L'Editoriale
L'EDITORIALE - Petrazzuolo: Napoli, senza Insigne non se cantano Messi
15.08.2021 22:34 di Napoli Magazine

NAPOLI - Altro giro, altra vittoria. Il Ferragosto ha sorriso al Napoli, che ha chiuso il ritiro di Castel di Sangro con una nuova vittoria. Un'estate a suon di vittorie, con lo spettro del calciomercato a far tremare i polsi ai tifosi, indispettiti dalle voci su Insigne, Manolas e gli altri big. La fortuna (per i supporters azzurri) è che, al di là degli interessamenti, di offerte concrete non ce ne sono all'orizzonte. E dopo che perfino Messi ha salutato il Barcellona, ecco che qualche perplessità sul futuro di Insigne sorge. Non ci sono dubbi sulle qualita' del capitano del Napoli che, anche contro il Pescara (sua ex squadra), ha illuminato la sfida con gol (perfetto il penalty a spiazzare il portiere avversario) e assist (al bacio per Osimhen). Un Insigne che si conferma sempre piu' leader della squadra e che ad oggi, a pochi giorni dall'inizio del campionato, risulta difficile immaginare lontano dall'ombra del Vesuvio. D'altronde, facendo un rapido giro di opinioni tra sostenitori ed addetti ai lavori, il refrain e' quasi sempre lo stesso: nessuno vuole un Napoli indebolito, privo dei propri campioni, per cui verrebbe da dire che, come "senza denare nun se cantano messe", senza Insigne non se cantano... Messi. Perche', con i dovuti termini di paragone, Insigne e' il capitano del Napoli, come Messi lo era del Barcellona. Ed ho trovato molto bella l'iniziativa di alcuni napoletani che hanno sottolineato proprio a Castel di Sangro che, come per Mertens, confidano tutti in un finale diverso anche per il capitano (rispetto ai rumors ed a quanto accaduto con Messi in Spagna). Poco prima dello start della serie A, in attesa del face to face tra ADL e il numero 24 che potrebbe risolvere la questione in 5 minuti, le note positive riguardano Osimhen, ma anche Koulibaly, Malcuit, il gia' citato Elmas, oltre a Ounas (che terrei), Zedadka e Machach. Dimaro e l'Abruzzo sono state una bella vetrina per le seconde linee, ma hanno anche dato a Spalletti la chanche di segnarsi tanti appunti. La garanzia e' lui, bisogna fidarsi. Il mercato qualcosa offre. E se proprio non arriveranno spunti interessanti, riprenderei subito Maksimovic e finanche il criticatissimo Bakayoko (meglio due in piu', che due in meno). Intanto alcuni, come Mario Rui, Fabian e Petagna, hanno ancora le gambe pesanti. Ma e' calcio d'agosto, anche per loro.

 

 

Antonio Petrazzuolo

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 

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15/08/2024 - 22:34

NAPOLI - Altro giro, altra vittoria. Il Ferragosto ha sorriso al Napoli, che ha chiuso il ritiro di Castel di Sangro con una nuova vittoria. Un'estate a suon di vittorie, con lo spettro del calciomercato a far tremare i polsi ai tifosi, indispettiti dalle voci su Insigne, Manolas e gli altri big. La fortuna (per i supporters azzurri) è che, al di là degli interessamenti, di offerte concrete non ce ne sono all'orizzonte. E dopo che perfino Messi ha salutato il Barcellona, ecco che qualche perplessità sul futuro di Insigne sorge. Non ci sono dubbi sulle qualita' del capitano del Napoli che, anche contro il Pescara (sua ex squadra), ha illuminato la sfida con gol (perfetto il penalty a spiazzare il portiere avversario) e assist (al bacio per Osimhen). Un Insigne che si conferma sempre piu' leader della squadra e che ad oggi, a pochi giorni dall'inizio del campionato, risulta difficile immaginare lontano dall'ombra del Vesuvio. D'altronde, facendo un rapido giro di opinioni tra sostenitori ed addetti ai lavori, il refrain e' quasi sempre lo stesso: nessuno vuole un Napoli indebolito, privo dei propri campioni, per cui verrebbe da dire che, come "senza denare nun se cantano messe", senza Insigne non se cantano... Messi. Perche', con i dovuti termini di paragone, Insigne e' il capitano del Napoli, come Messi lo era del Barcellona. Ed ho trovato molto bella l'iniziativa di alcuni napoletani che hanno sottolineato proprio a Castel di Sangro che, come per Mertens, confidano tutti in un finale diverso anche per il capitano (rispetto ai rumors ed a quanto accaduto con Messi in Spagna). Poco prima dello start della serie A, in attesa del face to face tra ADL e il numero 24 che potrebbe risolvere la questione in 5 minuti, le note positive riguardano Osimhen, ma anche Koulibaly, Malcuit, il gia' citato Elmas, oltre a Ounas (che terrei), Zedadka e Machach. Dimaro e l'Abruzzo sono state una bella vetrina per le seconde linee, ma hanno anche dato a Spalletti la chanche di segnarsi tanti appunti. La garanzia e' lui, bisogna fidarsi. Il mercato qualcosa offre. E se proprio non arriveranno spunti interessanti, riprenderei subito Maksimovic e finanche il criticatissimo Bakayoko (meglio due in piu', che due in meno). Intanto alcuni, come Mario Rui, Fabian e Petagna, hanno ancora le gambe pesanti. Ma e' calcio d'agosto, anche per loro.

 

 

Antonio Petrazzuolo

 

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