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VIDEO CONFERENCE - Napoli, Calzona: "Dobbiamo finire questo campionato nel miglior modo possibile, i primi responsabili sono allenatore e giocatori, ritiro non punitivo concordato con il club"
26.04.2024 13:28 di Napoli Magazine
CASTEL VOLTURNO (CE) - Francesco Calzona, allenatore del Napoli, ha parlato in Press Conference alla vigilia della sfida con la Roma. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine".
 

 
- E' lecito attendersi una reazione della squadra?
 
"Il risultato di Empoli ha mostrato qualche problema offensivo, e questo aspetto mi ha preoccupato. Prendiamo tanti gol, l'ho fatto presente ai ragazzi che erano molto abbattuti ad inizio settimana. Dobbiamo finire questo campionato nel miglior modo possibile, lo dobbiamo alla città. Siamo partiti sotto tono ad inizio settimana. E' tornato l'entusiasmo giusto e questo mi fa piacere. Ci dobbiamo prendere le responsabilità, sono qui per questo motivo. Spero che venga fuori l'orgoglio, mi aspetto una grande partita contro la Roma".
 
- C'è ancora la possibilità di puntare alla zona Champions?
 
"Abbiamo gettato via occasioni di agganciarci alle zone alte. Non siamo nella condizione di poter fare progetti. Dipende anche dagli avversari. Ho chiesto ai ragazzi di pensare solo alla Roma, poi vedremo di volta in volta".
 
- Che cosa si aspetta?
 
"La prestazione. Sia in fase di possesso palla che di non possesso palla, voglio vedere la qualità nel riconquistare palla. Mi aspetto la prestazione sotto l'aspetto del carattere".
 
- L'apatia mentale può scomparire con due giorni di ritiro?
 
"Dobbiamo stare insieme. Il ritiro e' una scelta concordata con la società. Anche star lontano dalla famiglia puo' servire che stiamo mancando sotto tanti punti di vista. Non è un ritiro punitivo, ma deve essere costruttivo".
 
- C'è un problema di palle alte in difesa?
 
"Non solo, penso al gol di Darmian dell'Inter, o anche quello di Djuric e Cerri in cui eravamo mal posizionati. Manca la voglia di non prendere gol".
 
- Ai tifosi cosa dice?
 
"Ci sono sempre, sia in casa che in trasferta. Ci hanno sostenuto in passato anche in momenti difficili, ma dobbiamo essere noi a scatenare la voglia di sostenerci. Andare in trasferta con 4-5mila persone e fare prestazioni al di sotto delle aspettative mi dispiace tanto".
 
- In caso di accesso a Europa League o Conference League si riterrebbe soddisfatto?
 
"Non dobbiamo fare il paragone col Napoli dell'anno scorso, ma con quello di quest'anno. Abbiamo deti dati, palla al piede, che sono stati migliorati. Giochiamo in area avversaria, siamo i migliori sotto questo punto di vista. Non mi piace parlare dei numeri, che sono negativi in fase difensiva. Abbiamo preso una marea di gol, questo dato l'abbiamo peggiorato. Giudico il mio lavoro dalla stagione che ha passato il Napoli, non posso pensare allo scorso anno altrimenti sarebbe tutto un fallimento. Faro' le valutazioni a fine campionato".
 
- Che diagnosi è riuscito a tirare fuori?
 
"La squadra ha dei problemi e l'ha detto pure il presidente, soprattutto in fase di costruzione. Chi è arrivato a sostituire Lozano, Kim ed Elmas non ha inciso tantissimo, non è tutta colpa loro, sono arrivati in una stagione molto particolare. Mi aspettavo di incontrare meno problemi. Dopo 2-3 giorni ho capito che i problemi erano più ampi di quelli che avevo previsto".
 
- C'è qualcuno nello spogliatoio che dovrebbe fare mea culpa?
 
"Tutti. I giocatori non si possono non sentire responsabili di questa situazione. In campo vanno i giocatori. Le scelte le faccio in base a quello che vedo in settimane. A parte Mazzocchi, Dendoncker e Natan, il resto ha avuto spazio. Non ci sono calciatori sacrificati, le occasioni le hanno avute. Il presidente ci e' sempre stato molto vicino, e' sempre carino ed educato, mi chiede delle cose, e' normale essendo il capo della società. La sconfitta deve essere addosso a tutti, altrimenti non si va da nessuna parte".
 
