L'Editoriale
L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Come in un quadro di Renoir: se è un sogno non svegliateci"
24.09.2021 23:41 di Napoli Magazine

NAPOLI - Primi a punteggio pieno dopo 5 giornate di campionato. Quindici punti in classifica, a suon di gol e con pieno merito. Se è un sogno, non svegliateci fino al 22 maggio. Non era scontata la vittoria di Genova contro la Sampdoria, come non erano così scontati i successi precedenti. Il Napoli vince ed incanta, mostrando carattere, qualità e consapevolezza dei propri mezzi. E proprio quest'ultimo aspetto autorizza a fari voli pindarici. Spalletti si sta dimostrando un ottimo stratega, ciò che era mancato dall'ultimo anno di Sarri, il quale lo scudetto lo sfiorò soltanto. Naturalmente auguriamo sorte diversa all'allenatore di Certaldo, e le premesse (bisogna ribadirlo) per riuscire nell'impresa ci sono tutte. Non ci sono solo sprazzi di bel gioco, questo è un Napoli diverso: cinico, concreto e cattivo al momento giusto. Tralasciando l'analisi di D'Aversa, che si è fermato al primo tempo dimenticandosi di segnare sul pallottoliere i gol subìti e gli altri svaniti per un ciuffo d'erba, mi ha convinto quanto sostenuto in sala stampa da Spalletti: l'euforia e l'entusiasmo per il primato non vanno vissuti come un qualcosa di deleterio, ma piuttosto come un ulteriore stimolo che può garantire serenita' al lavoro quotidiano della squadra. Entrando poi nel merito del trionfo, tanto di cappello per la costante crescita di Osimhen. Si nota chiaramente che l'impegno profuso per migliorare la tecnica individuale sta dando dei frutti, dal coinvolgimento lessico dei compagni all'atto pratico, con qualche piccola sbavatura che svanirà col tempo, anche qui i consigli di "Lucio" stanno sortendo gli effetti sperati. Osimhen è un rullo compressore, imprendibile per qualsiasi difensore a campo aperto. Se poi viene servito dal triangolo dei rifinitori, composto da Insigne, Fabian Ruiz e Lozano, ecco che il gioco è fatto. Zielinski e' ancora in fase di rodaggio, nonostante il gol che lascia ben sperare. Ma il vero salto di qualita' lo si e' avuto davanti alla difesa: Anguissa sta continuando ad apportare muscoli, recuperi e passaggi ben calibrati per la ripartenza del gioco. Un colpaccio fondamentale, come il lavoro in copertura di Mario Rui e Di Lorenzo, abili ad assistere il faro assoluto della difesa, quel Kalidou Koulibaly capitano silenzioso aggiunto di un Napoli sempre più bello da vedere. In questo quadro che mi ricorda La Grenouillère di Renoir, dove i colori sembrano parlarti e uscire dal dipinto, l'unica macchia nera (che nel quadro è rappresentata dagli abiti di alcuni distinti signori, dai contorni delle barche e da piccoli riflessi nell'acqua) l'ha disegnata DAZN: continue interruzioni, buffering, interviste su canali diversi da quello della partita ed un ritardo clamoroso che ha generato esultanze in differita di oltre un minuto rispetto al tempo reale. L'aspetto paradossale che si è verificato è stato più o meno il seguente: il bar sotto casa, con l'abbonamento DAZN per gli esercizi commerciali (via satellite grazie a Sky), ha permesso di esultare in largo anticipo rispetto a chi, abbonato a casa, seguiva con clamoroso ritardo le azioni tra una stanza e l'altra (anche queste in ritardo tra loro seppur con lo stesso abbonamento). Un clamoroso autogol che ha irritato, irrita e continuerà ad irritare gli appassionati di calcio ed a cui bisogna porre rimedio! Ma nonostante tutto, il 4-0 nessuno lo può cancellare, anche se magari qualcuno avrà appena esultato per la quarta rete di Zielinski... Ahi, DAZN! Prendi spunto da Amazon Prime Video, se proprio non vuoi tornare sul satellite. Lì di problemi non ce ne sono! Chiudo con un omaggio al mio amico Maurizio Mosca, che oggi avrebbe esclamato: "Ah, come gioca Fabiàn!". 

