L'Editoriale
L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Koulibaly al Maradona scatta la foto di un Napoli da Scudetto!"
12.09.2021 23:55 di Napoli Magazine

NAPOLI - Vincere contro la Juventus, a Napoli, ha sempre un sapore speciale. E va detto che non è stata per nulla una passeggiata, anzi. L'inizio in salita, complice una clamorosa ed inspiegabile disattenzione di Manolas (che ha anche chiesto scusa sul suo profilo Instagram, dopo la partita), ha reso più ardua la conquista (meritata) dei tre punti. Non me ne vogliano Allegri e Chiellini, ma per quel che mi riguarda non ho visto i margini per un risultato diverso dal 2-1 finale in favore degli azzurri. Dopo un primo tempo in cui la squadra di Spalletti aveva visibilmente accusato la doccia fredda per il gol di Morata, è arrivata la reazione nella ripresa. Sostanzialmente e' stato bravissimo Spalletti ad invertire le posizioni iniziali di Anguissa e Fabian Ruiz, che hanno iniziato a dominare il centrocampo fino al triplice fischio di Irrati. Che bella sorpresa il camerunense: recuperi provvidenziali davanti alla difesa, dinamismo e passaggi brevi per Fabian, finalmente utile da quel punto in poi per il raccordo tra mediana e zona d'attacco. E' proprio su quest'asse che il Napoli ha vinto la partita. Allegri nulla ha potuto dinanzi alla supremazia territoriale partenopea, con Rabiot fluttuante a vuoto tra le maglie azzurre e Locatelli calato alla distanza. Tre punti d'oro che, oltre ai meriti del centrocampo, portano la firma di Koulibaly (sontuoso non solo per il gol, ma anche per la sicurezza data alla difesa, non brillante tra le sviste greche e la poca lucidità di Di Lorenzo per gran parte del match e di Mario Rui, meglio nel finale), e Matteo Politano. Quest'ultimo ha avuto il merito di crederci, dopo il tiro a giro provato da Insigne che ha mandato in tilt Szczesny. Il Napoli, dunque, puo' sorridere: 9 punti in classifica, capolista dopo 3 giornate, a +8 sui bianconeri. E' un bel vantaggio, da custodire ed amministrare, anche se tutti predicano calma. La realtà dei fatti è che il nuovo allenatore ha portato una mentalità vincente evidente, che non lascia scomporre il gruppo nei momenti critici. Non e' poco. Ed infatti la squadra, come evidenzia il tecnico, non affoga in un bicchiere se prende gol. Lo si è visto con Venezia e Genoa, come pure contro i bianconeri. Ora e' giusto godere di questo trionfo. Me lo aveva detto, tra l'altro, Spalletti alla vigilia del match: "C'è un Sud che non tifa Juve ed è a Napoli". E questi ragazzi hanno piu' che onorato l'impegno dinanzi ai loro tifosi. Ci ha poi pensato Koulibaly a rispondere al mio quesito se si è pronti per lo scudetto: il senegalese ha già preso in mano l'obiettivo per iniziare a fare le prove tecniche delle foto ricordo da scattare in caso di tricolore. E' bello crederci tutti insieme. Sognare non costa nulla, e la sensazione e' che ci siano tutte le condizioni per l'ultimo definitivo step verso l'alto. Uniti si può!

 

 
 
Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 
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di Napoli Magazine

12/09/2024 - 23:55

NAPOLI - Vincere contro la Juventus, a Napoli, ha sempre un sapore speciale. E va detto che non è stata per nulla una passeggiata, anzi. L'inizio in salita, complice una clamorosa ed inspiegabile disattenzione di Manolas (che ha anche chiesto scusa sul suo profilo Instagram, dopo la partita), ha reso più ardua la conquista (meritata) dei tre punti. Non me ne vogliano Allegri e Chiellini, ma per quel che mi riguarda non ho visto i margini per un risultato diverso dal 2-1 finale in favore degli azzurri. Dopo un primo tempo in cui la squadra di Spalletti aveva visibilmente accusato la doccia fredda per il gol di Morata, è arrivata la reazione nella ripresa. Sostanzialmente e' stato bravissimo Spalletti ad invertire le posizioni iniziali di Anguissa e Fabian Ruiz, che hanno iniziato a dominare il centrocampo fino al triplice fischio di Irrati. Che bella sorpresa il camerunense: recuperi provvidenziali davanti alla difesa, dinamismo e passaggi brevi per Fabian, finalmente utile da quel punto in poi per il raccordo tra mediana e zona d'attacco. E' proprio su quest'asse che il Napoli ha vinto la partita. Allegri nulla ha potuto dinanzi alla supremazia territoriale partenopea, con Rabiot fluttuante a vuoto tra le maglie azzurre e Locatelli calato alla distanza. Tre punti d'oro che, oltre ai meriti del centrocampo, portano la firma di Koulibaly (sontuoso non solo per il gol, ma anche per la sicurezza data alla difesa, non brillante tra le sviste greche e la poca lucidità di Di Lorenzo per gran parte del match e di Mario Rui, meglio nel finale), e Matteo Politano. Quest'ultimo ha avuto il merito di crederci, dopo il tiro a giro provato da Insigne che ha mandato in tilt Szczesny. Il Napoli, dunque, puo' sorridere: 9 punti in classifica, capolista dopo 3 giornate, a +8 sui bianconeri. E' un bel vantaggio, da custodire ed amministrare, anche se tutti predicano calma. La realtà dei fatti è che il nuovo allenatore ha portato una mentalità vincente evidente, che non lascia scomporre il gruppo nei momenti critici. Non e' poco. Ed infatti la squadra, come evidenzia il tecnico, non affoga in un bicchiere se prende gol. Lo si è visto con Venezia e Genoa, come pure contro i bianconeri. Ora e' giusto godere di questo trionfo. Me lo aveva detto, tra l'altro, Spalletti alla vigilia del match: "C'è un Sud che non tifa Juve ed è a Napoli". E questi ragazzi hanno piu' che onorato l'impegno dinanzi ai loro tifosi. Ci ha poi pensato Koulibaly a rispondere al mio quesito se si è pronti per lo scudetto: il senegalese ha già preso in mano l'obiettivo per iniziare a fare le prove tecniche delle foto ricordo da scattare in caso di tricolore. E' bello crederci tutti insieme. Sognare non costa nulla, e la sensazione e' che ci siano tutte le condizioni per l'ultimo definitivo step verso l'alto. Uniti si può!

 

 
 
Antonio Petrazzuolo
 
 
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