L'Editoriale
LA RIFLESSIONE - Antonio Petrazzuolo: “Buon campionato Napoli, anche se ormai si critica solo e non si tifa (quasi) più”
20.08.2021 23:23 di Napoli Magazine

NAPOLI - Inizia una nuova stagione e, sotto il sole cocente d’estate, fioccano emozioni, speranze e ricordi. Quando ancora giocavo a pallone sulla spiaggia, durante la mia adolescenza, oltre al rumore del mare e il Vesuvio fumante costruito con la sabbia, un occhio era sempre rivolto ai quotidiani per tenermi aggiornato sul calciomercato del Napoli e delle principali squadre di Serie A. Erano gli strumenti per sognare, tra una voce di mercato e le partite infinite con il Super Santos, fantasticando tra un tiro a giro mancato ed una mezza sforbiciata di dubbia qualità improvvisata in acqua. Quella passione, alimentata di anno in anno, anche senza una squadra competitiva per i vertici, oggi ha lasciato spazio nell’opinione pubblica (quasi totalmente) alla polemica generalizzata su qualsiasi argomento legato alla squadra azzurra. Esce la nuova maglia? E così arrivano in tempo reale i commenti sulla qualità, come se Armani fosse uno qualunque, e sui raffronti con il passato. Viene annunciato Juan Jesus? Sì, ma era svincolato. E gli incoraggiamenti per il nuovo arrivo sono pari al 5% rispetto alle bordate ingenerose. I big restano? Solo perché non sono arrivate offerte adeguate. Ci si sveglia col mal di testa? Tutta colpa di Napoli-Verona. È chiaro che per quest’ultimo caso sto un po’ estremizzando, ma il malumore complessivo spesso supera la realtà dei fatti. Si è quasi perso il gusto di tifare, perché magari la gestione societaria non rispecchia le proprie aspettative. Eppure, sfogliando il libro della memoria, ricordo che il Napoli, che ho seguito sin da bambino allo stadio, esclusa la parentesi Maradona, di emozioni ne ha regalate poche. Ben consapevole che la squadra può essere sempre migliorata, la fiducia per un nuovo corso non deve mai mancare. Altrimenti lo spirito di coesione rischia di scomparire. Squadra e tifo sono sempre stati uniti e compatti, al di là degli obiettivi da perseguire e dai protagonisti del campo. Tra 20/30 anni noi saremo sempre qui. Napoli siamo noi, non dobbiamo dimenticarcelo. Per cui, in bocca al lupo per la nuova stagione, mio caro Napoli. I migliori auspici per Spalletti e i ragazzi, che a tempo debito (e se necessario) saranno oggetto di riflessioni e critiche, come lo è stato il club, se qualcosa non dovesse andare per il verso giusto. Intanto però buon campionato, nessuno potrà mai scalfire questo sentimento. All’urlo per ogni gol, alla gioia per ogni vittoria. Io sono pronto, e tu?




Antonio Petrazzuolo

 

Napoli Magazine 

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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LA RIFLESSIONE - Antonio Petrazzuolo: “Buon campionato Napoli, anche se ormai si critica solo e non si tifa (quasi) più”

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20/08/2024 - 23:23

NAPOLI - Inizia una nuova stagione e, sotto il sole cocente d’estate, fioccano emozioni, speranze e ricordi. Quando ancora giocavo a pallone sulla spiaggia, durante la mia adolescenza, oltre al rumore del mare e il Vesuvio fumante costruito con la sabbia, un occhio era sempre rivolto ai quotidiani per tenermi aggiornato sul calciomercato del Napoli e delle principali squadre di Serie A. Erano gli strumenti per sognare, tra una voce di mercato e le partite infinite con il Super Santos, fantasticando tra un tiro a giro mancato ed una mezza sforbiciata di dubbia qualità improvvisata in acqua. Quella passione, alimentata di anno in anno, anche senza una squadra competitiva per i vertici, oggi ha lasciato spazio nell’opinione pubblica (quasi totalmente) alla polemica generalizzata su qualsiasi argomento legato alla squadra azzurra. Esce la nuova maglia? E così arrivano in tempo reale i commenti sulla qualità, come se Armani fosse uno qualunque, e sui raffronti con il passato. Viene annunciato Juan Jesus? Sì, ma era svincolato. E gli incoraggiamenti per il nuovo arrivo sono pari al 5% rispetto alle bordate ingenerose. I big restano? Solo perché non sono arrivate offerte adeguate. Ci si sveglia col mal di testa? Tutta colpa di Napoli-Verona. È chiaro che per quest’ultimo caso sto un po’ estremizzando, ma il malumore complessivo spesso supera la realtà dei fatti. Si è quasi perso il gusto di tifare, perché magari la gestione societaria non rispecchia le proprie aspettative. Eppure, sfogliando il libro della memoria, ricordo che il Napoli, che ho seguito sin da bambino allo stadio, esclusa la parentesi Maradona, di emozioni ne ha regalate poche. Ben consapevole che la squadra può essere sempre migliorata, la fiducia per un nuovo corso non deve mai mancare. Altrimenti lo spirito di coesione rischia di scomparire. Squadra e tifo sono sempre stati uniti e compatti, al di là degli obiettivi da perseguire e dai protagonisti del campo. Tra 20/30 anni noi saremo sempre qui. Napoli siamo noi, non dobbiamo dimenticarcelo. Per cui, in bocca al lupo per la nuova stagione, mio caro Napoli. I migliori auspici per Spalletti e i ragazzi, che a tempo debito (e se necessario) saranno oggetto di riflessioni e critiche, come lo è stato il club, se qualcosa non dovesse andare per il verso giusto. Intanto però buon campionato, nessuno potrà mai scalfire questo sentimento. All’urlo per ogni gol, alla gioia per ogni vittoria. Io sono pronto, e tu?




Antonio Petrazzuolo

 

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