 

 

 
 
Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
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L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Come in un quadro di Renoir: se è un sogno non svegliateci"

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24/09/2024 - 23:41

NAPOLI - Primi a punteggio pieno dopo 5 giornate di campionato. Quindici punti in classifica, a suon di gol e con pieno merito. Se è un sogno, non svegliateci fino al 22 maggio. Non era scontata la vittoria di Genova contro la Sampdoria, come non erano così scontati i successi precedenti. Il Napoli vince ed incanta, mostrando carattere, qualità e consapevolezza dei propri mezzi. E proprio quest'ultimo aspetto autorizza a fari voli pindarici. Spalletti si sta dimostrando un ottimo stratega, ciò che era mancato dall'ultimo anno di Sarri, il quale lo scudetto lo sfiorò soltanto. Naturalmente auguriamo sorte diversa all'allenatore di Certaldo, e le premesse (bisogna ribadirlo) per riuscire nell'impresa ci sono tutte. Non ci sono solo sprazzi di bel gioco, questo è un Napoli diverso: cinico, concreto e cattivo al momento giusto. Tralasciando l'analisi di D'Aversa, che si è fermato al primo tempo dimenticandosi di segnare sul pallottoliere i gol subìti e gli altri svaniti per un ciuffo d'erba, mi ha convinto quanto sostenuto in sala stampa da Spalletti: l'euforia e l'entusiasmo per il primato non vanno vissuti come un qualcosa di deleterio, ma piuttosto come un ulteriore stimolo che può garantire serenita' al lavoro quotidiano della squadra. Entrando poi nel merito del trionfo, tanto di cappello per la costante crescita di Osimhen. Si nota chiaramente che l'impegno profuso per migliorare la tecnica individuale sta dando dei frutti, dal coinvolgimento lessico dei compagni all'atto pratico, con qualche piccola sbavatura che svanirà col tempo, anche qui i consigli di "Lucio" stanno sortendo gli effetti sperati. Osimhen è un rullo compressore, imprendibile per qualsiasi difensore a campo aperto. Se poi viene servito dal triangolo dei rifinitori, composto da Insigne, Fabian Ruiz e Lozano, ecco che il gioco è fatto. Zielinski e' ancora in fase di rodaggio, nonostante il gol che lascia ben sperare. Ma il vero salto di qualita' lo si e' avuto davanti alla difesa: Anguissa sta continuando ad apportare muscoli, recuperi e passaggi ben calibrati per la ripartenza del gioco. Un colpaccio fondamentale, come il lavoro in copertura di Mario Rui e Di Lorenzo, abili ad assistere il faro assoluto della difesa, quel Kalidou Koulibaly capitano silenzioso aggiunto di un Napoli sempre più bello da vedere. In questo quadro che mi ricorda La Grenouillère di Renoir, dove i colori sembrano parlarti e uscire dal dipinto, l'unica macchia nera (che nel quadro è rappresentata dagli abiti di alcuni distinti signori, dai contorni delle barche e da piccoli riflessi nell'acqua) l'ha disegnata DAZN: continue interruzioni, buffering, interviste su canali diversi da quello della partita ed un ritardo clamoroso che ha generato esultanze in differita di oltre un minuto rispetto al tempo reale. L'aspetto paradossale che si è verificato è stato più o meno il seguente: il bar sotto casa, con l'abbonamento DAZN per gli esercizi commerciali (via satellite grazie a Sky), ha permesso di esultare in largo anticipo rispetto a chi, abbonato a casa, seguiva con clamoroso ritardo le azioni tra una stanza e l'altra (anche queste in ritardo tra loro seppur con lo stesso abbonamento). Un clamoroso autogol che ha irritato, irrita e continuerà ad irritare gli appassionati di calcio ed a cui bisogna porre rimedio! Ma nonostante tutto, il 4-0 nessuno lo può cancellare, anche se magari qualcuno avrà appena esultato per la quarta rete di Zielinski... Ahi, DAZN! Prendi spunto da Amazon Prime Video, se proprio non vuoi tornare sul satellite. Lì di problemi non ce ne sono! Chiudo con un omaggio al mio amico Maurizio Mosca, che oggi avrebbe esclamato: "Ah, come gioca Fabiàn!". 

 

 

 
 
Antonio Petrazzuolo
 
 
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