L'Angolo
A MENTE FREDDA - Napoli gode con Ancelotti, i pensieri poco 'sibillini'
26.08.2018 19:05 di Napoli Magazine

NAPOLI - Prima di cominciare, mi presento. Sono Michele Sibilla, qualcuno già mi conosce, altri no e, spero, inizieranno a conoscermi e perché no, apprezzarmi.

 

Da oggi scriverò “…a mente fredda”, poche righe a commento della partita, più o meno 24 ore dopo l’inizio del match del Napoli.

 

Mi raccomando, però, non prendetemi troppo sul serio, in fondo, parliamo e parleremo (quasi) sempre e solo di una “partita di pallone”.

 

Premessa: sono e resto un irriducibile e convinto “sarriano”, così come ribadisco quanto ebbi a dire a proposito del successore del “Comandante” sulla panchina azzurra, ovvero, solo uno come Carlo Ancelotti avrebbe potuto raccoglierne la difficile eredità, tecnico-tattica e morale.

 

La conferma, per ora, è arrivata come appena si è cominciato a giocare per qualcosa che conta.

 

Dopo l’incerto e balbettante precampionato, le vittorie con Lazio e Milan sono arrivate in fotocopia: in rimonta e attraverso il cambio di uomini e moduli. Se fino alla scorsa stagione le partite si vincevano grazie al genio di Sarri oggi si vincono grazie alla saggezza e all’esperienza di Ancelotti. E questo è il comune denominatore tra la precedente e la nuova gestione tecnica: la squadra è sicuramente forte, ma la mano dell’allenatore conta molto.

 

Con il Milan però, c’è un particolare e l’ha sottolineato lo stesso tecnico: ribadendo il motivo per il quale ha accettato un progetto importante, ma che non assicura il successo finale, Ancelotti ha affermato a più riprese che vuole riprovare “le emozioni che non ho provato nell’ultimo anno”.

 

Nel giorno che segna il debutto al San Paolo tra la contestazione “muta” degli ultras nei confronti di Aurelio De Laurentiis e l’apice (forse solo l’inizio) della guerra tra SSC Napoli e Amministrazione Comunale, tornano protagonisti, piaccia o no, proprio “gli ultras”.

 

A ratificarlo è proprio Ancelotti che dopo la partita, a più riprese, ha ringraziato i ragazzi delle Curve, ammettendo quanto fossero stati decisivi, prima l’incoraggiamento e poi il sostegno nel secondo tempo, affermando testualmente: “Ho vissuto una grande emozione… L’abbiamo vinta grazie anche ad una spinta che il pubblico è riuscito a darci nel finale di partita… Questo è il Napoli dei tifosi e del club… L’entusiasmo che può dare il pubblico di Napoli è fondamentale per i nostri risultati, questo lo devono sapere tutti…”.

 

Dichiarazioni diplomatiche? Certo, ma sono convinto che Ancelotti sia stato anche molto sincero ed è il motivo che mi spinge a sperare in un chiarimento tra società ed una parte dei tifosi, che può fare soltanto bene a tutti. E chissà che non possa essere proprio l’allenatore a riuscire nell’impresa.

 

Alla prossima…

 

 

Michele Sibilla

 

Napoli Magazine 

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 

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A MENTE FREDDA - Napoli gode con Ancelotti, i pensieri poco 'sibillini'

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26/08/2024 - 19:05

NAPOLI - Prima di cominciare, mi presento. Sono Michele Sibilla, qualcuno già mi conosce, altri no e, spero, inizieranno a conoscermi e perché no, apprezzarmi.

 

Da oggi scriverò “…a mente fredda”, poche righe a commento della partita, più o meno 24 ore dopo l’inizio del match del Napoli.

 

Mi raccomando, però, non prendetemi troppo sul serio, in fondo, parliamo e parleremo (quasi) sempre e solo di una “partita di pallone”.

 

Premessa: sono e resto un irriducibile e convinto “sarriano”, così come ribadisco quanto ebbi a dire a proposito del successore del “Comandante” sulla panchina azzurra, ovvero, solo uno come Carlo Ancelotti avrebbe potuto raccoglierne la difficile eredità, tecnico-tattica e morale.

 

La conferma, per ora, è arrivata come appena si è cominciato a giocare per qualcosa che conta.

 

Dopo l’incerto e balbettante precampionato, le vittorie con Lazio e Milan sono arrivate in fotocopia: in rimonta e attraverso il cambio di uomini e moduli. Se fino alla scorsa stagione le partite si vincevano grazie al genio di Sarri oggi si vincono grazie alla saggezza e all’esperienza di Ancelotti. E questo è il comune denominatore tra la precedente e la nuova gestione tecnica: la squadra è sicuramente forte, ma la mano dell’allenatore conta molto.

 

Con il Milan però, c’è un particolare e l’ha sottolineato lo stesso tecnico: ribadendo il motivo per il quale ha accettato un progetto importante, ma che non assicura il successo finale, Ancelotti ha affermato a più riprese che vuole riprovare “le emozioni che non ho provato nell’ultimo anno”.

 

Nel giorno che segna il debutto al San Paolo tra la contestazione “muta” degli ultras nei confronti di Aurelio De Laurentiis e l’apice (forse solo l’inizio) della guerra tra SSC Napoli e Amministrazione Comunale, tornano protagonisti, piaccia o no, proprio “gli ultras”.

 

A ratificarlo è proprio Ancelotti che dopo la partita, a più riprese, ha ringraziato i ragazzi delle Curve, ammettendo quanto fossero stati decisivi, prima l’incoraggiamento e poi il sostegno nel secondo tempo, affermando testualmente: “Ho vissuto una grande emozione… L’abbiamo vinta grazie anche ad una spinta che il pubblico è riuscito a darci nel finale di partita… Questo è il Napoli dei tifosi e del club… L’entusiasmo che può dare il pubblico di Napoli è fondamentale per i nostri risultati, questo lo devono sapere tutti…”.

 

Dichiarazioni diplomatiche? Certo, ma sono convinto che Ancelotti sia stato anche molto sincero ed è il motivo che mi spinge a sperare in un chiarimento tra società ed una parte dei tifosi, che può fare soltanto bene a tutti. E chissà che non possa essere proprio l’allenatore a riuscire nell’impresa.

 

Alla prossima…

 

 

Michele Sibilla

 

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