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SHOW TIME - Gino Rivieccio su "NM": "Nazionali, ha ragione don Aurelio!"
20.11.2020 23:15 di Napoli Magazine

NAPOLI - Spesso mi chiedo a cosa servono le amichevoli delle Nazionali. Ora quelle europee si sono trasformate nella Nations League, una specie di campionato a punti con il solo scopo di dare un senso alle partite decaffeinizzate rappresentate dalle amichevoli. Queste ultime infatti quando non c’è in palio un obiettivo, fosse anche un passaggio al turno successivo, equivalgono a un rapporto sessuale con il profilattico, a circolare con la mascherina, insomma a un godimento attenuato, anche se a segnare è un beniamino come Insigne. Il discorso non cambia quando massicce convocazioni riguardano calciatori stranieri tesserati con il Napoli. Spesso il tifoso si augura che lo straniero di turno, prima della convocazione dalla nazionale del suo Paese, si buschi un raffreddore, un’influenza, in modo da costringerlo a rinunziare alla pericolosa e massacrante trasferta in Africa o in Sudamerica. Mi capitava con Maradona, l’ho fatto con Cavani ed Higuain, l’ho ripetuto con Osimhen. Anzi nell’ultima di campionato a Bologna, ho persino sperato in una dissenteria acuta pur di non vederlo partire per la Nigeria dove sarebbe stato impegnato per la Coppa d’Africa. Purtroppo non è riuscito neanche ad alzarsi dal terreno di gioco a seguito della rovinosa caduta nella partita della sua nazionale che gli è costata la lussazione della spalla. Ora immagino cosa avrà pensato De Laurentiis, da sempre contrario alle interruzioni del campionato e alle convocazioni dei suoi giocatori, quando ha avuto conferma da Villa Stuart che il gioiello nigeriano non potrà essere in campo domenica sera al San Paolo nella sfida primato contro il Milan. Dicono che i suoi improperi si sono levati dalla Salaria fino al palazzo della Figc; che Mancini avrebbe chiesto a Malagò di chiudere le imposte del Coni perché le urla del patron azzurro coprivano quelle delle sirene delle ambulanze e che per ricondurlo alla ragione Gravina gli avrebbe garantito che Giacomelli, Irrati ed Abisso non avrebbero mai più arbitrato partite degli azzurri per i prossimi 10 anni. Ha ragione don Aurelio ad essere incazzato nero! Le partite delle nazionali, sfuse o a pacchetti, andrebbero giocate tutte prima dell’avvio della stagione. Oltretutto anche i tifosi mal gradiscono queste soste. E non servirà ad annacquare la loro rabbia il forfait dell’allenatore del Milan che salterà la panchina causa del Covid. Resta il dolore nostro e di Oshimen alla spalla, per delle soste inopportune e irragionevoli in una fase così delicata della stagione. Auguriamoci che il diavolo, che finora tra partite a tavolino e infortuni ci ha messo le corna, domenica sera non faccia anche i coperchi.

 

 

Gino Rivieccio

 

Napoli Magazine
 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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SHOW TIME - Gino Rivieccio su "NM": "Nazionali, ha ragione don Aurelio!"

di Napoli Magazine

20/11/2024 - 23:15

NAPOLI - Spesso mi chiedo a cosa servono le amichevoli delle Nazionali. Ora quelle europee si sono trasformate nella Nations League, una specie di campionato a punti con il solo scopo di dare un senso alle partite decaffeinizzate rappresentate dalle amichevoli. Queste ultime infatti quando non c’è in palio un obiettivo, fosse anche un passaggio al turno successivo, equivalgono a un rapporto sessuale con il profilattico, a circolare con la mascherina, insomma a un godimento attenuato, anche se a segnare è un beniamino come Insigne. Il discorso non cambia quando massicce convocazioni riguardano calciatori stranieri tesserati con il Napoli. Spesso il tifoso si augura che lo straniero di turno, prima della convocazione dalla nazionale del suo Paese, si buschi un raffreddore, un’influenza, in modo da costringerlo a rinunziare alla pericolosa e massacrante trasferta in Africa o in Sudamerica. Mi capitava con Maradona, l’ho fatto con Cavani ed Higuain, l’ho ripetuto con Osimhen. Anzi nell’ultima di campionato a Bologna, ho persino sperato in una dissenteria acuta pur di non vederlo partire per la Nigeria dove sarebbe stato impegnato per la Coppa d’Africa. Purtroppo non è riuscito neanche ad alzarsi dal terreno di gioco a seguito della rovinosa caduta nella partita della sua nazionale che gli è costata la lussazione della spalla. Ora immagino cosa avrà pensato De Laurentiis, da sempre contrario alle interruzioni del campionato e alle convocazioni dei suoi giocatori, quando ha avuto conferma da Villa Stuart che il gioiello nigeriano non potrà essere in campo domenica sera al San Paolo nella sfida primato contro il Milan. Dicono che i suoi improperi si sono levati dalla Salaria fino al palazzo della Figc; che Mancini avrebbe chiesto a Malagò di chiudere le imposte del Coni perché le urla del patron azzurro coprivano quelle delle sirene delle ambulanze e che per ricondurlo alla ragione Gravina gli avrebbe garantito che Giacomelli, Irrati ed Abisso non avrebbero mai più arbitrato partite degli azzurri per i prossimi 10 anni. Ha ragione don Aurelio ad essere incazzato nero! Le partite delle nazionali, sfuse o a pacchetti, andrebbero giocate tutte prima dell’avvio della stagione. Oltretutto anche i tifosi mal gradiscono queste soste. E non servirà ad annacquare la loro rabbia il forfait dell’allenatore del Milan che salterà la panchina causa del Covid. Resta il dolore nostro e di Oshimen alla spalla, per delle soste inopportune e irragionevoli in una fase così delicata della stagione. Auguriamoci che il diavolo, che finora tra partite a tavolino e infortuni ci ha messo le corna, domenica sera non faccia anche i coperchi.

 

 

Gino Rivieccio

 

Napoli Magazine
 

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