L'Angolo
NM LIVE - Gianni Di Marzio: “Callejon e Mertens li terrei entrambi, occhio all'Everton per Allan e Koulibaly, Azmoun iraniano interessante”
14.05.2020 17:11 di Napoli Magazine

NAPOLI - GIANNI DI MARZIO, ex allenatore del Napoli, è intervenuto a “NAPOLI MAGAZINE LIVE”, trasmissione che approfondisce i temi d’attualità legati al Calcio Napoli, condotta da Antonio Petrazzuolo, in onda il giovedì dalle 21 alle 22 su Napolimagazine.com e su tutti i canali social di “Napoli Magazine” (Facebook, Twitter, Instagram e Youtube). Ecco quanto dichiarato: “Sono molto preoccupato per questa seconda fase dell’emergenza perché sembra che sia finito tutto ed invece è il momento più delicato. Anche nel calcio ho sempre avuto la sindrome del ‘2-0’, non ero mai tranquillo quando le mie squadre vincevano con questo risultato. In questo momento, se vogliamo rapportarci anche con il resto del mondo, non credo sia uno sforzo particolare giocare una volta ogni tre giorni, questo è un tabù solo italiano. Ovviamente, dopo una pausa così lunga non è semplice ripartire, soprattutto dal punto di vista fisico perché i giocatori non hanno potuto lavorare come devono e il rischio infortuni è molto concreto. Nel calcio inglese c’è una mentalità e soprattutto una fisicità diversa e sono molto curioso di capire cosa succederà sul campo con le raccomandazioni che vengono fatte di evitare al massimo i contatti. Con queste raccomandazioni, credo che sui campi la tecnica prevarrà sulla forza. Non sono per niente d’accordo con il ministro Spadafora quando afferma che se c’è un contagiato in una squadra, anche tutta la rosa deve essere messa in quarantena per due settimane, significa bloccare tutto. Invece, resta il fatto che si deve riprendere anche per preparare le squadre che poi ad agosto dovranno affrontare le coppe europee. Immobile è un attaccante moderno, attacca benissimo la profondità come pochi in Italia e fa gol da tutte le posizioni, ma senza peli sulla lingua, per me non lascerà la Lazio. Non capisco perché a Mertens non sia stato ancora rinnovato il contratto, considerato che il belga è una certezza, è fortissimo e vuole rimanere a Napoli, evidentemente il presidente davvero vuol cambiare e forse, sono vere le voci su questo giovane iraniano, Azmoun, che gioca in Russia. So che qualcuno adesso potrà storcere il naso per la sua provenienza, però per me è un buon giocatore, da prendere anche se non posso assicurare che possa adattarsi al calcio italiano, sicuramente non è un altro Lozano. A proposito del messicano, non credo proprio che Ancelotti lo voglia all’Everton, in Inghilterra devi essere molto bravo a saper giocare senza palla e a Lozano invece, piace molto partire palla al piede, se proprio Carlo vuole pescare nel Napoli, potrebbe essere più interessato a uno come Allan. Everton del Gremio è un giocatore molto forte ma anche molto anarchico, è un dribblomane, un po’ sui generis, gioca nella posizione di Insigne e non so se il Napoli voglia privarsi del suo capitano. Attenzione, il mercato è cambiato e non credo che ci sia la stessa disponibilità finanziaria pre-coronavirus, quindi  il valore dei calciatori si abbasserà abbastanza. Il futuro di Koulibaly? Sinceramente spero che resti perché è un grandissimo giocatore, ma bisogna stare attenti alla Premier, in particolare proprio all’Everton di Ancelotti, che vuole costruire una grande squadra. Mi dispiace se Callejon chiuderà la sua esperienza a Napoli perché è un vincente, ha una continuità di rendimento unica, non ha mai creato problemi, è un ragazzo molto serio e, sia da dirigente che da allenatore, non lo cederei mai”.

 

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14/05/2024 - 17:11

NAPOLI - GIANNI DI MARZIO, ex allenatore del Napoli, è intervenuto a “NAPOLI MAGAZINE LIVE”, trasmissione che approfondisce i temi d’attualità legati al Calcio Napoli, condotta da Antonio Petrazzuolo, in onda il giovedì dalle 21 alle 22 su Napolimagazine.com e su tutti i canali social di “Napoli Magazine” (Facebook, Twitter, Instagram e Youtube). Ecco quanto dichiarato: “Sono molto preoccupato per questa seconda fase dell’emergenza perché sembra che sia finito tutto ed invece è il momento più delicato. Anche nel calcio ho sempre avuto la sindrome del ‘2-0’, non ero mai tranquillo quando le mie squadre vincevano con questo risultato. In questo momento, se vogliamo rapportarci anche con il resto del mondo, non credo sia uno sforzo particolare giocare una volta ogni tre giorni, questo è un tabù solo italiano. Ovviamente, dopo una pausa così lunga non è semplice ripartire, soprattutto dal punto di vista fisico perché i giocatori non hanno potuto lavorare come devono e il rischio infortuni è molto concreto. Nel calcio inglese c’è una mentalità e soprattutto una fisicità diversa e sono molto curioso di capire cosa succederà sul campo con le raccomandazioni che vengono fatte di evitare al massimo i contatti. Con queste raccomandazioni, credo che sui campi la tecnica prevarrà sulla forza. Non sono per niente d’accordo con il ministro Spadafora quando afferma che se c’è un contagiato in una squadra, anche tutta la rosa deve essere messa in quarantena per due settimane, significa bloccare tutto. Invece, resta il fatto che si deve riprendere anche per preparare le squadre che poi ad agosto dovranno affrontare le coppe europee. Immobile è un attaccante moderno, attacca benissimo la profondità come pochi in Italia e fa gol da tutte le posizioni, ma senza peli sulla lingua, per me non lascerà la Lazio. Non capisco perché a Mertens non sia stato ancora rinnovato il contratto, considerato che il belga è una certezza, è fortissimo e vuole rimanere a Napoli, evidentemente il presidente davvero vuol cambiare e forse, sono vere le voci su questo giovane iraniano, Azmoun, che gioca in Russia. So che qualcuno adesso potrà storcere il naso per la sua provenienza, però per me è un buon giocatore, da prendere anche se non posso assicurare che possa adattarsi al calcio italiano, sicuramente non è un altro Lozano. A proposito del messicano, non credo proprio che Ancelotti lo voglia all’Everton, in Inghilterra devi essere molto bravo a saper giocare senza palla e a Lozano invece, piace molto partire palla al piede, se proprio Carlo vuole pescare nel Napoli, potrebbe essere più interessato a uno come Allan. Everton del Gremio è un giocatore molto forte ma anche molto anarchico, è un dribblomane, un po’ sui generis, gioca nella posizione di Insigne e non so se il Napoli voglia privarsi del suo capitano. Attenzione, il mercato è cambiato e non credo che ci sia la stessa disponibilità finanziaria pre-coronavirus, quindi  il valore dei calciatori si abbasserà abbastanza. Il futuro di Koulibaly? Sinceramente spero che resti perché è un grandissimo giocatore, ma bisogna stare attenti alla Premier, in particolare proprio all’Everton di Ancelotti, che vuole costruire una grande squadra. Mi dispiace se Callejon chiuderà la sua esperienza a Napoli perché è un vincente, ha una continuità di rendimento unica, non ha mai creato problemi, è un ragazzo molto serio e, sia da dirigente che da allenatore, non lo cederei mai”.