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SHOW TIME - Gino Rivieccio scrive su "NM": "Vi dico io quale sarà il colore dei sediolini dello Stadio San Paolo!"
22.03.2019 18:49 di Napoli Magazine

NAPOLI - L’assessore allo sport del comune di Napoli Ciro Borriello, persona perbene di Barra come ne ho conosciute tante in questa periferia napoletana nel mio  quarantennale lavoro, è accusato dal presidente De Luca di dormire fino a mezzogiorno. Conosco Ciro e vi do per certo che il Borriello tutte le mattine viene svegliato dal venditore di tuberi alle 6,45. Il venditor di tuberi per chi non lo sapesse, dalle nostre parti è colui il quale attraverso un altoparlante e un furgoncino ape sgangherato, sveglia i residenti urlando a squarciagola “Nu sacco ‘e patane n’euro ‘o chilo… nu’ sacco ‘e patane n’euro ‘o chilo!“. Non sapremo mai se nel reclamizzare il prodotto l’ambulante voglia alludere a qualcuno e magari dargli un tubero in affitto. So per certo però che quando poi il disturbatore di patate si assenta per frequentare altre zone, Ciro viene svegliato alle 7 in punto dal venditore di scope, spazzole per il bagno e Mocho Vileda per pavimenti al punto da ridurlo …uno straccio. Perfino la domenica Ciro non riesce a stare a letto oltre le otto, perché l’arrotino che affila gli utensili per la cucina, lavora anche nei giorni festivi. Senza contare che un giorno sì e un giorno no, De Magistris gli telefona per conoscere la sua opinione su una sua eventuale candidatura alla Regione Campania. Dunque con queste levatacce la scelta del colore dei sediolini allo stadio del San Paolo il buon Borriello deve averla necessariamente ponderata alle prime luci dell’alba, quando il sole facendo capolino dietro al Vesuvio rischiara le giornate e le menti dei napoletani. Siccome il mattino ha l’oro in bocca, Ciro avrebbe pensato di farli dello stesso colore del metallo più prezioso della terra, con una sfoglia di lamina a 18 K e agli angoli degli zaffiri luccicanti che di sera sotto la luce dei riflettori servirebbero a rendere ancora più prezioso lo stadio. In verità il colore oro Borriello lo avrebbe pensato per accontentare De Laurentiis che vede oro dappertutto, trasforma in oro tutto ciò che tocca e ha trovato una città e una passione sportiva che lo hanno ricoperto d’oro. Oltretutto l’oro accontenterebbe anche visivamente il presidente, preoccupato dalla deprimente comunicazione televisiva dei sediolini lasciati vuoti dagli spettatori nelle partite più insignificanti. Vedendo i posti vuoti dorati, De Laurentiis si rinfrancherebbe almeno con la vista. Ma vedrete che alla fine tra De Luca, che da sempre propende per i colori granata, e De Laurentiis, che spinge per le poltroncine policrome, i sediolini si faranno color azzurro, come è giusto che sia, magari l’azzurro del primo scudetto con la scritta sul bordo “Cà nisciuno è fesso!“. Anzi: cà nisciuno è fisso! Non ce lo dimentichiamo mai.

 

 

Gino Rivieccio

 

Napoli Magazine
 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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NAPOLI - L’assessore allo sport del comune di Napoli Ciro Borriello, persona perbene di Barra come ne ho conosciute tante in questa periferia napoletana nel mio  quarantennale lavoro, è accusato dal presidente De Luca di dormire fino a mezzogiorno. Conosco Ciro e vi do per certo che il Borriello tutte le mattine viene svegliato dal venditore di tuberi alle 6,45. Il venditor di tuberi per chi non lo sapesse, dalle nostre parti è colui il quale attraverso un altoparlante e un furgoncino ape sgangherato, sveglia i residenti urlando a squarciagola “Nu sacco ‘e patane n’euro ‘o chilo… nu’ sacco ‘e patane n’euro ‘o chilo!“. Non sapremo mai se nel reclamizzare il prodotto l’ambulante voglia alludere a qualcuno e magari dargli un tubero in affitto. So per certo però che quando poi il disturbatore di patate si assenta per frequentare altre zone, Ciro viene svegliato alle 7 in punto dal venditore di scope, spazzole per il bagno e Mocho Vileda per pavimenti al punto da ridurlo …uno straccio. Perfino la domenica Ciro non riesce a stare a letto oltre le otto, perché l’arrotino che affila gli utensili per la cucina, lavora anche nei giorni festivi. Senza contare che un giorno sì e un giorno no, De Magistris gli telefona per conoscere la sua opinione su una sua eventuale candidatura alla Regione Campania. Dunque con queste levatacce la scelta del colore dei sediolini allo stadio del San Paolo il buon Borriello deve averla necessariamente ponderata alle prime luci dell’alba, quando il sole facendo capolino dietro al Vesuvio rischiara le giornate e le menti dei napoletani. Siccome il mattino ha l’oro in bocca, Ciro avrebbe pensato di farli dello stesso colore del metallo più prezioso della terra, con una sfoglia di lamina a 18 K e agli angoli degli zaffiri luccicanti che di sera sotto la luce dei riflettori servirebbero a rendere ancora più prezioso lo stadio. In verità il colore oro Borriello lo avrebbe pensato per accontentare De Laurentiis che vede oro dappertutto, trasforma in oro tutto ciò che tocca e ha trovato una città e una passione sportiva che lo hanno ricoperto d’oro. Oltretutto l’oro accontenterebbe anche visivamente il presidente, preoccupato dalla deprimente comunicazione televisiva dei sediolini lasciati vuoti dagli spettatori nelle partite più insignificanti. Vedendo i posti vuoti dorati, De Laurentiis si rinfrancherebbe almeno con la vista. Ma vedrete che alla fine tra De Luca, che da sempre propende per i colori granata, e De Laurentiis, che spinge per le poltroncine policrome, i sediolini si faranno color azzurro, come è giusto che sia, magari l’azzurro del primo scudetto con la scritta sul bordo “Cà nisciuno è fesso!“. Anzi: cà nisciuno è fisso! Non ce lo dimentichiamo mai.

 

 

Gino Rivieccio

 

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