L'Editoriale
L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "I 6 leoni lanciano l'urlo in vista di Anfield: "Noi ci crediamo!"
09.12.2018 17:35 di Napoli Magazine

NAPOLI - Quattro gol del Napoli al Frosinone, quattro gol del Liverpool al Bournemouth. L'antipasto Champions di altissima qualità è servito. Al San Paolo, però, la lezione è stata sublime, perchè ad impartirla non sono stati i soliti noti, come accaduto ai Reds che hanno goduto per la tripletta di Salah e per l'autorete di Cook, ma i "nuovi acquisti" rientrati dagli infortuni. La testa alla Champions non si è vista, come qualche maligno aveva ipotizzato. Per certi versi si è trattato di un super allenamento, come sarebbe dovuto accadere con il Chievo. Il Frosinone poco ha potuto, lo ha sottolineato lo stesso Moreno Longo, eccessivamente punzecchiato da critiche inspiegabili sull'approccio caratteriale alla sfida che e' venuto a mancare. Il Napoli ha fatto il Napoli e c'era poco da fare. Hamsik e Allan hanno danzato sui loro ritmi. Hysaj ha tenuto la posizione senza strafare, bene a metà anche Luperto: personalità positiva, grazie alla presenza di Koulibaly, peccato solo per quell'autogol quasi sfiorato di testa con Meret in uscita, una mini macchia che a certi livelli non deve verificarsi. In sintesi, però, ho visto 6 leoni, che hanno preso il sopravvento su tutti: i 4 reduci dai gravi infortuni, ovvero Meret, Ghoulam, Younes e Milik, più Zielinski ed Ounas. Milik, doppietta per lui, si è confermato dopo il super gol all'Atalanta: segnare non è mai facile, farlo due volte diventa straordinariamente piacevole. E normale, se vogliamo, per un attaccante come lui, soprattutto quando capita la giornata meno pungente di Insigne. Se e' vero che Meret non ha dovuto compiere grossi interventi, chi ha sorpreso in positivo è stato Younes: per possesso palla e capacità propositiva, ed anche per l'ultimo passaggio in fase conclusiva, uno dei nei storici del Napoli. Che dire di Ounas? Una furia in mezzo al campo, generoso nei recuperi, prima di mettere il sigillo con quel fenomenale gol da fuori area che mi ha ricordato molto il Nedved dei tempi d'oro della Lazio. Infine una parentesi meritata su Faouzi Ghoulam: sapevo dal giorno prima che sarebbe sceso in campo dal primo minuto, l'ho visto sinceramente emozionato dopo la super prestazione. E' un top player, umile, che per mesi si è sentito a disagio per non poter dare il contributo alla squadra. Ora è ritornato, alla grande. Con un Faouzi così, ne puo' trarre beneficio tutto il reparto offensivo. L'ho detto ad Ancelotti in conferenza stampa: in campionato, il Napoli dimostra di essere l'unica vera anti Juve. La distanza è pur sempre di 8 lunghezze, ma le altre sembrano viaggiare ben distanti dalle prime due della classe. Se i bianconeri le vinceranno tutte, fino a maggio, tanto di cappello. Il ruolo del Napoli resta quello di vincere per poi vedere se inciampano. Ed ora la Champions, dove quasi mai si è sbagliato quest'anno. A Liverpool per la ciliegina sulla torta, con Carletto tutto è possibile. "Forza ragazzi, noi ci crediamo!", lo ha urlato la Curva B, lo pensano un po' tutti. A testa alta, comunque vada.

 

 

Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
ULTIMISSIME L'EDITORIALE
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "I 6 leoni lanciano l'urlo in vista di Anfield: "Noi ci crediamo!"

di Napoli Magazine

09/12/2024 - 17:35

NAPOLI - Quattro gol del Napoli al Frosinone, quattro gol del Liverpool al Bournemouth. L'antipasto Champions di altissima qualità è servito. Al San Paolo, però, la lezione è stata sublime, perchè ad impartirla non sono stati i soliti noti, come accaduto ai Reds che hanno goduto per la tripletta di Salah e per l'autorete di Cook, ma i "nuovi acquisti" rientrati dagli infortuni. La testa alla Champions non si è vista, come qualche maligno aveva ipotizzato. Per certi versi si è trattato di un super allenamento, come sarebbe dovuto accadere con il Chievo. Il Frosinone poco ha potuto, lo ha sottolineato lo stesso Moreno Longo, eccessivamente punzecchiato da critiche inspiegabili sull'approccio caratteriale alla sfida che e' venuto a mancare. Il Napoli ha fatto il Napoli e c'era poco da fare. Hamsik e Allan hanno danzato sui loro ritmi. Hysaj ha tenuto la posizione senza strafare, bene a metà anche Luperto: personalità positiva, grazie alla presenza di Koulibaly, peccato solo per quell'autogol quasi sfiorato di testa con Meret in uscita, una mini macchia che a certi livelli non deve verificarsi. In sintesi, però, ho visto 6 leoni, che hanno preso il sopravvento su tutti: i 4 reduci dai gravi infortuni, ovvero Meret, Ghoulam, Younes e Milik, più Zielinski ed Ounas. Milik, doppietta per lui, si è confermato dopo il super gol all'Atalanta: segnare non è mai facile, farlo due volte diventa straordinariamente piacevole. E normale, se vogliamo, per un attaccante come lui, soprattutto quando capita la giornata meno pungente di Insigne. Se e' vero che Meret non ha dovuto compiere grossi interventi, chi ha sorpreso in positivo è stato Younes: per possesso palla e capacità propositiva, ed anche per l'ultimo passaggio in fase conclusiva, uno dei nei storici del Napoli. Che dire di Ounas? Una furia in mezzo al campo, generoso nei recuperi, prima di mettere il sigillo con quel fenomenale gol da fuori area che mi ha ricordato molto il Nedved dei tempi d'oro della Lazio. Infine una parentesi meritata su Faouzi Ghoulam: sapevo dal giorno prima che sarebbe sceso in campo dal primo minuto, l'ho visto sinceramente emozionato dopo la super prestazione. E' un top player, umile, che per mesi si è sentito a disagio per non poter dare il contributo alla squadra. Ora è ritornato, alla grande. Con un Faouzi così, ne puo' trarre beneficio tutto il reparto offensivo. L'ho detto ad Ancelotti in conferenza stampa: in campionato, il Napoli dimostra di essere l'unica vera anti Juve. La distanza è pur sempre di 8 lunghezze, ma le altre sembrano viaggiare ben distanti dalle prime due della classe. Se i bianconeri le vinceranno tutte, fino a maggio, tanto di cappello. Il ruolo del Napoli resta quello di vincere per poi vedere se inciampano. Ed ora la Champions, dove quasi mai si è sbagliato quest'anno. A Liverpool per la ciliegina sulla torta, con Carletto tutto è possibile. "Forza ragazzi, noi ci crediamo!", lo ha urlato la Curva B, lo pensano un po' tutti. A testa alta, comunque vada.

 

 

Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com