L'Editoriale
L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Il Napoli fa salire a mille la pressione a Torino, di nuovo padroni del proprio destino!"
19.03.2018 17:42 di Napoli Magazine

NAPOLI - Ci sono momenti in cui hai la sensazione che il campionato ti stia sfuggendo dalle mani, e dopo Roma e Inter questo stato d'animo si era fatto strada nel cuore e nella testa di molti napoletani. Il calcio però è come un Picasso, prende strade che non rispettano canoni prestabiliti. E' bastato poco ad allontare il fantasma di una mini fuga in bianco e nero. Prima una spallata alla Juventus, poi una vittoria contro il Genoa, e da un potenziale -7 ci si è ritrovati a -2. Psicologicamente un turno da sballo per gli uomini di Sarri, inneggiato dalla Curva B al suo ingresso in campo, come pure hanno fatto i dirimpettai della Curva A, invitando i loro beniamini a crederci nelle ultime 9 battaglie. Di sicuro anche la sorte non ha aiutato il Napoli, non proprio brillante come ci aveva abituato. Nel complesso delle occasioni, oltre allo stacco impetuoso di Albiol nell'azione del gol, ottimamente propiziato con un colpo da biliardo di Callejon, non vanno dimenticati i due legni centrati da Insigne (di testa) e Mertens (con un bellissimo tiro a giro impattato sull'interno del palo sinistro di Perin), oltre all'occasionissima avuta da Allan, leggermente ostacolato al momento della conclusione. Ne e' venuto fuori un risultato stretto, risicato, con un Genoa che ha lottato con impegno e dedizione, a viso aperto, vanificando anche delle ottime azioni con Pandev e Lazovic a due passi da Reina. Piccola parentesi sul portiere: bellissimo segnale di maturita' dei tifosi, che sia al momento del riscaldamento pre gara che al termine delle ostilita', hanno applaudito l'estremo difensore spagnolo. Il gol di Albiol ha avuto un peso enorme: ha restituito consapevolezza al Napoli, di nuovo padrone del proprio destino, e ha ridato pressione alla Juventus. Allegri sperava di innervosire gli azzurri, con qualche parolina insidiosa dopo il deludente pari di Ferrara, ma l'operazione-disturbo non gli è riuscita. I titoli sono tutti per il team Sarri, a nove colonne, anche se qualcuno preferisce sminuire l'ufficiale riapertura della lotta scudetto, con un calendario che strizza l'occhio ai partenopei, mentre alla Vecchia Signora presenta quattro scontri tosti (contro Milan, Napoli, Inter e Roma) oltre alla Real Champions ed alla Coppa Italia. La pressione, con un velo d'ansia, è quindi tutta a Torino. Qui le coronarie funzionano alla meraviglia! E c'è complessivamente, da qui a maggio, sempre e comunque una lunga settimana di lavoro, tra un impegno e l'altro, per migliorare e ritrovare lo smalto del bel gioco.

 

 

Antonio Petrazzuolo

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 

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19/03/2024 - 17:42

NAPOLI - Ci sono momenti in cui hai la sensazione che il campionato ti stia sfuggendo dalle mani, e dopo Roma e Inter questo stato d'animo si era fatto strada nel cuore e nella testa di molti napoletani. Il calcio però è come un Picasso, prende strade che non rispettano canoni prestabiliti. E' bastato poco ad allontare il fantasma di una mini fuga in bianco e nero. Prima una spallata alla Juventus, poi una vittoria contro il Genoa, e da un potenziale -7 ci si è ritrovati a -2. Psicologicamente un turno da sballo per gli uomini di Sarri, inneggiato dalla Curva B al suo ingresso in campo, come pure hanno fatto i dirimpettai della Curva A, invitando i loro beniamini a crederci nelle ultime 9 battaglie. Di sicuro anche la sorte non ha aiutato il Napoli, non proprio brillante come ci aveva abituato. Nel complesso delle occasioni, oltre allo stacco impetuoso di Albiol nell'azione del gol, ottimamente propiziato con un colpo da biliardo di Callejon, non vanno dimenticati i due legni centrati da Insigne (di testa) e Mertens (con un bellissimo tiro a giro impattato sull'interno del palo sinistro di Perin), oltre all'occasionissima avuta da Allan, leggermente ostacolato al momento della conclusione. Ne e' venuto fuori un risultato stretto, risicato, con un Genoa che ha lottato con impegno e dedizione, a viso aperto, vanificando anche delle ottime azioni con Pandev e Lazovic a due passi da Reina. Piccola parentesi sul portiere: bellissimo segnale di maturita' dei tifosi, che sia al momento del riscaldamento pre gara che al termine delle ostilita', hanno applaudito l'estremo difensore spagnolo. Il gol di Albiol ha avuto un peso enorme: ha restituito consapevolezza al Napoli, di nuovo padrone del proprio destino, e ha ridato pressione alla Juventus. Allegri sperava di innervosire gli azzurri, con qualche parolina insidiosa dopo il deludente pari di Ferrara, ma l'operazione-disturbo non gli è riuscita. I titoli sono tutti per il team Sarri, a nove colonne, anche se qualcuno preferisce sminuire l'ufficiale riapertura della lotta scudetto, con un calendario che strizza l'occhio ai partenopei, mentre alla Vecchia Signora presenta quattro scontri tosti (contro Milan, Napoli, Inter e Roma) oltre alla Real Champions ed alla Coppa Italia. La pressione, con un velo d'ansia, è quindi tutta a Torino. Qui le coronarie funzionano alla meraviglia! E c'è complessivamente, da qui a maggio, sempre e comunque una lunga settimana di lavoro, tra un impegno e l'altro, per migliorare e ritrovare lo smalto del bel gioco.

 

 

Antonio Petrazzuolo

 

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