande negatività della piazza, ho visto il presidente tanto deluso e quando c'è delusione si pensa sia tutto sbagliato, ma non si può mettere tutto in discussione altrimenti ci vuole una vita per ricostruire tutto. Da persona di calcio, da persona seria l'analisi che ho fatto del Napoli era che non tutto doveva essere buttato, non era giusto, ci sono dei valori che non possono essere spariti nel giro di un anno, ecco perchè il lavoro di riallinamento di tutti, e il presidente ha svolto una parte determinante, principale, perchè è lui che deve avallare determinate situazioni. Penso si sia instaurato un rapporto molto diretto, dove dirò sempre ciò che penso, sia che sia giusto che sbagliato, per il bene del Napoli calcio. L'obiettivo era non distruggere tutto per via di una forte delusione se si vuole tornare competititvi quanto prima e non essere una meteora. Quanto fatto sul mercato aiuta a migliorare la rosa del Napoli, a trovare delle pedine che devono essere importanti per il presente e per il futuro. Il fatto di aver acquistato Buongiorno, un giocatore molto ambito in Serie A e aver avuto l'appeal di prendere questo giocatore nonostante un decimo posto, ci deve dare consapevolezza che facendo le cose per bene anche dal punto di vista del mercato potremo avere più opportunità anche se quest'anno è un po' più difficile non facendo la Champions e non andando in Europa. Stiamo facendo le cose nella maniera giusta, c'è stata molta chiarezza, il club mi ha ribadito il discorso che non cambieremo la nostra strategia, saremo la quinta-sesta squadra in classifica come monte stipendi e investiremo i soldi che entreranno nelle casse per fare altri acquisti se ci saranno cessioni, non cambierà il modus operandi del Napoli Calcio e l'ho accettato perchè ho visto l'opportunità con la base che c'è dì poter fare buone cose. Kvara e Di Lorenzo? Sotto l'aspetto tecnico gestionale dei ragazzi devo avere voce in capitolo assoluta, il presidente mi aveva promesso questo. Grande merito va al club che ha agito nella giusta maniera, parliamo di due ragazzi perbene. Di Lorenzo l'anno scorso si era legato a vita al Napoli e torniamo al discorso della grande delusione e di quanto possa infettare, io sono stato riequilibratore, ho portato equilibrio nella delusione, ho cercato di far capire che non potevamo buttare a mare due anni di lavoro. Il club ha agito nella maniera giusta, e di questo va dato onore al presidente e al club. Buongiorno può giocare a 4, a centrosinistra o da centrale a 3, abbiamo Olivera che lo vedo anche da centrale, da braccetto di sinistra e da terzino sinistro, anche Di Lorenzo può giocare difensore centrale a 3 o esterno di fascia, cercheremo di valorizzare le caratteristiche dei calciatori, significa dare spazio alla qualità di Kvara, di Politano, di Lindstrom, di Ngonge, cercheremo di attaccare in una determinata maniera, dando libertà ai fantasisti, dal punto di vista tattico è molto chiara la situazione, dovremo essere molto intensi, non voglio una squadra passiva. Quando parliamo, possiamo fare gli scenziati e fare i dominanti, ma poi ti devi difendere, meno proclami facciamo e più sarà bello sorprendere, ma anche dal punto di vista del mercato stiamo facendo scelte per avere l'opportunità di decidere senza creare scompensi alla fase di costruzione. Penso che la coppia Lobotka-Anguissa sia una delle coppie più forti in assoluto che ci sono. Su Cajuste, devo essere bravo a tirargli fuori un po' di cattiveria, ha potenzialità importanti sotto tutti i punti di vista, poi abbiamo Folorunsho, in quella posizione può diventare un calciatore importante, ci dovrò lavorare, abbiamo fatto solo due giorni di allenamenti, ma c'è una visione, c'è un'idea e durante questo ritiro devo fare delle valutazioni su alcuni giocatori, le farò di mia spontanea volontà se vedo situazioni da correggere. Sono curioso di vedere Gaetano, capisco che ci sia la voglia di alcuni ragazzi, soprattutto chi ha giocato meno, di volersi mettere alla prova. Cercheremo di fare delle valutazioni attente, è appena iniziato il ritiro, i calciatori devono sapere per certo che a fine stagione diventeranno dei giocatori migliori sotto tutti i punti di vista, poi cercheremo di fare una