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NM LIVE - Gaetano Fontana a "NM": "Juve-Napoli, il pari sarebbe stato più giusto ma la Champions è ancora possibile"
09.04.2021 19:22 di Napoli Magazine
NAPOLI - Gaetano Fontana, ex centrocampista del Napoli, ha rilasciato un'intervista a "Napoli Magazine": "A mio avviso, nella prima parte della gara contro la Juventus, il Napoli è stato un po’ remissivo fino al gol subito. Subito dopo ho notato un accenno di reazione che mal si produceva per la poca ispirazione in zona di rifinitura e finalizzazione. Questa è stata una delle evidenze emerse nella gara giocata allo Stadium. Purtroppo sono stato un profeta seppur negativo per il Napoli. Ho visto la gara in compagnia di mio papà e dopo l’occasione di Insigne, avevo percepito la pericolosità che avrebbe comportato il non concretizzare quanto stavano creando nella seconda parte di gara, e gli ho riferito che tipo di atteggiamento, seppur propositivo, esponeva la linea di difesa a rischi importanti. Il tutto nasceva dalla necessità di dover recuperare il passivo, ma di fatto rappresentava un sentiero noto e comodo per le caratteristiche presenti negli uomini d’attacco di Pirlo. Purtroppo è andata proprio così. È stato un peccato perché a mio avviso il pari sarebbe stato il risultato più giusto. L'arbitro Mariani non mi ha convinto assolutamente, ma, nel contempo, mi convince sempre meno il criterio dell’utilizzo del VAR e le valutazioni che emergono. Lozano-Chiesa? Certamente il VAR avrebbe potuto fare di più. Anche in questo caso non so quale sia stato il criterio di valutazione. Il fallo di Lozano è stato più che evidente, ma bisogna capire se le considerazioni e valutazioni fatte sulla circostanza sono state dettate dalla posizione dell’avvenuto intervento fuori dal perimetro di gioco, o perché il contatto fosse avvenuto successivo alla giocata di Chiesa, che di fatto si era spossessato della palla avendola trasmessa in maniera pulita verso l’interno dell’area. Zielinski? Per me era rigore sacrosanto, andava fischiato, l'azione era in svolgimento e lui stava compiendo la giocata, a differenza di Chiesa che era gia' fuori dal campo. Il Napoli deve assolutamente credere nella chance di qualificarsi alla prossima Champions. Mai dire mai. Avanti comunque nonostante questa cocente sconfitta. In questo momento non è opportuno fare calcoli o previsioni. Il Napoli deve concentrarsi su ciò che è possibile gestire, ossia se stessi. Non può gestire qualcosa che non è sotto il loro controllo. Deve cercare di ottimizzare quanto più è possibile fare, attendendo che almeno una delle tre possa inciampare e lasciare lo spazio utile per potersi inserire nella griglia che da accesso alla prossima edizione della Champions. Mertens e Lozano sono quelli che hanno patito maggiormente. Purtroppo il loro cammino in questo campionato è stato caratterizzato da infortuni vari e ciò crea una certa discontinuità di rendimento, sia tra una partita e l’altra, sia nella stessa partita. Loro hanno poche responsabilità, pagano uno stato di forma non ottimale, e ci più stare che a volte emergano prestazioni di quella natura. Pesa maggiormente perché si è concretizzata in un momento e in gara di grande importanza ai fini del risultato finale. È ovvio che Gattuso tenga in ferma considerazione le candidature di Osimhen e di Politano, che hanno avuto un impatto positivo al loro ingresso in campo. Forse il dato positivo snello stesso tempo negativo che emerge, è che il Napoli riesce ad arrivare con buona disinvoltura nei pressi dei 16 metri di qualsiasi avversario, ma nel contempo riesce a realizzare poco per quanto produce. Di diversa natura sono gli errori sotto porta avversaria. Poi è ovvio che gli errori sono presenti anche  in altre zone del campo, e faranno parte sempre ci saranno sempre della storia di ogni gara. Ma l’equazione tra occasioni concrete da gol prodotte e realizzate è decisamente da matita rossa. Emersa già in altre occasioni. Ciò rappresenta  un dato che penalizza molto il cammino della squadra di Gattuso. Di Lorenzo è cresciuto veramente tanto. Ricordo ancora quando solo qualche anno fa militava nel Matera e l’affrontavo da avversario. Questo deve essere un promo per chi crede nei sogni e parte da lontano. Sono pochi gli atleti che hanno la possibilità di iniziare la propria carriera dalla serie A e giocarci per tanti anni con costanza. Di Lorenzo rappresenta costanza, perseveranza, desiderio, Resilienza, serietà, professionalità. E come se non bastasse è riuscito a farsi preferire, rispetto a tanti suoi colleghi, anche nelle scelte del CT della nostra nazionale. È veramente una storia da raccontare nei settori giovanili o negli spogliatoi dei campionati minori. Bisogna andare forte, credere fortemente in quello che stanno facendo per mettere quanto più possibile dentro in termini di risultati. Qualcuno può sempre inciampare. La vita presenta sempre delle occasioni ma bisogna prepararsi per cogliere le opportunità".
 
