L'Editoriale
L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Napoli, non ci resta che vincere!"
12.12.2018 14:27 di Napoli Magazine

NAPOLI - Il calcio sa essere spietato. E ad Anfield lo è stato. Proprio come quando con Benitez il Napoli uscì dalla Champions totalizzando 12 punti nel girone. Stavolta, con Ancelotti, di punti il Napoli ne ha totalizzati 9, come il Liverpool che però prosegue il proprio viaggio nell'elite europea per migliore differenza reti. E così in un attimo tornano in mente il pari di Belgrado, la rete improvvisa di Di Maria contro il Psg, il gol nel finale incassato al San Paolo contro la Stella Rossa, e per finire l'occasionissima di Milik contro i Reds. Quattro schiaffi a lunga conservazione che lasciano storditi, ma non demoralizzati. Si potrebbe dare la colpa a chiunque. E' colpa di tutti e di nessuno. Magari è mancata solo un pò di fortuna, o il bomber con la "cazzimma" alla Cavani. Si potrebbe fare perfino un'analisi approfondita delle congiunture astrali che hanno impedito al Napoli di qualificarsi. In questo momento, però, la testa è carica di pensieri. Se provo a fare "reset and restart", dopo il mancato "enjoy and win" tanto auspicato alla vigilia della sfida, penso subito ad un'immagine: Mario Rui che prova ad abbracciare Salah, con l'imperturbabile egiziano abile a sfuggirgli, grazie al suo passo felpato, ed Ospina che non copre il primo palo, subendo l'onta del gol sotto le gambe. Questo doppio errore, volendo essere cinici ed estremamente oggettivi, è costato la mancata qualificazione agli Ottavi. Certo poi Ospina ha negato altri 3 gol al Liverpool, ma sta di fatto che a questi livelli basta una distrazione e sei fuori. E purtroppo questo è accaduto, dato che al Napoli bastava anche un pareggio per andare avanti. E così rispondo anche a chi ha avanzato super critiche al reparto offensivo (segnare a Liverpool non è una "pazziella", con Mertens rimasto in piedi per grazia ricevuta dopo l'entrataccia killer di Van Dijk da rosso diretto) ed assolvo gli altri, tra difesa e centrocampo, messi sul banco degli imputati dai soliti maestri spara-sentenze. Fatto sta che dopo i mesi di complimenti griffati Sarri, per il bel gioco, arrivano altri complimenti ad Ancelotti. L'auspicio è che il finale sia diverso. E l'input lo ha dato ancora una volta l'allenatore, con le sue dichiarazioni post gara: l'amarezza per questa eliminazione si può digerire in un solo modo. Vincendo l'Europa League, vincendole tutte (o quasi) in campionato, e trionfando in Coppa Italia. Perchè a Napoli non si è mai sazi. E i complimenti, che fanno pur sempre piacere, vanno accompagnati ai titoli. 

 

 

Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
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L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Napoli, non ci resta che vincere!"

di Napoli Magazine

12/12/2024 - 14:27

NAPOLI - Il calcio sa essere spietato. E ad Anfield lo è stato. Proprio come quando con Benitez il Napoli uscì dalla Champions totalizzando 12 punti nel girone. Stavolta, con Ancelotti, di punti il Napoli ne ha totalizzati 9, come il Liverpool che però prosegue il proprio viaggio nell'elite europea per migliore differenza reti. E così in un attimo tornano in mente il pari di Belgrado, la rete improvvisa di Di Maria contro il Psg, il gol nel finale incassato al San Paolo contro la Stella Rossa, e per finire l'occasionissima di Milik contro i Reds. Quattro schiaffi a lunga conservazione che lasciano storditi, ma non demoralizzati. Si potrebbe dare la colpa a chiunque. E' colpa di tutti e di nessuno. Magari è mancata solo un pò di fortuna, o il bomber con la "cazzimma" alla Cavani. Si potrebbe fare perfino un'analisi approfondita delle congiunture astrali che hanno impedito al Napoli di qualificarsi. In questo momento, però, la testa è carica di pensieri. Se provo a fare "reset and restart", dopo il mancato "enjoy and win" tanto auspicato alla vigilia della sfida, penso subito ad un'immagine: Mario Rui che prova ad abbracciare Salah, con l'imperturbabile egiziano abile a sfuggirgli, grazie al suo passo felpato, ed Ospina che non copre il primo palo, subendo l'onta del gol sotto le gambe. Questo doppio errore, volendo essere cinici ed estremamente oggettivi, è costato la mancata qualificazione agli Ottavi. Certo poi Ospina ha negato altri 3 gol al Liverpool, ma sta di fatto che a questi livelli basta una distrazione e sei fuori. E purtroppo questo è accaduto, dato che al Napoli bastava anche un pareggio per andare avanti. E così rispondo anche a chi ha avanzato super critiche al reparto offensivo (segnare a Liverpool non è una "pazziella", con Mertens rimasto in piedi per grazia ricevuta dopo l'entrataccia killer di Van Dijk da rosso diretto) ed assolvo gli altri, tra difesa e centrocampo, messi sul banco degli imputati dai soliti maestri spara-sentenze. Fatto sta che dopo i mesi di complimenti griffati Sarri, per il bel gioco, arrivano altri complimenti ad Ancelotti. L'auspicio è che il finale sia diverso. E l'input lo ha dato ancora una volta l'allenatore, con le sue dichiarazioni post gara: l'amarezza per questa eliminazione si può digerire in un solo modo. Vincendo l'Europa League, vincendole tutte (o quasi) in campionato, e trionfando in Coppa Italia. Perchè a Napoli non si è mai sazi. E i complimenti, che fanno pur sempre piacere, vanno accompagnati ai titoli. 

 

 

Antonio Petrazzuolo
 
 
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