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VIDEO DIRETTA – Conferita a Spalletti la cittadinanza onoraria di Napoli: "Una emozione indescrivibile, da questo momento sono un officially scugnizzo!", Manfredi: "Essere napoletani è speciale e Spalletti è un cittadino speciale", ADL: "Luciano è un esemplare motivatore"
07.12.2023 10:55 di Napoli Magazine

NAPOLI – Si è svolta nella Sala dei Baroni del Maschio Angioino la cerimonia per il conferimento della cittadinanza onoraria all’ex allenatore del Napoli, Luciano Spalletti, attuale c.t. della nazionale italiana. Presente all’evento anche il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis. Ecco la video diretta pubblicata sul canale Youtube del Comune di Napoli.


Vincenza Amato, presidente del consiglio comunale, ha affermato come evidenziato da “Napoli Magazine”:  “Benvenuto Spalletti. Il Consiglio Comunale ha fortemente voluto questa giornata, si è votato unanimamente per il conferimento della cittadinanza a Spalletti per il sentimento di orgoglio che è sempre insito nei napoletani per la squadra del cuore ma che è stato accompagnato in questo anno che ci ha visto gioire accanto alla squadra e a Spalletti perché Napoli venisse riconosciuta campione e al centro dell’agenda politica nazionale e europea”

 

Il Professore Bruno Siciliano: “Sono molto emozionato, è la mia prima Laudatio, non c’era occasione migliore che dedicarla a colui che ci ha regalato un’emozione unica. Son un napoletano profondamente radicato a Napoli, nutro nei confronti di questa città un senso di gratitudine, sono abbonato storico dal ’66, prima in Curva B e poi in Curva A, ho vissuto gli scudetti di Maradona. Poi sono passato nei Distinti che rappresentano uno spaccato sociale. Solo nell’85-86 non mi sono abbonato. Ho rifiutato cattedre universitarie americane per seguire il Napoli di Maradona. Ho il privilegio di rappresentare i tifosi che fanno sacrifici ben più pesanti dei miei nel seguire il Napoli ovunque. Più che un sogno, Napoli aveva già vinto lo scudetto, io l’ho vissuto come un risveglio fragoroso e dolce, dopo 33 anni abbiamo rivissuto il dolce dello scudetto. E’ un dato scientifico servito a dimostrare che Napoli quando vuole può ottenere un risultato tanto ambito come lo scudetto. Spalletti ha interpretato in pieno il legame indissolubile tra tifosi e cittadini. Quando si dice 'napoletani' ci si riferisce agli abitanti di Napoli e implicitamente ai tifosi del Napoli. Spalletti si è fatto trovare pronto a ricevere tanto dalla gente di Napoli. Nei suoi incontri con la città ha messo in luce una forte emozione di incontro con la città. Dal punto di vista sportivo ha recepito la sfida in maniera protettiva al di là degli ostacoli dati da infortuni, arbitraggi, non è stato un deus ex machina, ma ha creduto di poter vincere coi giovani a disposizione e una volta vinto questi giovani hanno avuto la consapevolezza di essere cresciuti e cambiati per sempre. Spalletti si è perfettamente calato nello spirito napoletano e ha lasciato una grossa eredità fosse solo per il valore della rosa dei nostri giocatori. Spalletti ha allenato un gruppo multietnico di giovani. Luciano ha rispettato un fioretto di tatuarsi sul braccio sinistro lo scudetto con la "N" del Napoli e sul destro il nome dei suoi tre figli, numero perfetto “3”. Grazie di cuore a nome di tutti i napoletani, ti saremo grati per sempre, Napoli sarà sempre pronta ad abbracciarti, Napoli sarà sempre la tua seconda famiglia. Non hai insegnato solo calcio in questa città. 'Tutto per lei', anche ora che non siedi più sulla nostra panchina, noi napoletani dobbiamo ricordarlo, grazie alla tua lezione Napoli sarà una città ancora migliore”.


Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli, ha affermato, come evidenziato da “Napoli Magazine”: “E' una bella giornata per la nostra città, saluto De Laurentiis in sala con noi e i consiglieri comunali che hanno fortemente voluto questa giornata. L’ordine del giorno è stato unanime come l’amore della città per la sua squadra. Vincere lo scudetto a Napoli è qualcosa di più che vincerlo in un’altra città, c’è un amore viscerale. E’ stata una straordinaria occasione per ricordare al mondo che Napoli è una città vincente, e questo è nato da una grande alchimia, in un percorso costruito con una società all’avanguardia ed è stato anche un momento di grande gioia, tutti abbiamo negli occhi i tanti turisti venuti a Napoli per festeggiare lo scudetto indipendentemente dalla loro fede calcistica, tutto questo è stato ispirato da Spalletti, condottiero ed esempio dell’amore e della dedizione per la nostra città. Napoli è unica, rende concittadini chiunque arriva. Napoli dona e riceve amore. Per lasciare un segno a Napoli ci vogliono uomini speciali, persone in grado di mettersi in sintonia con la nostra cultura e i nostri sentimenti, capaci di donarsi all’anima di questa città e Spalletti si è dedicato, ha amato, è stato amato, ha vinto. E’ la città più difficile del mondo per farlo, ma quando si vince a Napoli è una vittoria speciale, è la vittoria sul mondo, la vittoria di una città che è stata prima e vuole essere prima. La scelta della cittadinanza è vera e di sostanza perché ci fa piacere che Spalletti resti cittadino della città, porti in alto il nome di Napoli come l’ha fatto con la straordinaria vittoria e sia testimone di una cosa: essere napoletani è speciale e Spalletti è un cittadino speciale”.

 

L'allenatore Luciano Spalletti dopo aver ricevuto la cittadinanza onoraria di Napoli ha affermato, come evidenziato da “Napoli Magazine”: “Mamma mia, che responsabilità che mi date! Il pensiero va a tutti quelli che hanno lavorato con me, staff tecnico, dottori, massaggiatori, autisti, persone che hanno lavorato la scorsa stagione nel calcio Napoli, Giuntoli e il suo staff, il presidente De Laurentiis, grazie per essere qui, ma soprattutto ringrazio i miei calciatori che sono gli artefici della bellezza che è venuta fuori, la scorsa stagione sono stati costretti tutti a mandarla in giro per il mondo questa bellezza. Mi conferite la cittadinanza onoraria per quanto fatto in questi due anni a Napoli e per me è una emozione indescrivibile, non so se merito tutto questo, avevo una squadra fortissima ed era possibile vincere. Credo che questa onorificenza voglia segnare il fortissimo legame umano tra me e il popolo napoletano. È l’aspetto a cui tengo maggiormente. Quando diventai allenatore del Napoli chiedevo e pensavo che fosse fondamentale uno stadio pieno che ci sostenesse come ha fatto in queste due stagioni. Napoli, ora sei la mia casa anche tu, sono un 'officially scugnizzo' da questo momento. Non merito tutto questo, nessuno può meritare quello che voi avete trasferito a me, come mi avete fatto sentire, nessun comune mortale lo può meritare”.

 

Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha affermato, come evidenziato da “Napoli Magazine”: “E’ stata una esperienza unica, speriamo ripetibile, io vi prometto che sarà ripetibile. Abbiamo sempre detto che non si può, se non con gli imbrogli, vincere ogni anno perché per  vincere lo scudetto ci vogliono delle condizioni che non sono sempre le stesse e anche gli stessi calciatori non rispondono sempre alla stessa maniera. C’è un problema di rafforzamento anche delle altre squadre, non crediate che uno il campionato lo giochi da solo, avete visto come si sono rafforzati anche in Europa. Abbiamo avuto la fortuna di trovare squadre in Europa, come il Liverpool che è arrivato quinto, abbiamo avuto dalla nostra parte un grande allenatore come Spalletti e un pizzico di fortuna che nella vita ci vuole sempre, altrimenti le combinazioni non riescono sempre in maniera così straordinaria come Spalletti ha saputo infondere. Luciano di diverso dagli altri ha che è un esemplare motivatore. Quello che ho imparato in 19 anni è che l’attenzionalità di un giocatore è molto corta. Spalletti è un grande comunicatore, quando dopo la partita veniva intervistato metteva alla berlina sapientemente i vari interlocutori che sono sempre lì a fare le stesse domande, come se le partite fossero sempre le stesse, lui è stato esemplare nel creare quel disagio spettacolare, sempre molto educatamente, io mi divertivo a guardare. Gli auguro con la Nazionale di avere un limpido cammino e di riportarla sugli allori dopo le quattro volte che lo siamo già stati. Ora però, Luciano, ti sei fregato! Perché accettando questa cittadinanza ed essendosi legato a Napoli e al Napoli, ogni volta che avremo bisogno di una consulenza, non potrà sottrarsi. Lui l’ha dedicata anche ai tifosi, quindi ormai non potrà più tradirci!”.