- Parlare del futuro può aver deresponsabilizzato la squadra?
 
"Non siamo dei bambini. E' normale che la stampa parli di nuovi giocatori o del nuovo allenatore. Non mi disturbano le notizie che sento. E' normale che il mio lavoro venga messo in discussione. Se un calciatore non rende e' normale che la società prenda provvedimenti. Bisogna accettare anche i momenti negativi. Non mi disturbano queste notizie, perche' quando ho iniziato a fare questo mestiere avevo messo in preventivo quest'aspetto".
 
- Li vede motivati i suoi calciatori?
 
"A Empoli c'è stata mancanza di voglia di vincere perchè non abbiamo tirato in porta, mi ha sorpreso perchè è stata la prima volta. Col Frosinone abbiamo creato tantissimo. Io non voglio che finisca così questa stagione".
 
- C'è un problema col pressing?
 
"Quando si perde palla facciamo fatica a metterci a posto. Il primo pensiero è mettersi sotto palla. Ci sono momenti in cui non si difende in avanti, non voglio che si faccia densità nella nostra metà campo ma a 70-80 metri dalla nostra porta. Senza Osimhen per qualche minuto in campo la squadra ha percepito il pericolo, non capisco perchè non percepiamo il pericolo quando siamo undici contro undici".
 
- Cosa la preoccupa di più della Roma di De Rossi?
 
"Hanno una grande fisicità, segnano tantissimo. Hanno fatto tanti gol sulle palle ferme. Se noi facciamo una partita da Napoli anche noi abbiamo le nostre armi. Loro verticalizzano molto centralmente. Contro la Roma far passare palla centralmente puo' diventare fatale. La Roma ha vinto a Udine in 17 minuti. Sono avanti nelle Coppe, e' una partita difficile ma dobbiamo ritrovarci. Abbiamo bisogno di fare una grande partita per uscire da questa situazione che non piace a nessuno, nemmeno ai giocatori".
 
Antonio Petrazzuolo
 
Napoli Magazine
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
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26/04/2024 - 13:28

CASTEL VOLTURNO (CE) - Francesco Calzona, allenatore del Napoli, ha parlato in Press Conference alla vigilia della sfida con la Roma. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine".
 

 
- E' lecito attendersi una reazione della squadra?
 
"Il risultato di Empoli ha mostrato qualche problema offensivo, e questo aspetto mi ha preoccupato. Prendiamo tanti gol, l'ho fatto presente ai ragazzi che erano molto abbattuti ad inizio settimana. Dobbiamo finire questo campionato nel miglior modo possibile, lo dobbiamo alla città. Siamo partiti sotto tono ad inizio settimana. E' tornato l'entusiasmo giusto e questo mi fa piacere. Ci dobbiamo prendere le responsabilità, sono qui per questo motivo. Spero che venga fuori l'orgoglio, mi aspetto una grande partita contro la Roma".
 
- C'è ancora la possibilità di puntare alla zona Champions?
 
"Abbiamo gettato via occasioni di agganciarci alle zone alte. Non siamo nella condizione di poter fare progetti. Dipende anche dagli avversari. Ho chiesto ai ragazzi di pensare solo alla Roma, poi vedremo di volta in volta".
 
- Che cosa si aspetta?
 
"La prestazione. Sia in fase di possesso palla che di non possesso palla, voglio vedere la qualità nel riconquistare palla. Mi aspetto la prestazione sotto l'aspetto del carattere".
 
- L'apatia mentale può scomparire con due giorni di ritiro?
 
"Dobbiamo stare insieme. Il ritiro e' una scelta concordata con la società. Anche star lontano dalla famiglia puo' servire che stiamo mancando sotto tanti punti di vista. Non è un ritiro punitivo, ma deve essere costruttivo".
 
- C'è un problema di palle alte in difesa?
 
"Non solo, penso al gol di Darmian dell'Inter, o anche quello di Djuric e Cerri in cui eravamo mal posizionati. Manca la voglia di non prendere gol".
 
