L'Editoriale
L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Insigne dà un calcio alle polemiche e riabbraccia il pubblico, con Mertens e Ghoulam il 2° posto è ufficiale!"
06.05.2019 19:28 di Napoli Magazine

NAPOLI - Sessanta minuti di sonno. Totale o quasi, tra vento e pioggia. E non mi riferisco solo ai protagonisti del campo ma anche a chi, come me e tanti colleghi, tra ombrelli ed impermeabili utilizzati a mo' di tendoni, ha provato a lavorare con i portatili zuppi d'acqua. Missione riuscita, perchè sappiamo sempre arrangiarci: confidiamo dunque nelle Universiadi per ovviare a questo annoso problema, più volte segnalato al Comune e mai risolto. Ma torniamo al campo. C'è voluto uno schiaffo, griffato Pavoletti, dopo il tacco smarcante di Barella, per risvegliare il Napoli. Un Napoli per nulla entusiasmante, è vero, che però aveva gestito la supremazia territoriale senza troppi sussulti. Un match a scacchi, quasi come fosse un test amichevole, prima del finale concitato. Chiariamo subito: il Napoli ha meritato la vittoria. Grande Ghoulam, che finalmente sta dando segnali di ripresa, a servire l'assist al bacio per la testata vincente di Mertens. Bravissimo Insigne a decidere di calciare e trasformare il rigore decisivo, assegnato dal VAR, dopo le tantissime polemiche per l'errore dagli undici metri contro la Juventus. Con questo gol Insigne si è di fatto "scusato" con i tifosi, magari anche per le tante piccole incomprensioni, e mostrando la maglia verso la Curva ha chiesto ed ottenuto il "perdono". Stendo un velo sulle polemiche post gara, a mio avviso eccessive, chiarite molto bene dal designatore Rizzoli: le immagini viste dagli arbitri erano inequivocabili, altrimenti non ci sarebbe stato alcun intervento. Il sistema ha una linea vettoriale precisa al centimetro, sia in orizzontale che in verticale, che traccia la proiezione del pallone nel momento in cui viene toccato dal braccio. Non ci sono dubbi, quindi, sul tocco di braccio in area di Cacciatore avvenuto in seguito al traversone di Ghoulam. A caldo ho assistito allo sfogo del d.s. Carli, mai visto così agitato davanti ai microfoni, il quale ha anche sottolineato il dispiacere perchè la partita era molto sentita da entrambe le tifoserie. Ecco, a tal proposito, credo che sia giusto ribadire che probabilmente questo tipo di sentimento è unilaterale, dato che sugli spalti non ho sinceramente notato il tutto esaurito per questa "sentitissima" sfida con appena 16.171 presenze. La vittoria è stata importante per due aspetti: ha mostrato una reazione, anche se tardiva, dopo il gol preso per una disattenzione difensiva di Zielinski (nel complesso positivo per il rendimento offerto) ed ha sancito il secondo posto aritmetico del Napoli in classifica, con 3 giornate d'anticipo sul termine del campionato. E non è poco. Poi ci sarà da riflettere sugli accorgimenti da fare. Non credo che vedremo grandi motivazioni nelle ultime tre sfide. Sta di fatto che alcuni giocatori, come ad esempio Verdi, per certi versi anche il pimpante Younes ed Ounas, dovranno capire se faranno ancora parte del progetto oppure no o se pensano di poter rendere meglio in altre posizioni del campo nel ruolo di comprimari. Ancelotti è stato chiaro, durante la conferenza post partita: nel delineare l'ipotetico identikit dell'attaccante da aggiungere a Insigne, Mertens e Milik, ha spiegato che più che alle caratteristiche fisiche baderà al carisma. D'altronde è con la personalità che si ottengono i risultati nei momenti chiave della stagione.

 

 

Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
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06/05/2024 - 19:28

NAPOLI - Sessanta minuti di sonno. Totale o quasi, tra vento e pioggia. E non mi riferisco solo ai protagonisti del campo ma anche a chi, come me e tanti colleghi, tra ombrelli ed impermeabili utilizzati a mo' di tendoni, ha provato a lavorare con i portatili zuppi d'acqua. Missione riuscita, perchè sappiamo sempre arrangiarci: confidiamo dunque nelle Universiadi per ovviare a questo annoso problema, più volte segnalato al Comune e mai risolto. Ma torniamo al campo. C'è voluto uno schiaffo, griffato Pavoletti, dopo il tacco smarcante di Barella, per risvegliare il Napoli. Un Napoli per nulla entusiasmante, è vero, che però aveva gestito la supremazia territoriale senza troppi sussulti. Un match a scacchi, quasi come fosse un test amichevole, prima del finale concitato. Chiariamo subito: il Napoli ha meritato la vittoria. Grande Ghoulam, che finalmente sta dando segnali di ripresa, a servire l'assist al bacio per la testata vincente di Mertens. Bravissimo Insigne a decidere di calciare e trasformare il rigore decisivo, assegnato dal VAR, dopo le tantissime polemiche per l'errore dagli undici metri contro la Juventus. Con questo gol Insigne si è di fatto "scusato" con i tifosi, magari anche per le tante piccole incomprensioni, e mostrando la maglia verso la Curva ha chiesto ed ottenuto il "perdono". Stendo un velo sulle polemiche post gara, a mio avviso eccessive, chiarite molto bene dal designatore Rizzoli: le immagini viste dagli arbitri erano inequivocabili, altrimenti non ci sarebbe stato alcun intervento. Il sistema ha una linea vettoriale precisa al centimetro, sia in orizzontale che in verticale, che traccia la proiezione del pallone nel momento in cui viene toccato dal braccio. Non ci sono dubbi, quindi, sul tocco di braccio in area di Cacciatore avvenuto in seguito al traversone di Ghoulam. A caldo ho assistito allo sfogo del d.s. Carli, mai visto così agitato davanti ai microfoni, il quale ha anche sottolineato il dispiacere perchè la partita era molto sentita da entrambe le tifoserie. Ecco, a tal proposito, credo che sia giusto ribadire che probabilmente questo tipo di sentimento è unilaterale, dato che sugli spalti non ho sinceramente notato il tutto esaurito per questa "sentitissima" sfida con appena 16.171 presenze. La vittoria è stata importante per due aspetti: ha mostrato una reazione, anche se tardiva, dopo il gol preso per una disattenzione difensiva di Zielinski (nel complesso positivo per il rendimento offerto) ed ha sancito il secondo posto aritmetico del Napoli in classifica, con 3 giornate d'anticipo sul termine del campionato. E non è poco. Poi ci sarà da riflettere sugli accorgimenti da fare. Non credo che vedremo grandi motivazioni nelle ultime tre sfide. Sta di fatto che alcuni giocatori, come ad esempio Verdi, per certi versi anche il pimpante Younes ed Ounas, dovranno capire se faranno ancora parte del progetto oppure no o se pensano di poter rendere meglio in altre posizioni del campo nel ruolo di comprimari. Ancelotti è stato chiaro, durante la conferenza post partita: nel delineare l'ipotetico identikit dell'attaccante da aggiungere a Insigne, Mertens e Milik, ha spiegato che più che alle caratteristiche fisiche baderà al carisma. D'altronde è con la personalità che si ottengono i risultati nei momenti chiave della stagione.

 

 

Antonio Petrazzuolo
 
 
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