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G-FACTOR - G. Lucariello scrive su "NM": "Napoli, calma e gesso"
01.09.2018 10:50 di Napoli Magazine

NAPOLI - “Calma e gesso”, la saggia ma imperativa esortazione… è “rubata” al grande Mimmo Carratelli che iniziava così un suo stupendo pezzo sul “Roma” di un po’ di anni fa – guidato allo Sport dall’indimenticabile Signore del giornalismo e del calcio Antonio Scotti, pezzo che naturalmente riguardava il Napoli. Proprio così, “calma e gesso”, la ripetizione dopo tanto tempo è obbligata visto che i tifosi azzurri sono con le mani nei capelli, a causa dello stramaledetto sorteggio in Champions che ha infilato gli azzurri in un girone di ferro con Psg e Liverpool, con la Stella Rossa di Belgrado in quarta fascia ad accompagnare le due big e il Napoli di Ancelotti. In fermento e preso quasi dalla disperazione il mondo del football napoletano. Chi invece non si è affatto spaventato è proprio il nuovo comandante in capo della squadra del cuore, caratterialmente sereno e tranquillo e dotato di grandissima esperienza e professionalità. Valori che non l’hanno fatto traballare come è capitato in giro a tantissima gente di fede azzurra. Anzi, Ancelotti è andato oltre, non solo liberando dall’ossessione della paura quelli che dalla tremarella si sono afflosciati sulle gambe e sottoscrivendo un breve ma significativo avviso, la sfida con Psg e Liverpool è stata accettata e rispedita con fermezza e disinvoltura in Champions ai due club direttamente interessati al passaggio di turno: “Anche a loro non farà piacere trovare il Napoli sulla propria strada”, un concetto sintetico e chiaro che capovolge o comunque pone in perfetto reciproco equilibrio i termini dell’intera questione: il Napoli punta alla qualificazione ai turni successivi. Non sono paroloni, comunque. Ciò che ha dettato Ancelotti a botta calda, tanto e vero che l’allenatore del Psg, Tuchel, ha così commentato nella giornata di ieri, sulla presenza del club azzurro nel girone di ferro: “Il Napoli vanta quattro, cinque giocatori di altissimo livello internazionale. Sarà molto difficile”. Jurgen Klopp, vecchia conoscenza in Champions del pubblico napoletano e tecnico della squadra vice campione d’Europa in Champions ha invece esaltato il suo Liverpool, sottolineando in alcuni passaggi i principali valori della suo gruppo che vanno al di là delle pur grandissime qualità tecniche dei calciatori della rosa: “Non siamo una squadra qualunque. Noi siamo uniti come una famiglia”, parole sante che sono anche il credo del comandante Ancelotti, è una filosofia che ora come ora in un certo senso accomuna i due: di Klopp avevamo un’altra immagine, la sua smorfia rabbiosa quando fu espulso al San Paolo durante la partita di Champions con il Borussia Dortmund, mentre di Ancelotti c’è una pacata contagiosa tranquillità, talvolta accompagnata dal sopracciglio sinistro che si alza improvvisamente, un ticchettio che finisce per rafforzare sogni e convinzioni della squadra del cuore alimentata con la sua Torcida in un’unica missione: Napoli nell’élitè del calcio internazionale, la questione va risolta al San Paolo che ospiterà giocatori e club di valore mondiale. Bisogna batterli, aprendo con i tre punti nella prima partita in trasferta contro la Stella Rossa. Servirà anche a cancellare la sconfitta in Ucraina con lo Shaktar e la rinuncia di Sarri alla Champions, con un criminale turnover escludendo Mertens, Jorgino, Allan per tenerli pronti contro il Benevento in campionato. Mah, non sarà più così. Per fortuna.

 

 

Gianfranco Lucariello

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 

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G-FACTOR - G. Lucariello scrive su "NM": "Napoli, calma e gesso"

di Napoli Magazine

01/09/2024 - 10:50

NAPOLI - “Calma e gesso”, la saggia ma imperativa esortazione… è “rubata” al grande Mimmo Carratelli che iniziava così un suo stupendo pezzo sul “Roma” di un po’ di anni fa – guidato allo Sport dall’indimenticabile Signore del giornalismo e del calcio Antonio Scotti, pezzo che naturalmente riguardava il Napoli. Proprio così, “calma e gesso”, la ripetizione dopo tanto tempo è obbligata visto che i tifosi azzurri sono con le mani nei capelli, a causa dello stramaledetto sorteggio in Champions che ha infilato gli azzurri in un girone di ferro con Psg e Liverpool, con la Stella Rossa di Belgrado in quarta fascia ad accompagnare le due big e il Napoli di Ancelotti. In fermento e preso quasi dalla disperazione il mondo del football napoletano. Chi invece non si è affatto spaventato è proprio il nuovo comandante in capo della squadra del cuore, caratterialmente sereno e tranquillo e dotato di grandissima esperienza e professionalità. Valori che non l’hanno fatto traballare come è capitato in giro a tantissima gente di fede azzurra. Anzi, Ancelotti è andato oltre, non solo liberando dall’ossessione della paura quelli che dalla tremarella si sono afflosciati sulle gambe e sottoscrivendo un breve ma significativo avviso, la sfida con Psg e Liverpool è stata accettata e rispedita con fermezza e disinvoltura in Champions ai due club direttamente interessati al passaggio di turno: “Anche a loro non farà piacere trovare il Napoli sulla propria strada”, un concetto sintetico e chiaro che capovolge o comunque pone in perfetto reciproco equilibrio i termini dell’intera questione: il Napoli punta alla qualificazione ai turni successivi. Non sono paroloni, comunque. Ciò che ha dettato Ancelotti a botta calda, tanto e vero che l’allenatore del Psg, Tuchel, ha così commentato nella giornata di ieri, sulla presenza del club azzurro nel girone di ferro: “Il Napoli vanta quattro, cinque giocatori di altissimo livello internazionale. Sarà molto difficile”. Jurgen Klopp, vecchia conoscenza in Champions del pubblico napoletano e tecnico della squadra vice campione d’Europa in Champions ha invece esaltato il suo Liverpool, sottolineando in alcuni passaggi i principali valori della suo gruppo che vanno al di là delle pur grandissime qualità tecniche dei calciatori della rosa: “Non siamo una squadra qualunque. Noi siamo uniti come una famiglia”, parole sante che sono anche il credo del comandante Ancelotti, è una filosofia che ora come ora in un certo senso accomuna i due: di Klopp avevamo un’altra immagine, la sua smorfia rabbiosa quando fu espulso al San Paolo durante la partita di Champions con il Borussia Dortmund, mentre di Ancelotti c’è una pacata contagiosa tranquillità, talvolta accompagnata dal sopracciglio sinistro che si alza improvvisamente, un ticchettio che finisce per rafforzare sogni e convinzioni della squadra del cuore alimentata con la sua Torcida in un’unica missione: Napoli nell’élitè del calcio internazionale, la questione va risolta al San Paolo che ospiterà giocatori e club di valore mondiale. Bisogna batterli, aprendo con i tre punti nella prima partita in trasferta contro la Stella Rossa. Servirà anche a cancellare la sconfitta in Ucraina con lo Shaktar e la rinuncia di Sarri alla Champions, con un criminale turnover escludendo Mertens, Jorgino, Allan per tenerli pronti contro il Benevento in campionato. Mah, non sarà più così. Per fortuna.

 

 

Gianfranco Lucariello

 

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