L'Editoriale
L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Napoli gode! A chi getta ombre sveliamo che Mertens non è triste e Reina non ha mai dimenticato come si para, quante chiacchiere inutili!"
11.09.2017 23:45 di Napoli Magazine

NAPOLI - Dopo un primo tempo a ritmi blandi, il Napoli si sveglia nella ripresa e porta a casa una vittoria rotonda e meritata. Cinque vittorie su cinque gare ufficiali, tre vittorie su tre in campionato. Probabilmente sui suoi appunti Maurizio Sarri avrà annotato la forma non ancora smagliante di Hamsik e i palloni persi da Jorginho, oltre alla verve di Allan, Zielinski e Diawara. Ma questi sono dettagli. Nel calcio conta il risultato e il Napoli ha vinto con tre gol di scarto, senza subire reti. Il merito, a tal propostio, è tutto di Pepe Reina, che ha negato un paio di gol ai felsinei, ma ai tanti suoi denigratori questo dettaglio sarà sicuramente sfuggito. La parola d'ordine, per chi commenta ed analizza, dovrebbe essere "equilibrio", anche perche' se per lunghi tratti il dito e' stato puntato nei confronti del portiere spagnolo, spesso evidenziato esageratamente come l'unico anello debole della squadra, con quale faccia poi ti presenti al cospetto dell'opinione pubblica sottolineandone i cristallini meriti? Onestà intellettuale, questa sconosciuta, verrebbe da dire... Ma fortunatamente i lettori non sono distratti e sanno pesare la qualita' di chi e' chiamato a fare informazione. Oltre a Reina, pero', va sottolineata anche la prova positiva della linea difensiva, con Koulibaly ed Albiol sugli scudi, senza dimenticare i mille polmoni di Ghoulam, vigile anche nel rush finale in occasione del terzo gol, e la concentrazione di Hysaj. Ancora fuori fase Hamsik, che col tempo ritroverà la sua lucidità: nella fattispecie impossibile negare che l'ingresso di Zielinski ha cambiato volto alla squadra, che ha ritrovato subito fiducia e concretezza in fase conclusiva. Inoltre, dopo una gara non devastante, il guizzo di Insigne ha di fatto dato un calcio alla settimana di pesanti polemiche che lo aveva attanagliato: un colpo sublime per la zuccata di Callejon, che fino a quel momento aveva gia' incantato per riflessi e controlli della sfera di gioco da vero giocoliere. E poi? Dries Mertens, sempre piu' un fenomeno. Nell'atto del gol, rubando palla a centrocampo a Pulgar e progredendo a passo felpato verso la porta avversaria, centrata con il suo secco fendente mancino, infilatosi sotto le gambe di Mirante, mi ha ricordato il miglior Weah. Nel post gara in molti si sono interrogati sulla non euforica esultanza dopo il gol, adducendo tesi fantasiose alla sua espressione facciale... Dico la mia: dopo aver recuperato palla a centrocampo, ed aver corso fino alla porta, ci può stare che per un attimo abbia respirato per recuperare fiato? Sicuramente hanno ragione coloro i quali fanno dietrologia, e che staranno sorridendo in questo momento leggendo il mio parere, ma l'esperienza mi ha insegnato che a volte le risposte sono piu' semplici di quanto si possa immaginare. Non vanno visti i "mostri" dove non ci sono, i casi da risolvere lasciamoli ai tribunali. Di sicuro Mertens non è triste, come qualcuno ha ipotizzato fondando questo pseudo ragionamento non si sa su quali basi. Anzi con i suoi 71 gol in azzurro, dopo aver superato Vinicio e Canè nella classifica dei bomber della storia del Napoli, punta al record di 77 reti di Savoldi, al nono posto in questa speciale graduatoria. La scalata è appena cominciata, siamo solo all'inizio! Per cui, rispetto per Mertens, Reina, Hamsik, Sarri e compagni! Le chiacchiere stanno a zero. E se l'intenzione e' quella di proseguire nel "rito scaramantico" del silenzio stampa in campionato, non condivido, non ne capisco il senso, ma sostanzialmente poco cambia. Tanto, per "legge Uefa", i protagonisti li ascoltiamo in Champions, oltre a leggerli per loro diletto nei post a caldo sui social networks. Vorrà dire che in campionato avranno più spazio gli opinionisti e i VAR-interpreti. Infine cari moviolisti, quello su Mertens è rigore tutta la vita, il braccio di Helander ostacola la conclusione a rete. Siamo seri, non scherziamo.