 

Rosa Petrazzuolo

 

Napoli Magazine

 

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

 

 

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07/12/2023 - 10:55

NAPOLI – Si è svolta nella Sala dei Baroni del Maschio Angioino la cerimonia per il conferimento della cittadinanza onoraria all’ex allenatore del Napoli, Luciano Spalletti, attuale c.t. della nazionale italiana. Presente all’evento anche il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis. Ecco la video diretta pubblicata sul canale Youtube del Comune di Napoli.


Vincenza Amato, presidente del consiglio comunale, ha affermato come evidenziato da “Napoli Magazine”:  “Benvenuto Spalletti. Il Consiglio Comunale ha fortemente voluto questa giornata, si è votato unanimamente per il conferimento della cittadinanza a Spalletti per il sentimento di orgoglio che è sempre insito nei napoletani per la squadra del cuore ma che è stato accompagnato in questo anno che ci ha visto gioire accanto alla squadra e a Spalletti perché Napoli venisse riconosciuta campione e al centro dell’agenda politica nazionale e europea”

 

Il Professore Bruno Siciliano: “Sono molto emozionato, è la mia prima Laudatio, non c’era occasione migliore che dedicarla a colui che ci ha regalato un’emozione unica. Son un napoletano profondamente radicato a Napoli, nutro nei confronti di questa città un senso di gratitudine, sono abbonato storico dal ’66, prima in Curva B e poi in Curva A, ho vissuto gli scudetti di Maradona. Poi sono passato nei Distinti che rappresentano uno spaccato sociale. Solo nell’85-86 non mi sono abbonato. Ho rifiutato cattedre universitarie americane per seguire il Napoli di Maradona. Ho il privilegio di rappresentare i tifosi che fanno sacrifici ben più pesanti dei miei nel seguire il Napoli ovunque. Più che un sogno, Napoli aveva già vinto lo scudetto, io l’ho vissuto come un risveglio fragoroso e dolce, dopo 33 anni abbiamo rivissuto il dolce dello scudetto. E’ un dato scientifico servito a dimostrare che Napoli quando vuole può ottenere un risultato tanto ambito come lo scudetto. Spalletti ha interpretato in pieno il legame indissolubile tra tifosi e cittadini. Quando si dice 'napoletani' ci si riferisce agli abitanti di Napoli e implicitamente ai tifosi del Napoli. Spalletti si è fatto trovare pronto a ricevere tanto dalla gente di Napoli. Nei suoi incontri con la città ha messo in luce una forte emozione di incontro con la città. Dal punto di vista sportivo ha recepito la sfida in maniera protettiva al di là degli ostacoli dati da infortuni, arbitraggi, non è stato un deus ex machina, ma ha creduto di poter vincere coi giovani a disposizione e una volta vinto questi giovani hanno avuto la consapevolezza di essere cresciuti e cambiati per sempre. Spalletti si è perfettamente calato nello spirito napoletano e ha lasciato una grossa eredità fosse solo per il valore della rosa dei nostri giocatori. Spalletti ha allenato un gruppo multietnico di giovani. Luciano ha rispettato un fioretto di tatuarsi sul braccio sinistro lo scudetto con la "N" del Napoli e sul destro il nome dei suoi tre figli, numero perfetto “3”. Grazie di cuore a nome di tutti i napoletani, ti saremo grati per sempre, Napoli sarà sempre pronta ad abbracciarti, Napoli sarà sempre la tua seconda famiglia. Non hai insegnato solo calcio in questa città. 'Tutto per lei', anche ora che non siedi più sulla nostra panchina, noi napoletani dobbiamo ricordarlo, grazie alla tua lezione Napoli sarà una città ancora migliore”.


Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli, ha affermato, come evidenziato da “Napoli Magazine”: “E' una bella giornata per la nostra città, saluto De Laurentiis in sala con noi e i consiglieri comunali che hanno fortemente voluto questa giornata. L’ordine del giorno è stato unanime come l’amore della città per la sua squadra. Vincere lo scudetto a Napoli è qualcosa di più che vincerlo in un’altra città, c’è un amore viscerale. E’ stata una straordinaria occasione per ricordare al mondo che Napoli è una città vincente, e questo è nato da una grande alchimia, in un percorso costruito con una società all’avanguardia ed è stato anche un momento di grande gioia, tutti abbiamo negli occhi i tanti turisti venuti a Napoli per festeggiare lo scudetto indipendentemente dalla loro fede calcistica, tutto questo è stato ispirato da Spalletti, condottiero ed esempio dell’amore e della dedizione per la nostra città. Napoli è unica, rende concittadini chiunque arriva. Napoli dona e riceve amore. Per lasciare un segno a Napoli ci vogliono uomini speciali, persone in grado di mettersi in sintonia con la nostra cultura e i nostri sentimenti, capaci di donarsi all’anima di questa città e Spalletti si è dedicato, ha amato, è stato amato, ha vinto. E’ la città più difficile del mondo per farlo, ma quando si vince a Napoli è una vittoria speciale, è la vittoria sul mondo, la vittoria di una città che è stata prima e vuole essere prima. La scelta della cittadinanza è vera e di sostanza perché ci fa piacere che Spalletti resti cittadino della città, porti in alto il nome di Napoli come l’ha fatto con la straordinaria vittoria e sia testimone di una cosa: essere napoletani è speciale e Spalletti è un cittadino speciale”.

 

L'allenatore Luciano Spalletti dopo aver ricevuto la cittadinanza onoraria di Napoli ha affermato, come evidenziato da “Napoli Magazine”: “Mamma mia, che responsabilità che mi date! Il pensiero va a tutti quelli che hanno lavorato con me, staff tecnico, dottori, massaggiatori, autisti, persone che hanno lavorato la scorsa stagione nel calcio Napoli, Giuntoli e il suo staff, il presidente De Laurentiis, grazie per essere qui, ma soprattutto ringrazio i miei calciatori che sono gli artefici della bellezza che è venuta fuori, la scorsa stagione sono stati costretti tutti a mandarla in giro per il mondo questa bellezza. Mi conferite la cittadinanza onoraria per quanto fatto in questi due anni a Napoli e per me è una emozione indescrivibile, non so se merito tutto questo, avevo una squadra fortissima ed era possibile vincere. Credo che questa onorificenza voglia segnare il fortissimo legame umano tra me e il popolo napoletano. È l’aspetto a cui tengo maggiormente. Quando diventai allenatore del Napoli chiedevo e pensavo che fosse fondamentale uno stadio pieno che ci sostenesse come ha fatto in queste due stagioni. Napoli, ora sei la mia casa anche tu, sono un 'officially scugnizzo' da questo momento. Non merito tutto questo, nessuno può meritare quello che voi avete trasferito a me, come mi avete fatto sentire, nessun comune mortale lo può meritare”.

 

Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha affermato, come evidenziato da “Napoli Magazine”: “E’ stata una esperienza unica, speriamo ripetibile, io vi prometto che sarà ripetibile. Abbiamo sempre detto che non si può, se non con gli imbrogli, vincere ogni anno perché per  vincere lo scudetto ci vogliono delle condizioni che non sono sempre le stesse e anche gli stessi calciatori non rispondono sempre alla stessa maniera. C’è un problema di rafforzamento anche delle altre squadre, non crediate che uno il campionato lo giochi da solo, avete visto come si sono rafforzati anche in Europa. Abbiamo avuto la fortuna di trovare squadre in Europa, come il Liverpool che è arrivato quinto, abbiamo avuto dalla nostra parte un grande allenatore come Spalletti e un pizzico di fortuna che nella vita ci vuole sempre, altrimenti le combinazioni non riescono sempre in maniera così straordinaria come Spalletti ha saputo infondere. Luciano di diverso dagli altri ha che è un esemplare motivatore. Quello che ho imparato in 19 anni è che l’attenzionalità di un giocatore è molto corta. Spalletti è un grande comunicatore, quando dopo la partita veniva intervistato metteva alla berlina sapientemente i vari interlocutori che sono sempre lì a fare le stesse domande, come se le partite fossero sempre le stesse, lui è stato esemplare nel creare quel disagio spettacolare, sempre molto educatamente, io mi divertivo a guardare. Gli auguro con la Nazionale di avere un limpido cammino e di riportarla sugli allori dopo le quattro volte che lo siamo già stati. Ora però, Luciano, ti sei fregato! Perché accettando questa cittadinanza ed essendosi legato a Napoli e al Napoli, ogni volta che avremo bisogno di una consulenza, non potrà sottrarsi. Lui l’ha dedicata anche ai tifosi, quindi ormai non potrà più tradirci!”.

 

Rosa Petrazzuolo

 

Napoli Magazine

 

 

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