squadra che dia fastidio. Avendo da visionare ancora Folorunsho e sto visionando Gaetano, non c'è in previsione in questo momento un centrocampista, dovesse poi uscire qualcuno faremo delle valutazioni. Partire bene dà morale, dà fiducia in quello che stai facendo, anche se ho visto pure partire a razzo e finire a... (sorride, ndr) sicuramente sarà importante partire bene per l'entusiasmo, ma è questione di lavorare bene, fare le cose per bene, creare qualcosa che sia strutturata per l'intera stagione, poi ognuno di noi vuole partire a duemila, per avere possibilità di fare cose importanti, sarebbe più per la fiducia e l'entusiasmo che si creerebbe, ma è inevitabile che vogliamo iniziare bene. Che ruolo avrà Oriali? Ho avuto il piacere di conoscerlo in nazionale quando sono stato nominato commissario tecnico e mi è stato chiesto di essere affiancato da una figura e mi è stato proposto Oriali da Tavecchio e dopo 10 minuti di colloquio ho detto al presidente che era lui la persona giusta. Siamo partiti insieme in Nazionale, sono andato al Chelsea e quando sono andato all'inter l'ho riportato con me. Dopo l'esperienza a Londra ho chiesto che fosse con me a Napoli. Oriali è una persona che potrebbe stare pure a casa sua e invece ha accettato con entusiasmo di fare questa esperienza con me a Napoli, è il mio braccio destro nella gestione, lo chiarisco coi calciatori, ma lo chiarisce stesso lui. E' una persona che ha scritto la storia, è molto conosciuto nel calcio, conosce i tempi, ha fatto il dirigente in passato, poche parole e tanti fatti come piace a me, mi aiuterà nella gestione dei ragazzi, coi dirigenti, col presidente, è una persona per me molto importante, è venuto con grandissimo entusiasmo ad accompagnarmi in questa sfida vincente. Appena arrivati abbiamo fatto un allenamento per smaltire il viaggio, ieri abbiamo iniziato a lavorare in maniera giusta con l'approccio che non può essere tostissimo, abbiamo iniziato a lavorare da un punto di vista tattico e fisico, ho trovato nei ragazzi grande disponibilità. Se vuoi fare un calcio aggressivo devi averlo nelle gambe, cercheremo di lavorare il giusto. Io penso di aver lavorato tanto da calciatore 20 anni fa, non c'è paragone oggi il lavoro fisico che viene fatto rispetto a quello che abbiamo fatto noi in passato. Stiamo lavorando, c'è una metodologia, ci vorrà un periodo di adattamento ma è una metodologia che ha sempre dato grandi frutti e cercheremo di portarla avanti includendo in questo metodo un miglioramento di stress a livello di fatica e resilienza, situazioni su cui non si stava lavorando. Quale reparto migliorare? Se subiamo tanto è colpa della fase difensiva magari fatta in maniera meno feroce che nell'anno dello scudetto. Mentalmente uno si predisponeva l'anno scorso ma magari non lo faceva con la sana paura di dire 'adesso ci fanno gol'. Il dettaglio a volte sposta se parliamo di top club che lottano per obiettivi importanti. Dobbiamo ritrovare quella ferocia nella fase difensiva e offensiva, lo dicono i numeri: abbiamo preso 48 gol e se vogliamo tornare in Europa è impensabile prendere 48 gol. Lindstrom? L'ho incontrato in Champions col Tottenham e lui giocava nell'Eintracht, cercheremo di rispettare le sue caratteristiche come per tutti gli altri. Raspadori? Per me è un calciatore che nella costruzione che ho in mente non giocherà sulla fascia, ma sarà una sottopunta, cerchiamo di mettere i calciatori nelle migliori condizioni privilegiando le loro caratteristiche, poi mi aspetto delle risposte forti e le voglio da tutti. Dimaro? Rispetto al 2010 quando venni col Siena son cambiate molte cose, credo che il fatto di dover ospitare una società come il Napoli ma soprattutto tutto l'indotto del tifoso napoletano abbia anche portato a migliorare le strutture e cercare di rendere quanto più gradevole la situazione alla squadra e al nostro tifoso. E' qualcosa di bello che è stato fatto, vedere tutta questa gente, sentire vicini tutti i nostri tifosi è qualcosa di incredibile, il paese è bello e piccolino e i tifosi sono tanti! Va dato merito per l'ospitalità e va dato merito al tifoso che viene a fare le vacanze con noi".

Rosa Petrazzuolo

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