- Ai tifosi cosa dice?
 
"Ci sono sempre, sia in casa che in trasferta. Ci hanno sostenuto in passato anche in momenti difficili, ma dobbiamo essere noi a scatenare la voglia di sostenerci. Andare in trasferta con 4-5mila persone e fare prestazioni al di sotto delle aspettative mi dispiace tanto".
 
- In caso di accesso a Europa League o Conference League si riterrebbe soddisfatto?
 
"Non dobbiamo fare il paragone col Napoli dell'anno scorso, ma con quello di quest'anno. Abbiamo deti dati, palla al piede, che sono stati migliorati. Giochiamo in area avversaria, siamo i migliori sotto questo punto di vista. Non mi piace parlare dei numeri, che sono negativi in fase difensiva. Abbiamo preso una marea di gol, questo dato l'abbiamo peggiorato. Giudico il mio lavoro dalla stagione che ha passato il Napoli, non posso pensare allo scorso anno altrimenti sarebbe tutto un fallimento. Faro' le valutazioni a fine campionato".
 
- Che diagnosi è riuscito a tirare fuori?
 
"La squadra ha dei problemi e l'ha detto pure il presidente, soprattutto in fase di costruzione. Chi è arrivato a sostituire Lozano, Kim ed Elmas non ha inciso tantissimo, non è tutta colpa loro, sono arrivati in una stagione molto particolare. Mi aspettavo di incontrare meno problemi. Dopo 2-3 giorni ho capito che i problemi erano più ampi di quelli che avevo previsto".
 
- C'è qualcuno nello spogliatoio che dovrebbe fare mea culpa?
 
"Tutti. I giocatori non si possono non sentire responsabili di questa situazione. In campo vanno i giocatori. Le scelte le faccio in base a quello che vedo in settimane. A parte Mazzocchi, Dendoncker e Natan, il resto ha avuto spazio. Non ci sono calciatori sacrificati, le occasioni le hanno avute. Il presidente ci e' sempre stato molto vicino, e' sempre carino ed educato, mi chiede delle cose, e' normale essendo il capo della società. La sconfitta deve essere addosso a tutti, altrimenti non si va da nessuna parte".
 
- Parlare del futuro può aver deresponsabilizzato la squadra?
 
"Non siamo dei bambini. E' normale che la stampa parli di nuovi giocatori o del nuovo allenatore. Non mi disturbano le notizie che sento. E' normale che il mio lavoro venga messo in discussione. Se un calciatore non rende e' normale che la società prenda provvedimenti. Bisogna accettare anche i momenti negativi. Non mi disturbano queste notizie, perche' quando ho iniziato a fare questo mestiere avevo messo in preventivo quest'aspetto".
 
- Li vede motivati i suoi calciatori?
 
"A Empoli c'è stata mancanza di voglia di vincere perchè non abbiamo tirato in porta, mi ha sorpreso perchè è stata la prima volta. Col Frosinone abbiamo creato tantissimo. Io non voglio che finisca così questa stagione".
 
- C'è un problema col pressing?
 
"Quando si perde palla facciamo fatica a metterci a posto. Il primo pensiero è mettersi sotto palla. Ci sono momenti in cui non si difende in avanti, non voglio che si faccia densità nella nostra metà campo ma a 70-80 metri dalla nostra porta. Senza Osimhen per qualche minuto in campo la squadra ha percepito il pericolo, non capisco perchè non percepiamo il pericolo quando siamo undici contro undici".
 
- Cosa la preoccupa di più della Roma di De Rossi?
 
"Hanno una grande fisicità, segnano tantissimo. Hanno fatto tanti gol sulle palle ferme. Se noi facciamo una partita da Napoli anche noi abbiamo le nostre armi. Loro verticalizzano molto centralmente. Contro la Roma far passare palla centralmente puo' diventare fatale. La Roma ha vinto a Udine in 17 minuti. Sono avanti nelle Coppe, e' una partita difficile ma dobbiamo ritrovarci. Abbiamo bisogno di fare una grande partita per uscire da questa situazione che non piace a nessuno, nemmeno ai giocatori".
 
Antonio Petrazzuolo
 
Napoli Magazine
 
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