L'Angolo
L'EX - Cannavaro: "Centro Paradiso? Lì si è allenato Maradona, non potevo sopportare che andasse in malora, voglio una scuola calcio dove possano trovare posto i ragazzi dei quartieri periferici"
13.09.2023 09:26 di Napoli Magazine

NAPOLI - Fabio Cannavaro, ex difensore, tra le altre, di Napoli e Real Madrid, ed ex campione del Mondo con l'Italia nel 2006, anno in cui ha vinto anche il Pallone d'Oro, ha rilasciato alcune dichiarazioni a La Gazzetta dello Sport:

 

Che Italia ha visto?

 

"Una squadra in crescita, nella quale si comincia a vedere la mano di Spalletti, uno dei migliori allenatori a livello internazionale. Il meglio che potevamo sperare per la Nazionale. Per una mezz’ora almeno abbiamo visto una squadra aggressiva e molto dinamica a centrocampo con Locatelli e Frattesi. Quest’ultimo oltre i gol, importantissimi, ha dimostrato di essere in grande crescita. In mezzo, con Barella e recuperando anche il miglior Tonali abbiamo qualità e fisicità ben distribuite. E poi Raspadori che lì davanti non dava riferimenti è stato tatticamente fondamentale per aprire gli spazi".

 

Alla fine il più bel regalo se lo è fatto da solo acquistando il Centro Paradiso di Soccavo.

 

"Su quel campo sono cresciuti i miei sogni e non potevo sopportare l’idea che andasse tutto in malora. Lì ho giocato con la Primavera, cominciato ad allenarmi con la prima squadra, dormito nei ritiri. Soprattutto lì per anni si è allenato Diego Armando Maradona. Voglio una scuola calcio aperta a tutti. Un posto dove possano trovare spazi i ragazzi dei quartieri periferici".

 

Ha vissuto tanto all’estero, si sentiva straniero?

 

"Mi sentivo lontano. Casa per me è solo Napoli".

 

Lei è stato in tante squadre, qual è quella che l’ha resa più felice?

 

"Il Napoli, iniziare lì è stato un sogno e poi tutte quelle dove ho vinto. Non ci sono maglie o bandiere: ho dato il massimo ovunque".

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13/09/2023 - 09:26

NAPOLI - Fabio Cannavaro, ex difensore, tra le altre, di Napoli e Real Madrid, ed ex campione del Mondo con l'Italia nel 2006, anno in cui ha vinto anche il Pallone d'Oro, ha rilasciato alcune dichiarazioni a La Gazzetta dello Sport:

 

Che Italia ha visto?

 

"Una squadra in crescita, nella quale si comincia a vedere la mano di Spalletti, uno dei migliori allenatori a livello internazionale. Il meglio che potevamo sperare per la Nazionale. Per una mezz’ora almeno abbiamo visto una squadra aggressiva e molto dinamica a centrocampo con Locatelli e Frattesi. Quest’ultimo oltre i gol, importantissimi, ha dimostrato di essere in grande crescita. In mezzo, con Barella e recuperando anche il miglior Tonali abbiamo qualità e fisicità ben distribuite. E poi Raspadori che lì davanti non dava riferimenti è stato tatticamente fondamentale per aprire gli spazi".

 

Alla fine il più bel regalo se lo è fatto da solo acquistando il Centro Paradiso di Soccavo.

 

"Su quel campo sono cresciuti i miei sogni e non potevo sopportare l’idea che andasse tutto in malora. Lì ho giocato con la Primavera, cominciato ad allenarmi con la prima squadra, dormito nei ritiri. Soprattutto lì per anni si è allenato Diego Armando Maradona. Voglio una scuola calcio aperta a tutti. Un posto dove possano trovare spazi i ragazzi dei quartieri periferici".

 

Ha vissuto tanto all’estero, si sentiva straniero?

 

"Mi sentivo lontano. Casa per me è solo Napoli".

 

Lei è stato in tante squadre, qual è quella che l’ha resa più felice?

 

"Il Napoli, iniziare lì è stato un sogno e poi tutte quelle dove ho vinto. Non ci sono maglie o bandiere: ho dato il massimo ovunque".