 

 

Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 
ULTIMISSIME L'EDITORIALE
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Napoli gode! A chi getta ombre sveliamo che Mertens non è triste e Reina non ha mai dimenticato come si para, quante chiacchiere inutili!"

di Napoli Magazine

11/09/2024 - 23:45

NAPOLI - Dopo un primo tempo a ritmi blandi, il Napoli si sveglia nella ripresa e porta a casa una vittoria rotonda e meritata. Cinque vittorie su cinque gare ufficiali, tre vittorie su tre in campionato. Probabilmente sui suoi appunti Maurizio Sarri avrà annotato la forma non ancora smagliante di Hamsik e i palloni persi da Jorginho, oltre alla verve di Allan, Zielinski e Diawara. Ma questi sono dettagli. Nel calcio conta il risultato e il Napoli ha vinto con tre gol di scarto, senza subire reti. Il merito, a tal propostio, è tutto di Pepe Reina, che ha negato un paio di gol ai felsinei, ma ai tanti suoi denigratori questo dettaglio sarà sicuramente sfuggito. La parola d'ordine, per chi commenta ed analizza, dovrebbe essere "equilibrio", anche perche' se per lunghi tratti il dito e' stato puntato nei confronti del portiere spagnolo, spesso evidenziato esageratamente come l'unico anello debole della squadra, con quale faccia poi ti presenti al cospetto dell'opinione pubblica sottolineandone i cristallini meriti? Onestà intellettuale, questa sconosciuta, verrebbe da dire... Ma fortunatamente i lettori non sono distratti e sanno pesare la qualita' di chi e' chiamato a fare informazione. Oltre a Reina, pero', va sottolineata anche la prova positiva della linea difensiva, con Koulibaly ed Albiol sugli scudi, senza dimenticare i mille polmoni di Ghoulam, vigile anche nel rush finale in occasione del terzo gol, e la concentrazione di Hysaj. Ancora fuori fase Hamsik, che col tempo ritroverà la sua lucidità: nella fattispecie impossibile negare che l'ingresso di Zielinski ha cambiato volto alla squadra, che ha ritrovato subito fiducia e concretezza in fase conclusiva. Inoltre, dopo una gara non devastante, il guizzo di Insigne ha di fatto dato un calcio alla settimana di pesanti polemiche che lo aveva attanagliato: un colpo sublime per la zuccata di Callejon, che fino a quel momento aveva gia' incantato per riflessi e controlli della sfera di gioco da vero giocoliere. E poi? Dries Mertens, sempre piu' un fenomeno. Nell'atto del gol, rubando palla a centrocampo a Pulgar e progredendo a passo felpato verso la porta avversaria, centrata con il suo secco fendente mancino, infilatosi sotto le gambe di Mirante, mi ha ricordato il miglior Weah. Nel post gara in molti si sono interrogati sulla non euforica esultanza dopo il gol, adducendo tesi fantasiose alla sua espressione facciale... Dico la mia: dopo aver recuperato palla a centrocampo, ed aver corso fino alla porta, ci può stare che per un attimo abbia respirato per recuperare fiato? Sicuramente hanno ragione coloro i quali fanno dietrologia, e che staranno sorridendo in questo momento leggendo il mio parere, ma l'esperienza mi ha insegnato che a volte le risposte sono piu' semplici di quanto si possa immaginare. Non vanno visti i "mostri" dove non ci sono, i casi da risolvere lasciamoli ai tribunali. Di sicuro Mertens non è triste, come qualcuno ha ipotizzato fondando questo pseudo ragionamento non si sa su quali basi. Anzi con i suoi 71 gol in azzurro, dopo aver superato Vinicio e Canè nella classifica dei bomber della storia del Napoli, punta al record di 77 reti di Savoldi, al nono posto in questa speciale graduatoria. La scalata è appena cominciata, siamo solo all'inizio! Per cui, rispetto per Mertens, Reina, Hamsik, Sarri e compagni! Le chiacchiere stanno a zero. E se l'intenzione e' quella di proseguire nel "rito scaramantico" del silenzio stampa in campionato, non condivido, non ne capisco il senso, ma sostanzialmente poco cambia. Tanto, per "legge Uefa", i protagonisti li ascoltiamo in Champions, oltre a leggerli per loro diletto nei post a caldo sui social networks. Vorrà dire che in campionato avranno più spazio gli opinionisti e i VAR-interpreti. Infine cari moviolisti, quello su Mertens è rigore tutta la vita, il braccio di Helander ostacola la conclusione a rete. Siamo seri, non scherziamo.

 

 

Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com