L'Editoriale
L'EDITORIALE - Petrazzuolo: "L'arma letale Osimhen regala gol e sorrisi"
21.09.2020 23:20 di Napoli Magazine

NAPOLI - Partire con il piede giusto fa sempre piacere, consuetudine che al Napoli si è verificata negli ultimi quattro esordi stagionali. Non è poco. Non mi piace trovare alibi, quindi non andrò a sottolineare il caldo torrido, o forse sì. Va evidenziato che giocare a mezzogiorno, con queste temperature altissime, è pura follia: d'accordo, mi sono contraddetto in appena un rigo e mezzo, ma ormai si sa che c'è poco da fare con il calcio in diretta tv. Comandano i palinsesti. Detto ciò, tuffiamoci nell'analisi di questo esordio, uno 0-2 che fa ben sperare. Pronti, via, leggo la formazione ufficiale e fatico a comprendere la scelta di Hysaj a sinistra, con Ghoulam e Mario Rui mancini naturali in panchina, e Fabian contemporaneamente in campo con Zielinski, senza dimenticare Lozano alla Callejon. In effetti per oltre 60 minuti il Napoli non ha convinto granchè. La reazione, se così la vogliamo definire, si è avuta con l'ingresso in campo di Osimhen, che ha letteralmente cambiato volto alla gara. Potremmo restare qui a parlare in eterno sull'opportunità o meno di schierare il nigeriano dal primo minuto, sta di fatto che l'ha decisa proprio lui. Il numero 9 non solo ha aperto gli spazi, concedendo a Mertens e Insigne l'opportunità di andare in gol, con lo stesso Lozano che si è ripreso con la sua presenza in campo, ma ha anche restituito serenità e sorrisi alla fase offensiva, apparsa fino a quel momento abbastanza bloccata. Nel primo tempo, inoltre, c'era un rigore non concesso al Napoli al 3° minuto: l'atterramento di Lozano, da parte di Pezzella, andava premiato con un penalty. Mentre sull'altro episodio da moviola, ovvero il tocco di braccio di Bruno Alves al 31° in area parmense, sempre su cross di Lozano, concordo con l'arbitro: è stato fortuito. A centrocampo mi sarei aspettato molto di più da Fabian Ruiz: la buona volontà ce l'ha messa, ma mi è parso poco lucido negli assist, nel pressing in fase di ripartenza e nelle conclusioni. Pretendere da Lozano la fase difensiva ne ha evidenziato i limiti: a questo punto meglio il subentrato Politano, con il messicano che puo' ricoprire ruoli offensivi diversi anche sull'out opposto. Koulibaly è stato sontuoso, come ai vecchi tempi: cederlo significherebbe perdere certezze nel reparto difensivo. Meglio non rischiare, soprattutto ben sapendo che il centrocampo va ancora registrato e che il mercato non offre opportunità tali da rimpiazzarlo adeguatamente. Per il resto, niente paura, largo agli attaccanti. Osimhen è uno stantuffo da sfruttare, per rapidità e concretezza. Senza dimenticare nemmeno un certo Petagna, che con Insigne e Mertens ai lati può sempre risultare decisivo. Intanto però i riflettori sono tutti per lui: l'arma letale Osimhen! E siamo solo all'inizio.

 

 
 
Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 
ULTIMISSIME L'EDITORIALE
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
L'EDITORIALE - Petrazzuolo: "L'arma letale Osimhen regala gol e sorrisi"

di Napoli Magazine

21/09/2024 - 23:20

NAPOLI - Partire con il piede giusto fa sempre piacere, consuetudine che al Napoli si è verificata negli ultimi quattro esordi stagionali. Non è poco. Non mi piace trovare alibi, quindi non andrò a sottolineare il caldo torrido, o forse sì. Va evidenziato che giocare a mezzogiorno, con queste temperature altissime, è pura follia: d'accordo, mi sono contraddetto in appena un rigo e mezzo, ma ormai si sa che c'è poco da fare con il calcio in diretta tv. Comandano i palinsesti. Detto ciò, tuffiamoci nell'analisi di questo esordio, uno 0-2 che fa ben sperare. Pronti, via, leggo la formazione ufficiale e fatico a comprendere la scelta di Hysaj a sinistra, con Ghoulam e Mario Rui mancini naturali in panchina, e Fabian contemporaneamente in campo con Zielinski, senza dimenticare Lozano alla Callejon. In effetti per oltre 60 minuti il Napoli non ha convinto granchè. La reazione, se così la vogliamo definire, si è avuta con l'ingresso in campo di Osimhen, che ha letteralmente cambiato volto alla gara. Potremmo restare qui a parlare in eterno sull'opportunità o meno di schierare il nigeriano dal primo minuto, sta di fatto che l'ha decisa proprio lui. Il numero 9 non solo ha aperto gli spazi, concedendo a Mertens e Insigne l'opportunità di andare in gol, con lo stesso Lozano che si è ripreso con la sua presenza in campo, ma ha anche restituito serenità e sorrisi alla fase offensiva, apparsa fino a quel momento abbastanza bloccata. Nel primo tempo, inoltre, c'era un rigore non concesso al Napoli al 3° minuto: l'atterramento di Lozano, da parte di Pezzella, andava premiato con un penalty. Mentre sull'altro episodio da moviola, ovvero il tocco di braccio di Bruno Alves al 31° in area parmense, sempre su cross di Lozano, concordo con l'arbitro: è stato fortuito. A centrocampo mi sarei aspettato molto di più da Fabian Ruiz: la buona volontà ce l'ha messa, ma mi è parso poco lucido negli assist, nel pressing in fase di ripartenza e nelle conclusioni. Pretendere da Lozano la fase difensiva ne ha evidenziato i limiti: a questo punto meglio il subentrato Politano, con il messicano che puo' ricoprire ruoli offensivi diversi anche sull'out opposto. Koulibaly è stato sontuoso, come ai vecchi tempi: cederlo significherebbe perdere certezze nel reparto difensivo. Meglio non rischiare, soprattutto ben sapendo che il centrocampo va ancora registrato e che il mercato non offre opportunità tali da rimpiazzarlo adeguatamente. Per il resto, niente paura, largo agli attaccanti. Osimhen è uno stantuffo da sfruttare, per rapidità e concretezza. Senza dimenticare nemmeno un certo Petagna, che con Insigne e Mertens ai lati può sempre risultare decisivo. Intanto però i riflettori sono tutti per lui: l'arma letale Osimhen! E siamo solo all'inizio.

 

 
 
Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com