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GOLAZO - Mollichelli su "NM": "Napoli, Gennarino di chiavi ne ha trovate tre"
02.12.2020 13:42 di Napoli Magazine

NAPOLI - C'è un'espressione della lingua napoletana che indica un soggetto, oppure un evento, che rappresenta il deus ex machina, la soluzione giusta. E' questa: si' 'a chiave d''e ll'acqua. Si dà il fatto che Gennarino di chiavi ne ha trovate ben tre. Gli uomini (2) nello schema e lo schema stesso. Prima chiave: il piccoletto Demme davanti alla difesa a far da schermo e da primo regista. Il bello è che si chiama pure Diego, ma lui è più che altro un Vercingetorice. Seconda chiave: Zielinski, il polacchino di tutti i dribbling e gli affondi possibili. Contro il Milan non partì titolare e fu iattura. Lo schema: il 4-3-3 che la squadra dimostra da tempo di possedere nel suo dna. Chi ha la pazienza di seguire le mie sfrennesiate, ricorderà che indicai Napoli e Milan tra le candidate a duellare per lo scudetto. Resto di questa convinzione, dettata non dal sentimento bensì dalla ragione. Perché sono le squadre più belle del torneo: nel gioco, nella gioia di vivere in campo per osare, per cercare la via del gol in ogni frangente, senza alcuna speculazione di sorta. E poi, posseggono entrambe una "rosa" di tutto rispetto, con alter ego e non doppioni, che non è la stessa cosa. Le altre squadre di beltà vestite sono l'Atalanta, fuori dai giochi perché sembra aver smarrito la continuità ed è tutta dedita all'avventura in Champions ed il Verona di Juric che più di rompere le uova nel paniere un po' a tutte le altre non può fare. Quanto all'Inter che molti, tra allenatori e critici, considerano una seria candidata al triangolino tricolore, vedremo che saprà fare quando affronterà i maradoniani. Dite, e la Juve? E' per ora un cantiere e comprendo la rabbia di Ringhio su quel viaggio a Torino che lui avrebbe fatto ad ogni costo. Il derby del sole in una notte triste ha detto chiaro e tondo che il Napoli è una signora squadra. La Roma, che è a pari punti, è stata stritolata e non ci si venga a dire che si sia trattata di una partita particolare, sull'onda emotiva del dolore per Diego. C'è stato tanto cuore sì, ma anche lucido raziocinio nel leggere ed individuare le lacune dei giallorossi. Ora comincia un mese terribile, con un match ogni tre giorni, un tour de force obbligato che sarà vissuto anche dalle altre compagini impegnate nell'agone europeo. A partire dalla delicata sfida in casa dell'AZ. La terza vittoria consecutiva esterna - che è nelle corde della squadra - nella terra dei tulipani vorrebbe dire accesso sicuro ai sedicesimi dell'Europa League. Concludo con un pensiero per Diego. Con le parole con le quali la celebre università di Oxford ha salutato, e compendiato, la sua grandezza: Maradona, un mago ispiratore di sogni. Riposa in pace, Diego.

 

 

Adolfo Mollichelli

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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GOLAZO - Mollichelli su "NM": "Napoli, Gennarino di chiavi ne ha trovate tre"

di Napoli Magazine

02/12/2024 - 13:42

NAPOLI - C'è un'espressione della lingua napoletana che indica un soggetto, oppure un evento, che rappresenta il deus ex machina, la soluzione giusta. E' questa: si' 'a chiave d''e ll'acqua. Si dà il fatto che Gennarino di chiavi ne ha trovate ben tre. Gli uomini (2) nello schema e lo schema stesso. Prima chiave: il piccoletto Demme davanti alla difesa a far da schermo e da primo regista. Il bello è che si chiama pure Diego, ma lui è più che altro un Vercingetorice. Seconda chiave: Zielinski, il polacchino di tutti i dribbling e gli affondi possibili. Contro il Milan non partì titolare e fu iattura. Lo schema: il 4-3-3 che la squadra dimostra da tempo di possedere nel suo dna. Chi ha la pazienza di seguire le mie sfrennesiate, ricorderà che indicai Napoli e Milan tra le candidate a duellare per lo scudetto. Resto di questa convinzione, dettata non dal sentimento bensì dalla ragione. Perché sono le squadre più belle del torneo: nel gioco, nella gioia di vivere in campo per osare, per cercare la via del gol in ogni frangente, senza alcuna speculazione di sorta. E poi, posseggono entrambe una "rosa" di tutto rispetto, con alter ego e non doppioni, che non è la stessa cosa. Le altre squadre di beltà vestite sono l'Atalanta, fuori dai giochi perché sembra aver smarrito la continuità ed è tutta dedita all'avventura in Champions ed il Verona di Juric che più di rompere le uova nel paniere un po' a tutte le altre non può fare. Quanto all'Inter che molti, tra allenatori e critici, considerano una seria candidata al triangolino tricolore, vedremo che saprà fare quando affronterà i maradoniani. Dite, e la Juve? E' per ora un cantiere e comprendo la rabbia di Ringhio su quel viaggio a Torino che lui avrebbe fatto ad ogni costo. Il derby del sole in una notte triste ha detto chiaro e tondo che il Napoli è una signora squadra. La Roma, che è a pari punti, è stata stritolata e non ci si venga a dire che si sia trattata di una partita particolare, sull'onda emotiva del dolore per Diego. C'è stato tanto cuore sì, ma anche lucido raziocinio nel leggere ed individuare le lacune dei giallorossi. Ora comincia un mese terribile, con un match ogni tre giorni, un tour de force obbligato che sarà vissuto anche dalle altre compagini impegnate nell'agone europeo. A partire dalla delicata sfida in casa dell'AZ. La terza vittoria consecutiva esterna - che è nelle corde della squadra - nella terra dei tulipani vorrebbe dire accesso sicuro ai sedicesimi dell'Europa League. Concludo con un pensiero per Diego. Con le parole con le quali la celebre università di Oxford ha salutato, e compendiato, la sua grandezza: Maradona, un mago ispiratore di sogni. Riposa in pace, Diego.

 

 

Adolfo Mollichelli

 

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