L'Editoriale
L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "L'insostenibile leggerezza dell'essere" e il "nulla è perduto!"
01.04.2018 13:57 di Napoli Magazine

NAPOLI - Nel celebre romanzo di Milan Kundera all'origine dell'insostenibile leggerezza dell'essere vi è l'unicità della vita. In sostanza, l'esistenza e le scelte che ognuno compie nella breve o lunga durata appaiono a Kundera non rilevanti, e proprio in quest'aspetto risiede la loro leggerezza. L'uomo però cerca costantemente un significato alla propria esistenza e il tutto si risolve in un paradosso insostenibile. Direte voi: cosa c'entra con il Napoli di Sarri? C'entra eccome. Premesso che la Juventus, ora di nuovo a +4, rappresenta la sfida costante che è nelle vite di tutti noi, l'ostacolo da saltare, il problema da risolvere, il Napoli deve vivere questa corsa allo scudetto con leggerezza, senza farla diventare insostenibile. Restano 8 partite, ognuna da affrontare con serenità, senza pensare troppo ai se e ai ma. Di sicuro la strada è tornata ad essere in salita per gli uomini di Sarri, ma fin quando la matematica non condanna gli azzurri non bisogna demoralizzarsi. Il calendario della Juventus non è certamente dei più facili e, pur potendo contare su una rosa ampia, le difficoltà, tra Champions, campionato e Coppa Italia, possono essere sempre dietro l'angolo: Spal docet. A Reggio Emilia è stato sbagliato l'approccio. In difesa il duo Koulibaly-Albiol è apparso poco lucido, al di là del campo non in perfette condizioni. Le Nazionali, e questo non è un alibi ma un dato di fatto, hanno inciso in maniera negativa sulle prestazioni di Jorginho, Insigne, Zielinski, Mertens ed in parte anche di Mario Rui, bravo a riscattarsi con il traversone per l'autogol di Rogerio, ottimamente propiziato dal velo di Milik e dal pressing di Callejon. A proposito della punta polacca bisogna dire che il signor Arkadiusz merita un plauso speciale: entrato a gara in corso, stava quasi risolvendo la partita con una rovesciata, che solo la traversa ha saputo frenare. Mala sorte a parte, il Napoli avrebbe dovuto reagire diversamente. Qualche timida ripresa, grazie anche alla poco sottolineata concentrazione di Reina,  si e' avuta con l'ingresso in campo di Hamsik, che probabilmente andava anticipato di qualche minuto. Sarri è un uomo che riflette molto sulle scelte da fare, ma forse in questo caso non credo di offenderlo se dico che avrebbe potuto anticipare qualche sostituzione, dato che i titolarissimi non stavano brillando. Facile dirlo dopo, dirà il buon Maurizio, ma è così. Non credo inoltre che abbia come traguardo esclusivo quello di battere il record di 87 punti della storia del Napoli: una simpatica bugia per distogliere l'attenzione. Intanto sia chiaro un concetto: nulla è perduto. Lo dice la matematica, lo affermano gli avversari ed anche la sostenibilità dell'essere: vivere ogni sfida fino all'ultimo secondo, traenendone il massimo. Solo quando non ci sarà più alcuna speranza, largo alle sentenze. 

 

 

Antonio Petrazzuolo

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 

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di Napoli Magazine

01/04/2024 - 13:57

NAPOLI - Nel celebre romanzo di Milan Kundera all'origine dell'insostenibile leggerezza dell'essere vi è l'unicità della vita. In sostanza, l'esistenza e le scelte che ognuno compie nella breve o lunga durata appaiono a Kundera non rilevanti, e proprio in quest'aspetto risiede la loro leggerezza. L'uomo però cerca costantemente un significato alla propria esistenza e il tutto si risolve in un paradosso insostenibile. Direte voi: cosa c'entra con il Napoli di Sarri? C'entra eccome. Premesso che la Juventus, ora di nuovo a +4, rappresenta la sfida costante che è nelle vite di tutti noi, l'ostacolo da saltare, il problema da risolvere, il Napoli deve vivere questa corsa allo scudetto con leggerezza, senza farla diventare insostenibile. Restano 8 partite, ognuna da affrontare con serenità, senza pensare troppo ai se e ai ma. Di sicuro la strada è tornata ad essere in salita per gli uomini di Sarri, ma fin quando la matematica non condanna gli azzurri non bisogna demoralizzarsi. Il calendario della Juventus non è certamente dei più facili e, pur potendo contare su una rosa ampia, le difficoltà, tra Champions, campionato e Coppa Italia, possono essere sempre dietro l'angolo: Spal docet. A Reggio Emilia è stato sbagliato l'approccio. In difesa il duo Koulibaly-Albiol è apparso poco lucido, al di là del campo non in perfette condizioni. Le Nazionali, e questo non è un alibi ma un dato di fatto, hanno inciso in maniera negativa sulle prestazioni di Jorginho, Insigne, Zielinski, Mertens ed in parte anche di Mario Rui, bravo a riscattarsi con il traversone per l'autogol di Rogerio, ottimamente propiziato dal velo di Milik e dal pressing di Callejon. A proposito della punta polacca bisogna dire che il signor Arkadiusz merita un plauso speciale: entrato a gara in corso, stava quasi risolvendo la partita con una rovesciata, che solo la traversa ha saputo frenare. Mala sorte a parte, il Napoli avrebbe dovuto reagire diversamente. Qualche timida ripresa, grazie anche alla poco sottolineata concentrazione di Reina,  si e' avuta con l'ingresso in campo di Hamsik, che probabilmente andava anticipato di qualche minuto. Sarri è un uomo che riflette molto sulle scelte da fare, ma forse in questo caso non credo di offenderlo se dico che avrebbe potuto anticipare qualche sostituzione, dato che i titolarissimi non stavano brillando. Facile dirlo dopo, dirà il buon Maurizio, ma è così. Non credo inoltre che abbia come traguardo esclusivo quello di battere il record di 87 punti della storia del Napoli: una simpatica bugia per distogliere l'attenzione. Intanto sia chiaro un concetto: nulla è perduto. Lo dice la matematica, lo affermano gli avversari ed anche la sostenibilità dell'essere: vivere ogni sfida fino all'ultimo secondo, traenendone il massimo. Solo quando non ci sarà più alcuna speranza, largo alle sentenze. 

 

 

Antonio Petrazzuolo

 

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