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GOLAZO - Adolfo Mollichelli su "NM": "Napoli, w la nostra Africa!"
06.10.2021 17:32 di Napoli Magazine

NAPOLI - Ci si ferma sul più bello, per dare spazio alle nazionali. Ci si ferma con il Napoli lassù in vetta, a punteggio pieno: sette vittorie su sette, le sette bellezze. Un altro successo e Spalletti avrà eguagliato le otto perle consecutive di Sarri (campionato 2017-18). Il record assoluto appartiene a Rudi Garcia, con la Roma (2013-14). Cooperativa del gol, con Osimhen presidente. Difesa di ferro, la migliore, con soli tre gol subiti. Una squadra champagne, un'intelaiatura solida, la voglia matta di tutti di arrivare a mettere la firma sul terzo triangolino tricolore. Si può fare. L'obiettivo di partenza era il raggiungimento della zona Champions, quanto meno. Ora si è capito che si può fare molto di più, che si può osare. Con un occhio particolare al MIlan che ha in comune con gli azzurri la prerogativa di perseguire la vittoria attraverso il gioco. Al di là dei numeri che la classifica esprime, Napoli e Milan sono, senza dubbio, le più belle del reame. L'Inter inzaghiana ha alti e bassi. La Roma di Mou è piacevole ma prende troppi gol. La Fiorentina è l'eterna incompiuta. Mi soffermo sulle prime cinque piazze. Certamente scalerà posizioni la Juve che, però, è a meno dieci dalla vetta. A Torino, con le Alpi a ridosso, quando fa freddo, fa freddo. Quando si riprenderà, si ospiterà il Torino, poi il derby del sole con la Roma e sarà tutto da vedere. E veniamo ora ai cori contro i rappresentanti della nostra Africa. Ho sempre avuto il dubbio se si tratti di razzismo oppure di cretinismo (che poi sono l'identica cosa). Episodi che nascono dalla frustrazione per una sconfitta e dal gusto tutto stupido di essere contro, per partito preso, per eccesso di fanatismo, per la totale mancanza di cultura sportiva in quasi tutte le tifoserie di casa nostra. L'avversario da considerare come nemico, come un appestato che vada respinto a colpi di bastone, deriso, offeso. Tollerare chi tifi per una squadra che non sia la tua, inimmaginabile. E si badi bene, un male universale, che obnubila la mente di chiunque: dal professionista di successo al buon padre di famiglia all'ultrà. Cari Koulibaly, Osimhen, Anguissa non ve la prendete più di tanto. Pensate che se aveste vestito la casacca viola sareste stati osannati. Firenze è una città che amo. I fiorentini no, quando c'è di mezzo il calcio. Rissosi e vipere di lingua, sono rimasti ai tempi del calcio fiorentino. Cari Koulibaly, Osimhen, Anguissa rideteci su. A Firenze, per puro odio verso l'altro, quando in campo scende la Juve ci sono sempre cori inneggianti alla strage dell'Heysel, saprete di certo di che cosa sto parlando. Un coro sulle note di "Montagne verdi". Viva la nostra Africa, sempre.

 

 

Adolfo Mollichelli

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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GOLAZO - Adolfo Mollichelli su "NM": "Napoli, w la nostra Africa!"

di Napoli Magazine

06/10/2024 - 17:32

NAPOLI - Ci si ferma sul più bello, per dare spazio alle nazionali. Ci si ferma con il Napoli lassù in vetta, a punteggio pieno: sette vittorie su sette, le sette bellezze. Un altro successo e Spalletti avrà eguagliato le otto perle consecutive di Sarri (campionato 2017-18). Il record assoluto appartiene a Rudi Garcia, con la Roma (2013-14). Cooperativa del gol, con Osimhen presidente. Difesa di ferro, la migliore, con soli tre gol subiti. Una squadra champagne, un'intelaiatura solida, la voglia matta di tutti di arrivare a mettere la firma sul terzo triangolino tricolore. Si può fare. L'obiettivo di partenza era il raggiungimento della zona Champions, quanto meno. Ora si è capito che si può fare molto di più, che si può osare. Con un occhio particolare al MIlan che ha in comune con gli azzurri la prerogativa di perseguire la vittoria attraverso il gioco. Al di là dei numeri che la classifica esprime, Napoli e Milan sono, senza dubbio, le più belle del reame. L'Inter inzaghiana ha alti e bassi. La Roma di Mou è piacevole ma prende troppi gol. La Fiorentina è l'eterna incompiuta. Mi soffermo sulle prime cinque piazze. Certamente scalerà posizioni la Juve che, però, è a meno dieci dalla vetta. A Torino, con le Alpi a ridosso, quando fa freddo, fa freddo. Quando si riprenderà, si ospiterà il Torino, poi il derby del sole con la Roma e sarà tutto da vedere. E veniamo ora ai cori contro i rappresentanti della nostra Africa. Ho sempre avuto il dubbio se si tratti di razzismo oppure di cretinismo (che poi sono l'identica cosa). Episodi che nascono dalla frustrazione per una sconfitta e dal gusto tutto stupido di essere contro, per partito preso, per eccesso di fanatismo, per la totale mancanza di cultura sportiva in quasi tutte le tifoserie di casa nostra. L'avversario da considerare come nemico, come un appestato che vada respinto a colpi di bastone, deriso, offeso. Tollerare chi tifi per una squadra che non sia la tua, inimmaginabile. E si badi bene, un male universale, che obnubila la mente di chiunque: dal professionista di successo al buon padre di famiglia all'ultrà. Cari Koulibaly, Osimhen, Anguissa non ve la prendete più di tanto. Pensate che se aveste vestito la casacca viola sareste stati osannati. Firenze è una città che amo. I fiorentini no, quando c'è di mezzo il calcio. Rissosi e vipere di lingua, sono rimasti ai tempi del calcio fiorentino. Cari Koulibaly, Osimhen, Anguissa rideteci su. A Firenze, per puro odio verso l'altro, quando in campo scende la Juve ci sono sempre cori inneggianti alla strage dell'Heysel, saprete di certo di che cosa sto parlando. Un coro sulle note di "Montagne verdi". Viva la nostra Africa, sempre.

 

 

Adolfo Mollichelli

 

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