L'Angolo
THE GUARDIAN - Totti: "Il mio calcio era fatto di passione, oggi è diverso, c'è più business"
09.10.2021 12:45 di Napoli Magazine Fonte: Sport Mediaset

NAPOLI - Dalle colonne del Guardian, Francesco Totti torna a parlare della sua carriera in una lunga intervista. "Io ho iniziato a giocare in tempi diversi, in un calcio diverso, fatto di passione e di affetto verso i tifosi - ha spiegato l'ex Pupone -. Oggi c'è più business, vai dove puoi fare più soldi". "Passare venticinque anni nella stessa squadra non sono di poco conto e non è stato facile - ha aggiunto -. Sono diventato il capitano e uno dei giocatori più importanti giocatori. Devi essere sempre all'altezza". "La città dove nasci è sempre la più bella, è naturale per tutti. Però Roma per me è davvero la città più bella del mondo", ha continuato Totti confermando il grande rapporto con la tifoserie e la capitale. "Giocare nella squadra che ho sempre tifato? È stato più facile per me fare questa scelta", ha aggiunto. "Per me il successo più grande della mia carriera è stato lo Scudetto con la Roma e il mio rimpianto è di non averne vinto almeno un secondo- ha proseguito l'ex Pupone riavvolgendo il nastro dei ricordi e facendo una sorta di bilancio -. Ovviamente la Coppa del Mondo è l'apice di ogni carriera per un calciatore, ma questo è più il caso di chi vince ogni anno che di chi non vince quasi mai". "Ho fatto il massimo che ho potuto e ho conquistato tutto quello che si poteva conquistare", ha continuato. Quanto ai trasferimenti mancati, Totti ha le idee chiare sulla squadra che lo ha tentato di più nella stagione '96/'97. "Il Milan è stato l'unico club al di là della Roma in cui ho sognato di giocare - ha spiegato -.Ma le decisioni sono sempre state prese da me, con la mia stessa testa. Anche se la tua famiglia poi ti dà dei consigli". "Il Real Madrid è l'altra squadra in cui avrei potuto giocare - ha aggiunto -. Un'esperienza in un altro paese sarebbe potuto essere qualcosa di bello per me e per la mia famiglia. Ma la scelta di rimanere a Roma è stata fatta con il cuore e quando scegli con il cuore non sbagli mai". "Certo, guardandomi indietro, un piccolo dubbio su quel no resta. Ma c'è un destino scritto per ognuno, ma devi uscire fuori e rivendicarlo - ha proseguito Francesco -. Vivi alla giornata, vivi ciò che affronti. Ma un passo alla volta capisci che ci sono cose che ti stanno aspettando". Infine qualche battuta sull'addio al calcio e sulla nuova avventura di scouting che ha intrapreso. "Non sei mai pronto per fermarti - ha raccontato l'ex capitano giallorosso -. Onestamente non l'ho presa bene all'inizio, ma lentamente ho ragionato che forse, in fondo, era la scelta giusta da fare". "Adesso l'obiettivo principale è trovare giovani calciatori promettenti - ha concluso Totti -. Cercherò di riuscirci a ogni costo".

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THE GUARDIAN - Totti: "Il mio calcio era fatto di passione, oggi è diverso, c'è più business"

di Napoli Magazine

09/10/2024 - 12:45

NAPOLI - Dalle colonne del Guardian, Francesco Totti torna a parlare della sua carriera in una lunga intervista. "Io ho iniziato a giocare in tempi diversi, in un calcio diverso, fatto di passione e di affetto verso i tifosi - ha spiegato l'ex Pupone -. Oggi c'è più business, vai dove puoi fare più soldi". "Passare venticinque anni nella stessa squadra non sono di poco conto e non è stato facile - ha aggiunto -. Sono diventato il capitano e uno dei giocatori più importanti giocatori. Devi essere sempre all'altezza". "La città dove nasci è sempre la più bella, è naturale per tutti. Però Roma per me è davvero la città più bella del mondo", ha continuato Totti confermando il grande rapporto con la tifoserie e la capitale. "Giocare nella squadra che ho sempre tifato? È stato più facile per me fare questa scelta", ha aggiunto. "Per me il successo più grande della mia carriera è stato lo Scudetto con la Roma e il mio rimpianto è di non averne vinto almeno un secondo- ha proseguito l'ex Pupone riavvolgendo il nastro dei ricordi e facendo una sorta di bilancio -. Ovviamente la Coppa del Mondo è l'apice di ogni carriera per un calciatore, ma questo è più il caso di chi vince ogni anno che di chi non vince quasi mai". "Ho fatto il massimo che ho potuto e ho conquistato tutto quello che si poteva conquistare", ha continuato. Quanto ai trasferimenti mancati, Totti ha le idee chiare sulla squadra che lo ha tentato di più nella stagione '96/'97. "Il Milan è stato l'unico club al di là della Roma in cui ho sognato di giocare - ha spiegato -.Ma le decisioni sono sempre state prese da me, con la mia stessa testa. Anche se la tua famiglia poi ti dà dei consigli". "Il Real Madrid è l'altra squadra in cui avrei potuto giocare - ha aggiunto -. Un'esperienza in un altro paese sarebbe potuto essere qualcosa di bello per me e per la mia famiglia. Ma la scelta di rimanere a Roma è stata fatta con il cuore e quando scegli con il cuore non sbagli mai". "Certo, guardandomi indietro, un piccolo dubbio su quel no resta. Ma c'è un destino scritto per ognuno, ma devi uscire fuori e rivendicarlo - ha proseguito Francesco -. Vivi alla giornata, vivi ciò che affronti. Ma un passo alla volta capisci che ci sono cose che ti stanno aspettando". Infine qualche battuta sull'addio al calcio e sulla nuova avventura di scouting che ha intrapreso. "Non sei mai pronto per fermarti - ha raccontato l'ex capitano giallorosso -. Onestamente non l'ho presa bene all'inizio, ma lentamente ho ragionato che forse, in fondo, era la scelta giusta da fare". "Adesso l'obiettivo principale è trovare giovani calciatori promettenti - ha concluso Totti -. Cercherò di riuscirci a ogni costo".

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