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GOLAZO - Adolfo Mollichelli su "NM": "Napoli, una vittoria mancata, stella rossa di sera, buon tempo si spera"
19.09.2018 20:22 di Napoli Magazine

NAPOLI - Dove eravamo rimasti? Ah! sì, al doppio zero di gol al passivo tra Fiorentina e Stella Rossa. Sono i gol fatti che fanno registrare triste latitanza. E meno male che Lorenzino i viola li ha infilati ed ai serbi ha fatto sentire come suona schioccante il rumore del legno. Prove di gol non riuscite. Probabile che c'entri - anche se in percentuale minima - la rivoluzione tattica imposta da Ancelotti. Più di una in verità. Tra variazioni di schemi e cambi di posizione di più di un azzurro. A cominciare da Insigne che è stato privato della solitudine della fascia e ricompensato con maggiori spazi da coprire e apparentemente con più di una concessione all'estro e alla fantasìa. Purché giri attorno a Milik che è sempre più preziosa torre d'avvistamento. L'Europa è affascinante - non quella politica ed economica che è un bel casotto - e profuma di soldi, tanti. Pecunia non olet, si dice. E figurarsi per Aurelio Primo, oculato amministratore con occhio attento a Bari che è a nord di Napoli. La Champions delle meraviglie che coinvolge ricchi e meno ricchi, di poveri neanche a parlarne. Gironi più o meno scontati, nel senso che finiranno per promuovere le solite note. Qualche girone infernale, come quello in cui un sorteggio dantesco ha precipitato gli azzurri, guidati da un tecnico che però ha dimostrato di essere vincente al di fuori dei confini e in realtà anche tra le mura amiche. Che abbia perduto la bollettina per colpa del Napoli non frega a nessuno (tranne che a me), ma sfido chiunque a contraddire questa affermazione: contro la Crvena Zvezda, che sarebbe la Stella Rossa, sono stati lasciati due punti preziosissimi, pesanti, sul prato del Marakanà. Una vittoria mancata, e abbondantemente alla portata, contro una squadra di antica tradizione serba ma che attualmente è ridotta maluccio. Si tiene su perché gioca animosamente per tutta la durata dell'incontro. Tutto qui. Aveva cominciato bene il Napoli, poi s'è smarrito tra strettoie e panoramiche costruite spesso con farraginosità. E' andata così, con palesi rimpianti. Da apprezzare la calma e la saggezza dimostrata da Fabiàn Ruiz che a me piace tanto. Il mio pupillo, Allan, stavolta m'ha lasciato perplesso. Che abbia bisogno di tirare il fiato il guerriero che vale per due? Finale con modo di dire: stella rossa di sera, buon tempo si spera. Che cos'altro potremmo dire.

 

 

 

Adolfo Mollichelli

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 

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GOLAZO - Adolfo Mollichelli su "NM": "Napoli, una vittoria mancata, stella rossa di sera, buon tempo si spera"

di Napoli Magazine

19/09/2024 - 20:22

NAPOLI - Dove eravamo rimasti? Ah! sì, al doppio zero di gol al passivo tra Fiorentina e Stella Rossa. Sono i gol fatti che fanno registrare triste latitanza. E meno male che Lorenzino i viola li ha infilati ed ai serbi ha fatto sentire come suona schioccante il rumore del legno. Prove di gol non riuscite. Probabile che c'entri - anche se in percentuale minima - la rivoluzione tattica imposta da Ancelotti. Più di una in verità. Tra variazioni di schemi e cambi di posizione di più di un azzurro. A cominciare da Insigne che è stato privato della solitudine della fascia e ricompensato con maggiori spazi da coprire e apparentemente con più di una concessione all'estro e alla fantasìa. Purché giri attorno a Milik che è sempre più preziosa torre d'avvistamento. L'Europa è affascinante - non quella politica ed economica che è un bel casotto - e profuma di soldi, tanti. Pecunia non olet, si dice. E figurarsi per Aurelio Primo, oculato amministratore con occhio attento a Bari che è a nord di Napoli. La Champions delle meraviglie che coinvolge ricchi e meno ricchi, di poveri neanche a parlarne. Gironi più o meno scontati, nel senso che finiranno per promuovere le solite note. Qualche girone infernale, come quello in cui un sorteggio dantesco ha precipitato gli azzurri, guidati da un tecnico che però ha dimostrato di essere vincente al di fuori dei confini e in realtà anche tra le mura amiche. Che abbia perduto la bollettina per colpa del Napoli non frega a nessuno (tranne che a me), ma sfido chiunque a contraddire questa affermazione: contro la Crvena Zvezda, che sarebbe la Stella Rossa, sono stati lasciati due punti preziosissimi, pesanti, sul prato del Marakanà. Una vittoria mancata, e abbondantemente alla portata, contro una squadra di antica tradizione serba ma che attualmente è ridotta maluccio. Si tiene su perché gioca animosamente per tutta la durata dell'incontro. Tutto qui. Aveva cominciato bene il Napoli, poi s'è smarrito tra strettoie e panoramiche costruite spesso con farraginosità. E' andata così, con palesi rimpianti. Da apprezzare la calma e la saggezza dimostrata da Fabiàn Ruiz che a me piace tanto. Il mio pupillo, Allan, stavolta m'ha lasciato perplesso. Che abbia bisogno di tirare il fiato il guerriero che vale per due? Finale con modo di dire: stella rossa di sera, buon tempo si spera. Che cos'altro potremmo dire.

 

 

 

Adolfo Mollichelli

 

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