 
 
Antonio Petrazzuolo
 
 
 
Napoli Magazine
 
 
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di Napoli Magazine

09/04/2024 - 19:22

NAPOLI - Gaetano Fontana, ex centrocampista del Napoli, ha rilasciato un'intervista a "Napoli Magazine": "A mio avviso, nella prima parte della gara contro la Juventus, il Napoli è stato un po’ remissivo fino al gol subito. Subito dopo ho notato un accenno di reazione che mal si produceva per la poca ispirazione in zona di rifinitura e finalizzazione. Questa è stata una delle evidenze emerse nella gara giocata allo Stadium. Purtroppo sono stato un profeta seppur negativo per il Napoli. Ho visto la gara in compagnia di mio papà e dopo l’occasione di Insigne, avevo percepito la pericolosità che avrebbe comportato il non concretizzare quanto stavano creando nella seconda parte di gara, e gli ho riferito che tipo di atteggiamento, seppur propositivo, esponeva la linea di difesa a rischi importanti. Il tutto nasceva dalla necessità di dover recuperare il passivo, ma di fatto rappresentava un sentiero noto e comodo per le caratteristiche presenti negli uomini d’attacco di Pirlo. Purtroppo è andata proprio così. È stato un peccato perché a mio avviso il pari sarebbe stato il risultato più giusto. L'arbitro Mariani non mi ha convinto assolutamente, ma, nel contempo, mi convince sempre meno il criterio dell’utilizzo del VAR e le valutazioni che emergono. Lozano-Chiesa? Certamente il VAR avrebbe potuto fare di più. Anche in questo caso non so quale sia stato il criterio di valutazione. Il fallo di Lozano è stato più che evidente, ma bisogna capire se le considerazioni e valutazioni fatte sulla circostanza sono state dettate dalla posizione dell’avvenuto intervento fuori dal perimetro di gioco, o perché il contatto fosse avvenuto successivo alla giocata di Chiesa, che di fatto si era spossessato della palla avendola trasmessa in maniera pulita verso l’interno dell’area. Zielinski? Per me era rigore sacrosanto, andava fischiato, l'azione era in svolgimento e lui stava compiendo la giocata, a differenza di Chiesa che era gia' fuori dal campo. Il Napoli deve assolutamente credere nella chance di qualificarsi alla prossima Champions. Mai dire mai. Avanti comunque nonostante questa cocente sconfitta. In questo momento non è opportuno fare calcoli o previsioni. Il Napoli deve concentrarsi su ciò che è possibile gestire, ossia se stessi. Non può gestire qualcosa che non è sotto il loro controllo. Deve cercare di ottimizzare quanto più è possibile fare, attendendo che almeno una delle tre possa inciampare e lasciare lo spazio utile per potersi inserire nella griglia che da accesso alla prossima edizione della Champions. Mertens e Lozano sono quelli che hanno patito maggiormente. Purtroppo il loro cammino in questo campionato è stato caratterizzato da infortuni vari e ciò crea una certa discontinuità di rendimento, sia tra una partita e l’altra, sia nella stessa partita. Loro hanno poche responsabilità, pagano uno stato di forma non ottimale, e ci più stare che a volte emergano prestazioni di quella natura. Pesa maggiormente perché si è concretizzata in un momento e in gara di grande importanza ai fini del risultato finale. È ovvio che Gattuso tenga in ferma considerazione le candidature di Osimhen e di Politano, che hanno avuto un impatto positivo al loro ingresso in campo. Forse il dato positivo snello stesso tempo negativo che emerge, è che il Napoli riesce ad arrivare con buona disinvoltura nei pressi dei 16 metri di qualsiasi avversario, ma nel contempo riesce a realizzare poco per quanto produce. Di diversa natura sono gli errori sotto porta avversaria. Poi è ovvio che gli errori sono presenti anche  in altre zone del campo, e faranno parte sempre ci saranno sempre della storia di ogni gara. Ma l’equazione tra occasioni concrete da gol prodotte e realizzate è decisamente da matita rossa. Emersa già in altre occasioni. Ciò rappresenta  un dato che penalizza molto il cammino della squadra di Gattuso. Di Lorenzo è cresciuto veramente tanto. Ricordo ancora quando solo qualche anno fa militava nel Matera e l’affrontavo da avversario. Questo deve essere un promo per chi crede nei sogni e parte da lontano. Sono pochi gli atleti che hanno la possibilità di iniziare la propria carriera dalla serie A e giocarci per tanti anni con costanza. Di Lorenzo rappresenta costanza, perseveranza, desiderio, Resilienza, serietà, professionalità. E come se non bastasse è riuscito a farsi preferire, rispetto a tanti suoi colleghi, anche nelle scelte del CT della nostra nazionale. È veramente una storia da raccontare nei settori giovanili o negli spogliatoi dei campionati minori. Bisogna andare forte, credere fortemente in quello che stanno facendo per mettere quanto più possibile dentro in termini di risultati. Qualcuno può sempre inciampare. La vita presenta sempre delle occasioni ma bisogna prepararsi per cogliere le opportunità".
 
 
 
Antonio Petrazzuolo
 
 
 
Napoli Magazine
 
 
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