L'Editoriale
L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Napoli, medley di sbadigli: Gattuso stavolta avrà ragione solo se alzerà al cielo la Coppa Italia"
04.02.2021 23:52 di Napoli Magazine

NAPOLI - Se finale di Coppa Italia sarà, bisognerà attendere il match di ritorno a Bergamo. Il primo round si è concluso con un medley di sbadigli in zona d'attacco ed una muraglia infinita in difesa. La domanda ora sorge spontanea: si può digerire uno 0-0, in casa, senza praticamente mai tirare in porta, con 5 uomini fissi a difendere, che in alcuni casi, con l'aiuto dei centrocampisti e degli attaccanti, sono diventati 7 o in casi estremi 10? Sì, ma solo se arrivi in finale. Il fine giustifica i mezzi. Il bel gioco non sempre paga, anche se i fans del tic-toc in questo momento staranno inorridendo leggendo queste righe. Fermi tutti: e' chiaro che non sono soddisfatto dopo una partita del genere. Sappiamo bene che mancano gli attaccanti centrali e che Petagna è mezzo acciaccato, ma questo non puo' diventare un alibi. Quando in ballo c'e' una finale e' lecito rischiare qualcosa in piu', soprattutto se giochi tra le mura amiche e considerando che dovrai andare a giocarti una qualificazione su un campo storicamente ostico come quello di Bergamo. Il muro eretto in difesa, con troppi uomini a guardia della porta ottimamente difesa da Ospina, ha retto anche grazie ad un pizzico di fortuna e quest'aspetto dovrebbe far riflettere. Nonostante la ricca manciata di difensori, Manolas e Maksimovic hanno avuto delle amnesie a dir poco preoccupanti: sinceramente, con tutto il bene possibile, non riesco a sorvolare su queste disattenzioni. In attacco poi, sia Insigne che Politano, hanno roteato a vuoto, con il solo Lozano che ha tentato di puntare la porta di Gollini, il quale di fatto si e' preso letteralmente un turno di riposo. I subentrati Osimhen e Petagna non hanno brillato: peccato, perche' i giorni passano e il loro contributo diventa piu' che necessario, considerando che Mertens restera' fuori ancora per un bel po', dato che e' stato chiamato ad affrettare i tempi di recupero quando andava invece centellinato il suo reintegro. Errore di gestione, non c'e' dubbio, in buona fede. Sta di fatto che Mertens e' un generoso, ma in questo caso avrebbe dovuto dire di no. Facile dirlo dopo, ma in tutta onestà li' davanti l'unico che sta tirando la carretta è il solito Lozano, con Insigne arruolato a svolgere ruoli difensivi o di ricamo a centrocampo che lo stancano e non lo fanno arrivare lucido in zona d'attacco, per cui la situazione va analizzata per quella che è. Gattuso stavolta e' andato oltre il catenaccio e oltre il Gattusismo. A me non e' piaciuta questa scelta rinunciataria in fase offensiva, ma se alzerà al cielo la Coppa Italia avrà avuto ragione lui. La sua "tattica" sarà stata vincente e tutti, me compreso, saremo pronti a complimentarci. Tra sette giorni sapremo se fargli un applauso o meno, speriamo di dedicargli una standing ovation.

 

 
 
Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
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di Napoli Magazine

04/02/2024 - 23:52

NAPOLI - Se finale di Coppa Italia sarà, bisognerà attendere il match di ritorno a Bergamo. Il primo round si è concluso con un medley di sbadigli in zona d'attacco ed una muraglia infinita in difesa. La domanda ora sorge spontanea: si può digerire uno 0-0, in casa, senza praticamente mai tirare in porta, con 5 uomini fissi a difendere, che in alcuni casi, con l'aiuto dei centrocampisti e degli attaccanti, sono diventati 7 o in casi estremi 10? Sì, ma solo se arrivi in finale. Il fine giustifica i mezzi. Il bel gioco non sempre paga, anche se i fans del tic-toc in questo momento staranno inorridendo leggendo queste righe. Fermi tutti: e' chiaro che non sono soddisfatto dopo una partita del genere. Sappiamo bene che mancano gli attaccanti centrali e che Petagna è mezzo acciaccato, ma questo non puo' diventare un alibi. Quando in ballo c'e' una finale e' lecito rischiare qualcosa in piu', soprattutto se giochi tra le mura amiche e considerando che dovrai andare a giocarti una qualificazione su un campo storicamente ostico come quello di Bergamo. Il muro eretto in difesa, con troppi uomini a guardia della porta ottimamente difesa da Ospina, ha retto anche grazie ad un pizzico di fortuna e quest'aspetto dovrebbe far riflettere. Nonostante la ricca manciata di difensori, Manolas e Maksimovic hanno avuto delle amnesie a dir poco preoccupanti: sinceramente, con tutto il bene possibile, non riesco a sorvolare su queste disattenzioni. In attacco poi, sia Insigne che Politano, hanno roteato a vuoto, con il solo Lozano che ha tentato di puntare la porta di Gollini, il quale di fatto si e' preso letteralmente un turno di riposo. I subentrati Osimhen e Petagna non hanno brillato: peccato, perche' i giorni passano e il loro contributo diventa piu' che necessario, considerando che Mertens restera' fuori ancora per un bel po', dato che e' stato chiamato ad affrettare i tempi di recupero quando andava invece centellinato il suo reintegro. Errore di gestione, non c'e' dubbio, in buona fede. Sta di fatto che Mertens e' un generoso, ma in questo caso avrebbe dovuto dire di no. Facile dirlo dopo, ma in tutta onestà li' davanti l'unico che sta tirando la carretta è il solito Lozano, con Insigne arruolato a svolgere ruoli difensivi o di ricamo a centrocampo che lo stancano e non lo fanno arrivare lucido in zona d'attacco, per cui la situazione va analizzata per quella che è. Gattuso stavolta e' andato oltre il catenaccio e oltre il Gattusismo. A me non e' piaciuta questa scelta rinunciataria in fase offensiva, ma se alzerà al cielo la Coppa Italia avrà avuto ragione lui. La sua "tattica" sarà stata vincente e tutti, me compreso, saremo pronti a complimentarci. Tra sette giorni sapremo se fargli un applauso o meno, speriamo di dedicargli una standing ovation.

 

 
 
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